top of page

VORTICE, GORGO, MULINELLO.

  • erETICA
  • 14 mar 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

In tutto il mondo, e non soltanto quello occidentale e capitalista, c'è una centrale, diversa a seconda dei Paesi e degli indirizzi politico-economico-religiosi, che controlla, tiene sotto osservazione, ma anche dirige, regola le attenzioni e le sensibilità di ogni soggetto, perseguendo un preciso obiettivo finalizzato poi, in conclusione, al controllo delle coscienze. Lo si vede dappertutto.

Ma noi, soggetti, nel senso di sudditi, però a malapena e solo in rarissimi casi ce ne rendiamo conto, ne abbiamo percezione, presi dai mille 'casi' in cui andiamo ad incastrare la nostra presunta voglia e libertà d'informazione.

Ed allora, eccoci tutti a piangere davanti al corpicino spiaggiato del bimbo siriano in fuga dalla guerra, commossi dalle parole di una ragazzina del cosiddetto Sud del mondo che parla in favore della pace, di fronte all'Assemblea Generale dell'Onu e così via, comprendendo anche i drammi del popolo curdo, o il mercato delle vacche per la formazione di governi che mai saranno indipendenti, al soldo, come sono, delle cricche finanziarie mondiali...

In quei giorni, in cui il DG (Direttorio Generale, una mia invenzione ma voi chiamatelo come più vi aggrada) dell'informazione decide ciò su cui dovremmo e dobbiamo focalizzare tutti insieme la nostra attenzione e le nostre emozioni, tutto sembra farsi così chiaro nella nostra testa, siamo tutti sulla stessa barca, ci sentiamo comunità e ringraziamo il nostro DG per farci sentire Donne e Uomini uniti in emozioni comuni.

Per qualche giorno, tutto fila liscio, la mente e il cuore di ogni singolo suddito del Paese supera felicemente, come previsto e programmato dal DG, la prova generale di sentirsi alla fine Nazione, Popolo. Poi, qualche altro, qualcun altro, qualche altra cosa, diventa 'tormentone', passa di bocca in bocca, di cuore in cuore, alla spasmodica ricerca di un analogo sussulto, talvolta in negativo talvolta in positivo, ci si rallegra o ci si rattrista, ci si felicita o ci s'indigna, ma sempre 'a bacchetta', seguendo il direttore orchestrale di turno che faccia comunque pedissequamente e servilmente gli interessi del DG.

E allora ecco, a seguire, i neri, le donne violentate, i cani abbandonati, i premi Nobel o Oscar, il balletto delle candidature alla dirigenza...via! forza! dài! sotto un altro!... Scusate la mia supponenza e il mio gorgo, vortice, mulinello personale, ma

IO NON CI STO! Io credo ancora alla sola, unica esistenza di due classi ben distinte, anche se attualmente qualcuno vorrebbe saper poterle confondere, per annerire ulteriormente le acque già melmose del ritrovamento di sé: io vedo ancora il modo diviso tra SFRUTTATORI e SFRUTTATI.

E sapere da che parte stare, avere coscienza di dov'è il mio posto, è il mio imperativo di ogni mia ora della mia giornata, sia che stia parlando di DISOCCUPAZIONE, di SCHIAVITÙ, di GUERRA, di SUD, di RAZZISMO, o di BELLEZZA e di ARMONIA dell'Universo, attraverso le ARTI, la diffusione di una CULTURA di classe e di superamento degli STECCATI FALSAMENTE IDEOLOGICI, per restare sempre dalla parte degli oppressi, degli ultimi.

Ore 9,25.

[if !supportLineBreakNewLine] [endif]

Comments


© 2025 by NEUE FABRIK

  • le maleteste 2025
  • le maleteste / 2023
  • Youtube
  • le maleteste alt
  • Neue Fabrik
bottom of page