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Le SDF chiedono alla comunità internazionale di promuovere una soluzione politica al conflitto curdo

Scrivendo sul Washington Post, il comandante generale delle SDF (Forze Democratiche Siriane), Mazloum Abdi, invita la comunità internazionale a prendere immediatamente provvedimenti concreti per prevenire un'invasione turca e promuovere una soluzione politica al conflitto curdo

Il comandante generale delle SDF, Mazloum Abdi, ha pubblicato un potente e chiaro editoriale sul Washington Post invitando la comunità internazionale a "prendere immediatamente misure concrete per prevenire un'invasione turca e promuovere una soluzione politica al conflitto curdo basata sulla democrazia, la convivenza e parità di diritti».


Il generale Abdi ha detto chiaramente che ciò che i curdi vogliono e stanno cercando di costruire è la pace, non la guerra. Ha scritto: "Non chiediamo a nessuno di combattere per noi. La mia gente è ancora qui perché abbiamo resistito da solo innumerevoli volte prima. Se dobbiamo, resisteremo ancora. Quello che chiediamo è che il mondo sia con noi in un mondo più compito difficile: la pace".


Il generale Abdi ha scritto: "Crediamo che le radici dei conflitti che hanno portato così tanto dolore e sofferenza nella nostra regione siano politiche. Non c'è odio intrinseco tra curdi e turchi: i leader turchi hanno fatto la scelta politica di vedere i curdi come una sicurezza minaccia e negarci i nostri diritti democratici fondamentali. In passato, Erdogan ha negoziato con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) per porre fine al conflitto armato tra il gruppo e lo Stato turco e risolvere la questione curda con mezzi pacifici".


Ha sottolineato che "quando si svolgevano quei colloqui, vivevamo in pace con i nostri vicini turchi. Se dovessero ripartire, potremmo farlo di nuovo", e ha aggiunto che "quando la nostra regione è stata minacciata nel 2019, il Il PKK ha offerto, proprio su questo giornale, di sedersi e cercare una soluzione politica. L'appello è rimasto senza risposta e la Turchia ha invaso e occupato due delle nostre città pochi mesi dopo".


Il generale Abdi ha affermato che "se la comunità internazionale si fosse opposta fermamente a un'invasione turca e avesse parlato a favore della pace, le cose sarebbero potute andare molto diversamente. Sebbene nessuno possa tornare indietro nel tempo, possiamo imparare dalle tragedie del passato".


Ha quindi affermato: "Dichiariamo di essere pronti a svolgere un ruolo utile nel riavviare questi colloqui e nel raggiungere la pace che cerchiamo". 



da: anfenglishmobile.com - 4 dic. 2022, ore 10.14

tradotto a cura de "Le Maleteste"

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