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LA STRAGE FU DI STATO

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La strage del 12 dicembre 1969 (...) fu frutto di una Ragion di Stato che ancora dev'essere chiarita in tutti i suoi contorni e responsabilità

# LE MALETESTE #

15 dic 2021

Che le cose in questo Paese siano inequivocabilmente tutte, magistralmente, "ammaestrate", lo si deduce da come viene trattata, ancora oggi, e anche da esìmi rappresentanti della nostra Repubblica, la Strage di Piazza Fontana del 12 dicembre e, di conseguenza, le altre che l'hanno preceduta e seguìta.


Ancora, da quasi tutte le parti, politiche e mass-mediatiche, viene evocata una "strategia della tensione" che sarebbe alla base dell'affermarsi, da sinistra e da destra, di un radicalismo che sarebbe poi sfociata 'naturalmente' nel terrorismo e nelle bombe.


Nessuna parola viene invece spesa per ricordare il contributo sostanziale di parte dello Stato, di suoi rappresentanti anche illustri tra le forze politiche e delle forze dell'ordine, nonché dei servizi segreti, all'accendere delle micce di quella strategia e allo spegnimento della verità storica.


La volontà sembra oggi ancora quella suggerita allora dall'alto, nel subito-dopo-Banca dell'Agricoltura: puntare l'indice accusatore contro una fantomatica strategia della cosiddetta tensione, sottacendo le responsabilità di 'alte' cariche politiche, in combutta con altre frange delle istituzioni repubblicane; responsabilità, queste ultime, dettate dalla volontà unanime di annullare la capacità rivendicativa di grandissime masse proletarie che nelle piazze operaie e studentesche chiedevano maggiori diritti e migliori condizioni di vita.


La strage del 12 dicembre 1969 non fu per niente frutto della strategia della tensione, almeno che non s'intenda, per 'strategia della tensione', la Ragion di Stato che ancora dev'essere chiarita in tutti i suoi contorni e responsabilità.


Per lo Stato e il padronato si trattava allora di rispondere al proletariato che stava affermando la sua legittima pretesa ad alzare la testa; la risposta delle Istituzioni sarà allora creare a tavolino la cosiddetta "strategia della tensione", vale a dire la formulazione di un teorema fantasioso che servirà da lì in poi a nascondere i reali mandanti ed esecutori delle stragi e a rigettare indietro le conquiste delle classi sfruttate.


Il male è che ancora oggi non si tenga conto delle ricerche giudiziarie alternative svolte sin dal momento dello scoppio della bomba ad oggi, e che terminarono e ancora terminano tutte con una sola, unica risposta: LA STRAGE FU DI STATO

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