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COLTANO, NO BASE: SHOW DEI POLITICI DEL NOSTRO TERRITORIO

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Continuare e ampliare la mobilitazione, costruire una narrazione comune che sbugiardi il fumo che ci soffiano negli occhi

# LE MALETESTE #

7 lug 2022

Movimento No Base - Né a Coltano né altrove 8 luglio 2022, h. 12.50





Oggi sulla stampa tutto e il contrario di tutto

Un incontro di due ore tra i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, Eugenio Giani (presidente Regione Toscana), Massimiliano Angori (presidente provincia di Pisa), Michele Conti (sindaco di Pisa), Lorenzo Bani (presidente del Parco) e presieduto dal capo di gabinetto del ministero, il generale Antonio Conserva, cosa ne è venuto fuori? I titoli dei giornali sono contrastanti…

Alcune testate giornalistiche riportano la scelta di “spacchettare” la base nel territorio pisano, cioè tra Ospedaletto (mercato ortofrutticolo e Uffici del Genio Civile), Cisam di San Piero a Grado (dentro il parco naturale) e “un piccolo intervento di rigenerazione urbana a Coltano” (dentro il parco naturale).

Altre riportano la triste e sconcertante “gara” tra il sindaco Conti che vuole la base a Pisa e il presidente della regione che propone Pontedera, ottenendo dall’Arma l'impegno per un sopralluogo.

Nonostante questo costernante show dei politici che governano il nostro territorio l’ipotesi che continua a mettere al centro Coltano, e zone limitrofe, è evidente: “i carabinieri hanno necessità di addestrare i loro uomini vicino all’aeroporto militare”. Durante l’incontro Lorenzo Bani ha richiesto che il territorio dell’ex centro radar divenga un osservatorio di birdwatching e “un’opportunità in caso di siccità per agricoltori e animali”.

Nessuno ha fatto riferimento al ritiro del DPCM di gennaio che quindi rende tutte queste dichiarazioni ipotesi, ad ora l’unica realtà è che la base militare vorrebbero costruirla.

Il tavolo interistituzionale si riaggiorna a settembre per stilare il progetto preliminare. Nonostante la stampa continui a riportare titoli fumosi e contrastanti, in cui si dice che Coltano è fuori pericolo, così non è. Per questo è importante continuare e ampliare la mobilitazione, costruire una narrazione comune che sbugiardi il fumo che ci soffiano negli occhi.

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