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RIMAFLOW - FABBRICA RECUPERATA

# LE MALETESTE #

20 giu 2022

Non è solo condividere gli spazi, bensì rafforzare le relazioni e pensare a come avviare insieme nuovi progetti

COS'È RIMAFLOW? ​ Un gruppo di lavoratrici e lavoratori, in grande maggioranza licenziati dalla Maflow di Trezzano sul Naviglio, chiusa definitivamente nel dicembre 2012, ha recuperato la fabbrica, riconvertendola da automotive verso il riuso e il riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche e sta dando vita a una vera e propria Cittadella dell’altra economia. L’Associazione Occupy Maflow, che prende il nome dai grandi movimenti di questi anni contro le politiche economiche e sociali liberiste dominanti (da Occupy Wall Street agli Indignados, dalle primavere arabe a Gezy Park, alle lotte di lavoratori e studenti contro il ricatto del debito e le dittature dei mercati), coordina tutte le attività che si svolgono all’interno di RiMaflow, la Rinascita della Maflow, che è anche il nome della Cooperativa che si occupa di riuso e riciclo. I lavoratori e le lavoratrici sono i soci fondatori. ​



​ Le esperienze dell’Associazione Occupy Maflow e della Cooperativa RiMaflow hanno dato vita nel tempo a un progetto di Casa del Mutuo Soccorso (aderente a Fitel), che integra tutte le attività sociali e solidali. I soci della “Casa”, attraverso il versamento di una quota annuale possono operare all’interno della Cittadella dell’altra economia e accedono a differenti servizi “FuoriMercato” (www.fuorimercato.com) in base al regolamento interno. L’Associazione Occupy Maflow si ispira alle società operaie di mutuo soccorso e alle grandi esperienze nate agli albori del movimento operaio e si relaziona in primo luogo con analoghe esperienze di autogestione in Italia e a livello internazionale: dalle fabricas recuperadas argentine alla Association pour l’autogestion francese (www.autogestion.asso.fr), alla biblioteca mediatica Workerscontrol.net. (www.workerscontrol.net) Aderisce alla Rete Communia (www.communianet.org) e al Forum per una nuova finanza pubblica e sociale (www.perunanuovafinanzapubblica.it) ​





LA STORIA. Da Maflow a RiMaflow La società viene fondata nel 1973 con il nome di MURRAY, con sito a Milano, come fornitore per case automobilistiche di elementi per impianti di servosterzo e di tubi freno, frizione, benzina. Successivamente entra anche nel campo della progettazione e costruzione di componenti per il condizionamento auto. Nel 1999 MURRAY viene acquistata dal gruppo Manuli Rubber che la ridenomina MANULI Automotive Components S.p.A.. Nel 2004 la holding scorpora il ramo d’azienda automotive, MAFLOW S.p.A., cedendolo al fondo di private equity “Italian Lifestyle Partner” promosso da Hirsch & Co. di Mario De Benedetti, Jean François Aron e Stefano Cassina per circa 150 milioni di euro. MAFLOW nel 2007 è alla sua massima espansione, è una multinazionale a capitale italiano con 23 stabilimenti in tutto il mondo (Europa, Americhe, Asia). ​



L’11 Maggio 2009, a dispetto dell’apparente stato di grande salute dell’azienda che dà abbondante lavoro a circa 320 persone solo a Trezzano, il Tribunale di Milano dichiara MAFLOW in stato di insolvenza (si parla di circa 300 milioni di debito come risultato di operazioni finanziare, gestionali e amministrative almeno “discutibili”) e la pone sotto commissariamento con l’apertura il 30 Luglio 2009 della procedura di Amministrazione Straordinaria. Subito appare chiaro che il salvataggio dell’azienda può avvenire solo attraverso l’acquisizione della stessa da parte di un’altra società. Dopo circa un anno e mezzo di Amministrazione Straordinaria – in cui lo stabilimento di Trezzano perde la quasi totalità delle commesse dei propri clienti, dubbiosi circa il destino dell’azienda – l’imprenditore polacco Boryszew compra MAFLOW, e il 2 Ottobre 2010 parte MAFLOW Boryszew con soli 80 dipendenti (scelti con criteri discutibili) su 320 a Trezzano. 240 dipendenti rimangono in CIGS e continuano la lotta iniziata nel 2009, questa volta per riportare in azienda le molte commesse perse nell’ultimo anno (soprattutto di BMW, 80% del fatturato) nella speranza che MAFLOW Boryszew si risollevi, cresca e possa riassumerli. ​



