# LE MALETESTE #
22 feb 2023
Cosa succede quando le idee e i valori che provengono direttamente dai fascismi del Novecento si innestano nel governo della ormai perpetua crisi neoliberale?
(...)
La destra- destra italiana che ha vinto le elezioni dello scorso settembre ha già lanciato tre offensive in contemporanea: da una parte quella alle condizioni di vita materiale dei ceti popolari a partire dalla cancellazione del reddito di cittadinanza, dall’altra alle libertà individuali e collettive (tra uno stop sostanziale all’allargamento dei diritti civili e l’utilizzo della decretazione d’urgenza per restringere gli spazi del dissenso) e infine l’investimento nelle forme di energia fossile sabotando la riconversione ecologica.
Infine c’è l’assalto alle istituzioni culturali, alla scuola e agli spazi dell’informazione e alla Rai per raggiungere l’obiettivo che la destra-destra insegue da anni: l’egemonia nelle istituzioni culturali e deputate all’educazione e alla formazione del senso comune.
In questo contesto dobbiamo riscrivere ancora una volta la grammatica del nostro antifascismo, che deve essere allo stesso conflittuale e antagonista, innervarsi di pratiche che trovino consenso sui territori dove agiamo e ambiscano a essere maggioritarie, parlare la lingua dei femminismi e dei movimenti per la giustizia climatica.
Il nostro antifascismo crediamo quindi non debba essere né una petizione di principio senza pratica antifascista, né una postura identitaria e minoritaria, tantomeno un’astratta difesa della democrazia e dell’esistente. (...)
fonte: dinamopress.it - 22 feb. 2023
immagine: manifestazione antifascista ieri, 21 feb. 2023 a Firenze (La Nazione)
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