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ITALIA. ABUSI IN CHIESA. Bolzano, 67 casi di abusi sessuali su minori da parte di preti e religiosi (VIDEO)

Sul sito della diocesi è stata pubblicata la relazione, leggibile per tutti: 59 le vittime, il 51% sono bambine - IL FATTO QUOTIDIANO

Il rapporto reso pubblico oggi. Il "caso numero 5" riguarda un sacerdote che nei primi anni 60 ha compiuto un primo abuso ed è stato trasferito, poi un altro abuso ed ancora trasferito, e così ancora per 50 anni: solo nel 2010 è stato escluso dall’attività pastorale


di F. Q.

20 Gennaio 2025


Un’indagine sugli abusi sessuali da parte di sacerdoti su incarico della Diocesi di Bolzano e Bressanone in 60 anni. Almeno un caso all’anno secondo il rapporto. Sono infatti 67 i casi accertati nella chiesa altoatesina tra il 1963 e il 2023. Questi riguardano 24 sacerdoti e 59 vittime. L’età media dei preti è tra i 28 e 35 anni, mentre quella delle vittima tra gli 8 e i 14 anni, poco più del 50% di sesso femminile.


Il rapporto è elaborato dallo studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl di Monaco di Baviera, su incarico della Diocesi di Bolzano e Bressanone. Il rapporto nell’ambito del progetto triennale “Il coraggio di guardare” è stato presentato in una conferenza stampa, in presenza del vescovo Ivo Muser.


I casi sono stati tutti anonimizzati per proteggere le vittime. Il “caso numero 5” riguarda un sacerdote che nei primi anni 60 ha compiuto un primo abuso ed è stato trasferito, poi un altro abuso ed ancora trasferito, e così ancora per 50 anni: solo nel 2010 è stato escluso dall’attività pastorale. In relazione a questo caso l’avvocato Ulrich Wastl ha detto che in questo caso “manca una cultura dell’errore e questo, nel caso degli abusi, è l’inizio della fine”. Ha fatto anche un riferimento alla presunzione d’innocenza, osservando che questo principio non esclude la possibilità di misure e provvedimenti preventivi.


Il “caso numero 15” è invece dedicato a un sacerdote che, nonostante le proteste dei fedeli, ha celebrato i funerali di un suicida, che era stata una sua presunta vittima di abusi. Secondo i relatori: “Va rilevato, tuttavia, che questi fatti erano noti ai vertici diocesani, per la gran parte (43%), già prima del 2010 e che la teoria degli “autori isolati” o “delle pecore nere” frequentemente sostenuta, soprattutto prima del 2010, ma in parte ancora oggi, non ha mai avuto sostanza”.


Ogni caso di abuso è uno di troppo. La mia speranza e la mia profonda convinzione è che questo sia il primo passo di un cammino che faccia della Chiesa un luogo sicuro per bambini, giovani ed adulti vulnerabili” ha detto il vescovo della diocesi di Bolzano Bressanone, Ivo Muser. “Ascoltando la presentazione – ha aggiunto Muser – il mio pensiero e sempre stato rivolto alle vittime. Questo tema colpisce fortemente ed è legato a un forte senso di vergogna. “Serve il coraggio di guardare – ha proseguito il vescovo – tutto è iniziato con il mio consenso ad aprire tutti gli archivi della nostra diocesi e a permettere di prendere visione di tutte le fonti e tutti gli atti. Mi metto consapevolmente dalla parte delle vittime. Negli anni passati, da quando ho assunto l’incarico di vescovo, ho avuto contatti con questa terribile ferita, tramite il centro d’ascolto istituito dalla diocesi, ma anche con contatti diretti e vi posso garantire che ho imparato molto, ho imparato quanto distruttivo ed umiliante sia l’abuso sessuale. Voglio anche in futuro imparare ad imparare, ad apprendere”. Il vescovo di Bolzano Bressanone, che non conosceva prima della presentazione alla stampa il contenuto del rapporto, ha annunciato per i prossimi giorni una conferenza stampa per rendere note le sue considerazioni. “Ringrazio le vittime ed i testimoni – ha concluso Muser – che hanno dato un contributo affinché questo lavoro fosse possibile”.

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Sul sito della diocesi si legge che è dal 2010 che l’istituzione si occupa egli abusi. Nel 2010 è stato istituito un centro di ascolto con il dottor Werner Palla come referente indipendente e il servizio di prevenzione con il dottor Gottfried Ugolini. “Nel 2012 è stato organizzato il primo convegno per sensibilizzare sul tema degli abusi. A questo sono seguiti – si legge – altri convegni con interventi specialistici, discussioni, workshop e testimonianze di persone colpite. Sono state invitate a partecipare istituzioni, organizzazioni e associazioni ecclesiali, nonché servizi e organizzazioni non ecclesiali e contesti interessati”. “Le numerose testimonianze di donne e uomini che hanno subito abusi nella Chiesa e la discussione tematica hanno reso evidente la necessità di una revisione completa dell’organizzazione del contesto nella diocesi su questo tema specifico per creare una base comune per un lavoro di prevenzione efficace – prosegue la nota sul sito – Dal 2017, l’Equipe di esperti ha discusso e affrontato l’idea di realizzare uno studio sui casi di abuso nella diocesi”.



Fonte: ilfattoquotidiano.it - 20 gen. 2025



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