Neue Fabrik
Feb 26, 2021
Se la priorità è la laicità, non fai sconti a nessun politico e a nessuna religione
di RAFFAELE CARCANO (estratti)
Sull’onda delle manifestazioni del ’68, negli anni settanta la sinistra sembrava in ulteriore espansione. L’islam, al contrario, appariva una religione in crisi, identificata come la principale causa dell’arretratezza dei paesi del mondo arabo. Chi sperava di farli progredire diede vita a esperienze politiche di socialismo islamico: il nasserismo, prima e sopra le altre; il baathismo in Iraq e in Siria; ma anche la Libia di Gheddafi, quantomeno all’inizio. Vi fu persino un caso di comunismo arabo reale, lo Yemen del Sud: un comunismo senza ateismo di stato, coabitante con l’islam. Non sono passati secoli, ma poco più di quattro decenni. Eppure, ci sembra proprio un altro mondo.
Era un mondo pre-Thatcher e pre-Reagan, i due liberisti che mandarono al tappeto la sinistra. Un mondo pre-Khomeini: colui che cambiò non soltanto la storia del suo paese, ma anche quello della sua religione. La rivoluzione iraniana scoppiò contro un alleato delle potenze occidentali, lo scià, e diversi intellettuali occidentali cominciarono a fare il tifo per essa. Ma alcuni si spinsero oltre, e sostennero anche gli ayatollah: un esempio illustre di casa nostra Carlo Panella, allora in Lotta Continua, oggi invece berlusconiano (e anti-islamista). Non fu certo l’unico: la stessa posizione fu assunta anche da tanti esponenti della sinistra iraniana. Khomeini usò intelligentemente le loro aspirazioni per conquistare il potere, far nascere la repubblica islamica e silenziare ogni oppositore.
Colpo di grazia, nel 1989 crollarono anche il muro di Berlino, l’Unione Sovietica e i regimi che le erano alleati. A posteriori, si può dire che crollò anche la sinistra classica così come la conoscevamo. Nel comprensibile vuoto ideale che si creò negli anni seguenti, i dirigenti seguirono in massa la moderatissima terza via di Tony Blair; altri, molto meno numerosi, si raccolsero invece intorno ai centri sociali e nei network nati grazie a internet, dando vita a una nuova sinistra extraparlamentare. Più che nella società, avrebbe attecchito negli ambienti intellettuali. Uno dei pensatori che avrebbe conosciuto un considerevole successo sarebbe stato Michel Foucault, che qualche anno prima era tra coloro che inneggiava a Khomeini, e il cui pensiero è stato fatto proprio non soltanto a sinistra.
<< Negli oltre tre decenni seguiti alla rivoluzione iraniana ho osservato i miei amici e conoscenti più vicini (ma anche lontani) di sinistra sforzarsi di comprendere -o evitare di comprendere- il ritorno della religione in quella che oggi conosciamo come "era post-secolare”. Molto tempo fa aspettavamo il "disincanto del mondo”; credevamo che il trionfo della scienza e del secolarismo fosse un aspetto necessario della modernità. E così abbiamo dimenticato, come ha scritto Nick Cohen, "quello che gli uomini e le donne dell’Illuminismo sapevano, e cioè che tutte le fedi, nella loro forma estrema, portano in sé un potenziale di tirannia”>> (Michael Walzer, filosofo, direttore emerito della rivista statunitense "Dissent).
C’è una scala di priorità anche quando si decide di non attaccare l’islam per non fare il gioco dell’estrema destra, anche se così facendo si rischia di cadere dalla padella fascista alla brace islamista – perché entrambe sono ideologie di estrema destra. Non sono caratteristiche ristrette alla sinistra alternativa: sono ormai tipiche anche di quella parlamentare e persino degli stessi liberal, se è più facile entrare nel Congresso Usa da musulmani che da atei. È una sinistra nuova, diversa da quella a cui eravamo abituati negli anni settanta. A occhio e croce, sta vincendo a mani basse contro quella “vecchia”. Ma soltanto contro di essa.
Se la priorità è la laicità, non fai sconti a nessun politico e a nessuna religione. Se è la politica, è comprensibile che per raggiungere i tuoi fini preferisci accantonarla, facendo piazza pulita della tua storia. Resta il fatto che la rimozione di un problema non è mai la soluzione del problema: al contrario, rappresenta un ulteriore problema da risolvere.
Estratti da RAFFAELE CARCANO, blog.uaar.it, 26 feb. 2021 + unacitta.it "n° 226 / 2015 Novembre"
L'articolo completo di R. C. è a questo link: https://blog.uaar.it/2021/02/26/quelle-relazioni-pericolose-tra-sinistra-islam/