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I “suicidi” di Stammheim (1977)

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La notte tra il 17 e il 18 ottobre 1977 i militanti della Rote Armee Fraktion (RAF), Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan Carl Raspe, furono trovati morti nella loro cella

# LE MALETESTE #

17 ott 2022

I “suicidi” di Stammheim


La notte tra il 17 e il 18 ottobre 1977 i militanti della Rote Armee Fraktion (RAF), Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan Carl Raspe, furono trovati morti nella loro cella di detenzione.


Il primo ucciso da un colpo di pistola alla nuca, la seconda impiccata ad un filo elettrico, il terzo, trovato in fin di vita in cella a causa di una botta in testa, morì il giorno seguente in ospedale.


Inolte Irmagard Moller, altra militante della RAF venne salvata in ospedale nonostante le gravissime ferite (quattro coltellate al petto).


Il 5 settembre 1977 la RAF aveva rapito a Colonia il presidente della confidustria tedesca (ex-ufficiale nazista, era stato gestore dell industrie di Boemia e Moravia ai tempi dell’occupazione nazista) Hanns-Martin Schleyer. La RAF comunicò che l’ industriale sarebbe stato tenuto prigioniero fino alla liberazione dei sei detenuti a Stammheim.


La reazione dello Stato tedesco fu dura; per legge, venne decretato il totale isolamento di tutti i militanti della RAF detenuti nelle carceri della Germania Federale.


Il 9 maggio 1976, dopo anni di duro isolamento e di sciopero della fame collettivo dei membri della RAF contro le condizioni inumane della loro detenzione, Ulrike Meinhof era già stata trovata impiccata alle sbarre della cella.

Anche in questo caso la polizia e la direzione del carcere parlarono di suicidio collettivo, fu da subito evidente che non poteva trattarsi di un suicidio.


Sia perchè non era credibile che dei detenuti in regime di isolamento, che giornalmente venivano cambiati di cella e che erano sorvegliati a vista dai secondini, fossero riusciti a far entrare armi nel carcere e sia per le modalità con cui si sarebbero ammazzati.


Il 19 ottobre con una lettera inviata al giornale francese Liberation, la RAF annunciò di aver posto fine, dopo 43 giorni, alla “miserabile e corrotta esistenza” di Hanns-Martin Schleyer.


Il giorno successivo, la legge che imponeva l’isolamento per i militanti della RAF in galera fu revocata dal presidente tedesco.





da: https://www.infoaut.org/storia-di-classe/17-ottobre-1977-i-suicidi-di-stammheim

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