All’inizio dell’Estate del 2012, dopo mesi di lotte per il rilancio di MAFLOW Boryszew e di ricerche senza successo di un nuovo lavoro, si insinua fra i cassintegrati MAFLOW S.p.A. l’idea di costituire una Cooperativa, una Società di Mutuo Soccorso, in cui il lavoro invece che cercato all’esterno, dove non c’è, venga creato dall’interno, e permetta a tutti di sostenersi. Viene individuato il settore in cui la Cooperativa debba lavorare, ecologico, quello del riciclo dei rifiuti, soprattutto tecnologici, ma non esclusivamente, e viene individuata una possibile collocazione presso il sito di Trezzano (di proprietà di Unicredit) dove è ormai chiaro che la “nuova” MAFLOW Boryszew sta morendo e dove non si prevede l’arrivo di altre aziende. L’idea diventa più concreta e credibile a Settembre 2012 quando anche il centro per l’impiego AFOL Sud Milano di Corsico, che già sta supportando i cassintegrati MAFLOW S.p.A. con interventi di riqualificazione, istituisce un nuovo ulteriore intervento di formazione e di supporto per il particolare percorso imprenditoriale intrapreso da chi vuole costituirsi in Cooperativa. A fine anno anche Regione Lombardia prende in considerazione i cassintegrati MAFLOW nell’ambito del proprio progetto di “Impresa Sociale come rescue-company”. Intanto, a Dicembre 2012, dopo i 2 anni obbligatori “per contratto”, senza avere mai attuato una strategia di rilancio dello stabilimento, dirottando le commesse riconquistate dalla lotta dei cassintegrati in altri stabilimenti del gruppo, Boryszew chiude anche l’ultimo residuo di MAFLOW a Trezzano.




E ORA SIAMO AI GIORNI NOSTRI Siamo diventati RiMaflow e il 1° Marzo 2013 ci siamo costituiti in Cooperativa. “Ri” per tutte le cose belle che vogliamo rappresentare che cominciano così (Rinascita, Riuso, Riciclo, Riappropriazione, Rivolta (il debito), Rivoluzione e “RiMaflow” anche per dire “ecco di nuovo la Maflow!”, “è ancora Maflow!”, pensavate fossimo finiti, invece no! ​ RiMaflow è sempre in movimento e, anche se la pandemia da Covid-19 ha rallentato le sue attività, i soci della cooperativa non hanno smesso di progettare una ripartenza diversa.

“Qui a RiMaflow ci piace festeggiare le ricorrenze e il nome della birra vuole ricordare l’esperienza della Comune di Parigi. Finora abbiamo distribuito 480 bottiglie e puntiamo ad arrivare e produrne almeno cinquemila entro la fine dell’anno”, spiega Spartaco Codevilla, socio lavoratore della cooperativa, che si occupa di gestire la logistica di FuoriMercato.

La rete, nata tre anni fa dall’incontro tra gli operai della fabbrica e Sos Rosarno, unisce piccoli produttori, contadini e attivisti che hanno costruito una filiera alternativa alla Gdo secondo le pratiche del mutualismo, dell’autogestione e del rispetto dei lavoratori.




​ “Di fronte a una crisi non più congiunturale ma strutturale, abbiamo iniziato a riflettere sulla necessità di aprire un hub permanente insieme alle realtà con cui abbiamo collaborato in quella fase dell’emergenza sanitaria”. La struttura, dove stoccare e conservare generi alimentari per sostenere persone in difficoltà, sarebbe ricavata in una parte del capannone che da marzo di quest’anno è condiviso anche con la cooperativa Chico Mendes, giunta anche lei in via Verri, che a Milano tra le tante altre cose opera in sette botteghe del commercio equo. Chico Mendes ha preso in affitto una parte del capannone, estesa 640 metri quadrati, e a fine aprile termineranno i lavori per separarla da quella occupata da FuoriMercato nei rimanenti 250 metri quadrati. Sono stati gli operai di RiMaflow ad aiutare nel trasloco e continueranno a mettere a disposizione le loro competenze di logistica. La previsione non è solo condividere gli spazi, bensì rafforzare le relazioni e pensare a come avviare insieme nuovi progetti.


“Mi alzo la mattina e sono felice di andare a lavorare. L’autogestione è il nostro punto di forza perché ci coordiniamo e non abbiamo ‘padroni’ che ci dicono che cosa fare. Per me questo posto è tutto, è una casa”.





NELLA NOSTRA SEDE SONO GIÀ PRESENTI MOLTEPLICI ATTIVITÀ: logistica e distribuzione di prodotti alimentari bio e solidali, artigiani specialisti in legno, pellami, carpenteria metallica, impagliatori, tessuti, oggettistica…creativi ed artisti. Tutti insieme danno vita alla Cittadella dei mestieri.






LE NOSTRE ATTIVITÀ

  • LOGISTICA E DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI bio e a garanzia partecipata in collaborazione con le diverse realtà produttive e autogestite associate nella rete nazionale Fuorimercato. Tutte realtà con cui condividiamo la lotta per un cibo eticamente e biologicamente sano, contro l’agroindustria e la grande distribuzione organizzata che attraverso il potere economico favoriscono il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori migranti e locali nelle campagne. Per il settore agroalimentare ci si avvale anche della collaborazione e consulenza del DESR, “Distretto di Economia Solidale Rurale” del Parco agricolo Sud Milano. Più di recente abbiamo avviato forme di cooperazione con Chico Mendes con cui condividiamo parte degli spazi di via Verri.

