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Gaetano Bresci, l'anarchico regicida (breve graphic novel)





“È stato percosso a morte, poi hanno appeso il suo cadavere all’inferriata della sua cella”. (Sandro Pertini, futuro presidente della Repubblica, all’Assemblea Costituente il 19 novembre 1947).

È appena tornato dall'America, dove è emigrato per sfuggire alla miseria e alle persecuzioni, e ha con sé una rivoltella appena comprata a New York.

l suo obiettivo è il petto pieno di medaglie di Umberto I di Savoia, quello che la retorica monarchica chiama il Re Buono e che il popolo ha invece ribattezzato Re Mitraglia dopo i morti di Milano, e della Sicilia, e della Lunigiana…

I tre colpi che Gaetano Bresci spara al cuore del re non colpiscono solo il singolo ma anche la sacralità del suo potere.

E a Monza quella sera del 29 luglio del 1900 la mano del tessitore anarchico non trema.


Illustrazioni - Fabio Santin per Eleuthera Edizioni, 2014

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