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Giuditta Maria Zanella
(26 apr. 1885 - 5 sett. 1962)

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# LE MALETESTE #

5 set 2022

Giuditta si unì poi alla Colonna Durruti, mentre Ilario si unì alla Colonna Ortiz. Prestò servizio per diversi mesi sul fronte di Saragozza e fu una delle tre superstiti della sua compagnia

Una breve biografia di Giuditta Zanella, anarchica italiana che combatté con la Colonna Durruti Autore: Nick Heath Giuditta Zanella nasce il 26 aprile 1885 da Liberale Zanella e Letizia Zanella (nata Carrieri) a Barzola, in provincia di Varese, Lombardia in Italia.

Divenne attiva nel Partito socialista, ma con le sorelle Elena, Lina e Margarita passò ben presto all'anarchismo.


Era attiva nella città industriale di Torino ed era la compagna di un altro anarchico attivo, il muratore Ilario Margarita. Si guadagnava da vivere come operaia tessile.


Fu arrestata nel 1915 per l'intensa propaganda che compiva tra le lavoratrici torinesi secondo il suo dossier di polizia, in cui si leggeva anche che era in contatto con il quotidiano anarchico svizzero Le Reveil/Il Risveglio e che "parlava spesso a manifestazioni pubbliche, ma non è in grado di tenere conferenze... è sempre stata coinvolta in manifestazioni sovversive".

Partecipò all'insurrezione antimilitarista e del pane del 1917 e al movimento delle occupazioni in fabbrica a Torino.


È nota alla Questura in quanto «Frequenta assiduamente i compagni di fede (…). Gode di una certa influenza (…). Fa attiva propaganda tra la classe operaia femminile, con profitto. (…) Ha sempre preso parte a manifestazioni sovversive e fu più volte arrestata pel suo carattere ribelle». Attiva nelle lotte della stagione consiliarista, nel 1920 collabora con «Cronaca Sovversiva», settimanale di tendenza antiorganizzatrice riattivato a Torino da Luigi Galleani e Raffaele Schiavina dopo la loro espulsione dagli Stati Uniti.

Alla fine degli anni '20 si trasferì con Ilario prima a Cuba e poi negli USA, poi in Francia e Belgio per poi trasferirsi a Barcellona all'inizio degli anni '30 dove vissero con Francisco Ferrer, nipote del famoso libertario maestro dello stesso nome che era stato giustiziato nel fossato della prigione di Montjuich nel 1909.

Sotto la sorveglianza della polizia segreta italiana, Giuditta e Ilario furono arrestati dalle autorità spagnole nel luglio 1932 ed espulsi in Francia il 20 settembre dello stesso anno per aver tenuto “riunioni anarchiche clandestine”. Dopo un breve soggiorno a Tolosa tornarono però segretamente a Barcellona.

Parteciparono ai moti di piazza del luglio 1936. Giuditta si unì poi alla Colonna Durruti, mentre Ilario si unì alla Colonna Ortiz. Prestò servizio per diversi mesi sul fronte di Saragozza e fu una delle tre superstiti della sua compagnia. Quindi ritornò nelle retrovie.

Durante i giorni di maggio del 1937 assistette all'assassinio da parte degli stalinisti del suo caro amico Francisco Ferrer, ucciso a colpi di arma da fuoco per strada. Lei stessa rimase ferita ad un braccio.

Ha scritto dell'omicidio di Ferrer sotto lo pseudonimo di "Yudith" per il giornale anarchico italiano all'estero 'Guerra di Classe' (con sede a Barcellona) il 19 luglio 1937.

Con la caduta della Repubblica varcò di nuovo il confine con la Francia. Le autorità italiane notarono il 15 settembre 1939 che viveva a San Clemente nella Corrèze).

Dopo la fine della seconda guerra mondiale tornò in Italia e rinnovò la sua attività nel movimento anarchico torinese al fianco di Ilario.

Muore a Torino il 5 settembre 1962. Ilario le sopravvisse per morire nel 1974.

Fonti: https://gimenologues.org/spip.php?article377 anarcoefemerides.balearweb.net/post/125961 https://militants-anarchistes.info/spip.php?article9399



tradotto dall'inglese e completato da: LE MALETESTE

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