BARBARA ALTISSIMO, regista teatrale, racconta attraverso la voce degli uomini
# LE MALETESTE #
16 gen 2022
« “3 km di freddo” è il risultato finale di un progetto promosso dall’associazione Liberamenteunico sul tema della violenza sulle donne affrontata dal punto di vista degli uomini. Il dialogo profondo si è costruito con il Gruppo Abele che ha permesso a Liberamenteunico di lavorare con un’utenza maschile entrata in contatto con questa tematica.
Il percorso teatrale è durato circa tre anni. Tempo necessario, a uomini con reati pregressi più o meno gravi, per mettersi in ascolto e in cammino. La recitazione è stato lo strumento non ‘giudicante’ e terapeutico per permettere a loro, e a noi artisti, di guardare dal di fuori le loro storie, andando oltre il velo dell’ipocrisia e prendendo coscienza di come, infine, la vita possa e debba offrirti delle altre possibilità.
Molti degli uomini incontrati in questo itinerario arrivano da storie sociali di estrema miseria dove diventa complicatissimo e quasi impossibile far fronte a una rabbia atavica e un modello genetico e comportamentale ancestrale. La giustificazione, prima, e la legittimazione della violenza, poi, avviene attraverso l’acquisizione di immagini e realtà subite fin dalla prima infanzia in ambito familiare.
La scelta di usare in scena delle maschere animalesche è rappresentativa dell’animalità che c’è in ognuno di noi. Gli animali feriscono e aggrediscono ma, quasi sempre, lo fanno per difesa e sopravvivenza.
L’uomo, al contrario, dovrebbe essere in grado di gestire il proprio sentire. Quando ciò non accade e si diventa incapaci di ‘stare’ e ‘accogliere’ la sensazione del rifiuto e dell’abbandono, elaborandola, ecco che si arriva a compiere gesti estremi e l’animalità prende il sopravvento.
Questo lavoro ha messo in luce che i primi da smuovere sono proprio i bambini e gli adolescenti: scuola e società possono e devono lavorare all’unisono affinché, anche se in famiglia si annida il seme della violenza, i giovani giungano a vedere e conoscere un modo di ‘essere’ e di’ vivere’ le relazioni attraverso un punto di vista e un’informazione che contrasta con ciò che accade dentro le mura domestiche.
In quest’ottica, dal 17 al 27 di gennaio 2022 al Liceo Primo Levi di Torino, iniziamo con un percorso di teatro-danza sul tema della violenza. Sarà il primo di tanti passi volti a un cambiamento sociale generale che faccia dell’arte il motore pulsante per ‘formare’ e ‘informare’ su modalità di dialogo, di rispetto e, soprattutto, di difesa del diritto alla vita, alla libertà e all’inviolabilità di ogni persona. »
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NOTA
Sono 103 le donne assassinate in Italia nel 2021: circa il 40% di tutti gli omicidi commessi nel Paese (report della Direzione centrale della Polizia criminale).
Barbara Altissimo, regista teatrale torinese, ci restituisce un punto di vista e uno sguardo diverso sulla violenza: quello degli uomini che hanno maltrattato. Lo fa attraverso un viaggio che ci restituisce il freddo di quei km, che sono il reale cammino compiuto, quotidianamente per recarsi a scuola, da uno degli uomini narranti ma è anche il freddo e la paralisi che ci assale davanti all’indicibile.
da GABRIELLA MANCINI, pressenza.com, 10 gen. 2022