BADIUCAO e HRW - 5 clip contro i Giochi Olimpici di Pechino 2022
BADIUCAO e HUMAN RIGHTS WATCH
L'artista dissidente, che dopo diverse minacce è scappato in Australia, usa l'arte per denunciare la repressione del governo. (...) "Il governo cinese con pesanti minacce fece annullare nel 2018 la mia mostra ad Hong Kong. È stato un errore allora subire: il silenzio è complicità ed il bullismo cinese va affrontato. (...) Mio nonno e suo fratello persero la vita durante la cosiddetta Rivoluzione Culturale, che uccise milioni di intellettuali, insegnanti, professionisti, studenti. Mio nonno era un regista e uno dei pionieri dell'industria cinematografica cinese, fu rinchiuso in un Laogai, un campo di concentramento, i suoi film vennero definiti "erba velenosa". Fu costretto ad un durissimo lavoro forzato e morì di stenti in meno di un anno. (...) È in corso un genocidio della minoranza uigura in Xinjiang ed una progressiva militarizzazione del Tibet. A Hong Kong sono state azzerate in pochi mesi tutte le residue libertà. Non posso credere che il mondo libero possa accettare un'Olimpiade che sarà usata dal regime per auto-celebrarsi". (da un'intervista a Badiucao su "repubblica.it, 24 ottobre 2021)