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Per una Carta Popolare dei Diritti Umani e del Pianeta

Costruire la nuova società planetaria dal basso
di Collettivo Autoconvocato "LE MALETESTE"

# LE MALETESTE #

9 mar 2022

ABBATTERE LE FRONTIERE PER COSTRUIRE LA PACE


Rincorrere sempre gli eventi bellici con la pur ottima intenzione di bloccarli è cosa buona e giusta, ma a prevalere non sarà neanche questa volta la saggezza che invece dovrebbe essere anteposta a qualsiasi altra discesa in campo.


La Pace, e quella la scriviamo maiuscola, è un bene che va coltivato sempre, e maggiormente durante i periodi di pace, con confronti, scambi di idee, volontà di fratellanza, attraverso mutue conoscenze culturali e storiche, delle tradizioni e degli usi e costumi di popoli anche diversi tra di loro.


Solo con l'abolizione delle frontiere, solo con la riduzione a zero degli armamenti (anche convenzionali), solo con un continuo dialogo per conoscersi, per riconoscersi reciprocamente, e aiutarsi vicendevolmente, si può sperare di debellare il crimine della guerra.


Ma la Pace la costruiscono i popoli, e non i governi; la società civile deve farsi carico delle occasioni di scambio, direttamente e dal basso, perché i governi sono funzionali solo a rispondere a chi detiene, in ogni preciso momento storico preso in esame, il potere assoluto e, in una società dei consumi e capitalistica, non sono di certo i meno garantiti che saranno chiamati dai governi a dirimere contese inter-nazionali, bensì eserciti ben equipaggiati e ben più obbedienti.


Per cui, sulle orme dei La Pira, dei Capitini, dei Dolci, dei Langer, degli Zanotelli e di altri 'facinorosi' e 'visionari', è possibile oggi avviarci sulla strada di una nuova elaborazione politica.



PER UNA "CARTA POPOLARE DEI DIRITTI UMANI E DEL PIANETA"

Deve diventare urgente che le Organizzazioni di Base di tutto il mondo s'incontrino dal basso per creare una nuova CARTA POPOLARE DEI DIRITTI UMANI E DEL PIANETA, che contenga i princìpi fondanti dell'essere Cittadini del Mondo e per la difesa dell'integrità del pianeta Terra.


Laici e religiosi, filosofi ed artisti, intellettuali ed elementi del volontariato civile di comprovata fede solidale, di qualsiasi estrazione sociale e di qualsiasi parte del mondo, dovranno incontrarsi per costituire un Organismo Globale che scriva con voce unica gli articoli della Carta.


Le linee guida di questo Nuovo Organismo Globale dal basso dovranno fare propri, come fari salvifici nella nebbia, i princìpi che furono propri delle 'assise dei popoli' durante il Contro-G8 di Genova del 2001, arricchiti delle nuove posteriori esperienze dei "Caracoles" zapatisti e del Confederalismo Democratico del Rojava.

il Collettivo Autoconvocato de LE MALETESTE

2 marzo 2022



ADESSO È ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE "BASTA!", c'è bisogno di organizzare sessioni d'incontro, dapprima locali, poi regionali, per, alla fine, arrivare a un vero e proprio convegno partecipato con i contributi della società civile, il terzo settore, il volontariato, le ONG che operano nella solidarietà internazionale, * cittadin* che abbiano a cuore i diritti umani e il bene del pianeta.


Ma c'è da fare presto e incontrarsi, guardarsi finalmente bene negli occhi, c'è da ritrovarsi di persona, non attraverso quelle sembianze di dibattito come le videoconferenze a distanza, digitali, sulle piattaforme virtuali del padrone.



La società civile si deve subito ritrovare fisicamente con la gente, parlare con le persone migranti e i movimenti in difesa del pianeta.


Bisogna organizzare una grande SESSIONE INTERNAZIONALE DI LAVORI DAL BASSO creata dai popoli e non dai governi, e i lavori dovranno seguire i crismi adottati, e con ottimi risultati, nei 'caracoles' zapatisti e nelle comunità curde attraverso il Confederalismo Democratico.

firmato:


Il Collettivo Autoconvocato de LE MALETESTE

12 marzo 2022, ore 9.30

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