  • COOPRODUZIONE DI MARMELLATE, SUCCHI E LIQUORI come il Rimoncello, il RiAce, la Vodka Kollontai… Ogni liquore, oltre alla bontà degli ingredienti, rappresenta una storia, un progetto solidale che viene finanziato dalla vendita delle bottiglie come ad esempio per Amaro partigiano prodotto in collaborazione con Archivi della Resistenza di Fosdinovo (MS). Obiettivo importante è la realizzazione in sede di un nostro liquorificio.

  • E-COMMERCE – Prodotti della filiera Fuorimercato e delle realtà con cui collaboriamo. Possono essere acquistati nella nostra bottega on line

  • SERVIZI E BOTTEGHE ARTIGIANE All’interno della Città dei mestieri operano in co-working diverse botteghe artigiane: falegnamerie, carpenteria metallica, tappezzeria, modellistica, laboratori artistici e scenografici… Qui si organizzano anche attività di servizi rivolti alla cittadinanza e /o ad aziende private e pubbliche come movimentazione merci, assemblaggio di prodotti industriali, manutenzioni e riparazioni, interventi impiantistici, piccoli lavori di edilizia ecc. Nel sito è presente inoltre un’attività di assistenza a lavoratori e lavoratrici attraverso un CAF.

  • ATTIVITA’ SOCIALI, CULTURALI – La nostra fabbrica ospita associazioni del territorio come “Diversamente”, che si occupa di disabilità psichiche; svolgiamo attività culturali e artistiche in collaborazione con diverse realtà del territorio. Tra queste la Libera Masseria di Cisliano, bene confiscato alla criminalità organizzata con cui condividiamo attività di formazione per giovani, Isola Art Center centro artistico comunitario “fight specific” di Milano, la “Civica Scuola di musica Antonia Pozzi” di Corsico, con la quale RiMaflow ha dato vita all’Associazione culturale Officina delle libere stelle presieduta da Moni Ovadia.

  • ECOLOGIA – Il nostro impegno si concretizza nei prodotti alimentari che proponiamo, nel legame mutualistico con le comunità che li producono, nei progetti etici che ne scaturiscono anche attraverso la rete comunitaria Fuorimercato, nel sostegno a iniziative a difesa dell’ambiente e dei territori contro il degrado e le speculazioni economiche/cementizie, nella collaborazione con altre realtà per il recupero e valorizzazione di aree verdi come ad esempio il Lago Mezzetta di Trezzano, nell’utilizzare energia solare per le nostre esigenze produttive e nel migliorare la sostenibilità ecologica dell’insieme delle attività e l’impatto ambientale delle produzioni.




Cerchi uno spazio per lavorare o un laboratorio attrezzato?

Ti piacerebbe realizzare un’indea in un luogo dove ci sia socialità e condivisione dei saperi?

Hai bisogno di un servizio di lavoro per la casa o per l’azienda?

Vuoi realizzare un progetto in legno o in metallo?

Vieni a trovarci, oppure chiamaci o scrivici. Insieme troveremo la soluzione.

PER RICHIESTE E INFORMAZIONI: info@rimaflow.it OPPURE TELEFONA dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 17,30

02 89610087



Cosa offriamo…

La nostra cooperativa è in grado di offrire in modo integrato una vasta gamma di servizi ausiliari facendosi carico delle attività “no core” di aziende, enti, strutture private e pubbliche ma anche servizi dedicati a cittadini/e. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza per costruire insieme soluzioni personalizzate e adeguate in modo completo e professionale. 1) Assemblaggio di prodotti industriali Ci occupiamo di semplice assemblaggio e confezionamento di varie tipologie di prodotti industriali. Grazie alla nostra preparazione siamo in grado di assicurare la qualità della lavorazione e il rispetto dei tempi di consegna. 2) Movimentazione merci e facchinaggio Siamo in grado di movimentare varie tipologie di merce utilizzando i mezzi a nostra disposizione. Le operazioni di stoccaggio della merce, come pure l’eventuale smontaggio e rimontaggio, avvengono in sicurezza e affidabilità, in modo da renderne agevole e rapida la gestione e la movimentazione.

.3) Progettazione, costruzione e installazione di opere in legno e metallo

Avvalendoci di un team di artigiani e professionisti del settore siamo in grado di offrire un servizio completo e su misura.

4) Manutenzioni & riparazioni Piccoli lavori di edilizia, imbiancatura locali e verniciature, posa di parquet… Manutenzione ordinaria e riparazione di infissi e serramenti – portoni, persiane, tapparelle… Che tu sia un privato o un’azienda chiedi un incontro o un sopralluogo per avere un preventivo senza impegno.






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