Europa! Europa!
- erETICA
- 22 nov 2018
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Figlia di Agenore re di Tiro, antica città fenicia nell'area mediterraneo-mediorientale. Zeus, innamoratosi di lei, decide di rapirla e si trasforma in uno splendido toro bianco. Mentre stava cogliendo i fiori in riva al mare, Europa vide il toro che le si avvicinava. Era un po' spaventata ma il toro si sdraiò ai suoi piedi ed Europa si tranquillizzò. Vedendo che si lasciava accarezzare, lei salì sulla groppa del toro che si gettò in mare e la condusse fino a Creta. Zeus si ritrasformò in dio e le rivelò il suo amore. Ebbero tre figli: Minosse, Sarpedonte e Radamanto.
Fino a qui, la mitologia greca.
Ma del tempo ne è passato sotto i ponti da quella visione esclusivamente olimpica, ma certo è che l'inganno, il cambiar pelle e vestimenti, beh, quello non si può dire di certo cambiato nei secoli.
Giuseppe Mazzini, all'incirca due secoli fa, parlava di una Giovine Europa (per, si auspicava, promuovere l'indipendenza e l'emancipazione dei popoli dalla sudditanza ai regimi assoluti), che sarebbe nata all'indomani della Giovine Italia; c'era sì una non velata, anzi auspicata ribellione ai poteri assoluti terreni, ma c’era, a dire tutto il vero, negli scritti mazziniani, un'ancor più piena prevista sottomissione conseguente a Dio e alle sue leggi.
Eh beh, siamo nell'Ottocento mazziniano del "Dio, Patria e Famiglia", no?

E oggi, con le forze del cosiddetto "cambiamento" a dirigere la locomotiva politica italiana, si torna a parlare di Europa, quando neanche tendono ad attenuarsi i riflettori sulla Brexit, sulle pulsioni antieuropeiste in netto aumento tra le opinioni pubbliche continentali, quando si discute di trattati che è lecito ri-discutere e di ennesime sanzioni comminate dall'entità-Europa a Paesi aderenti non-concordi con le linee programmatiche economico-finanziarie emanate dai vertici dell’UE (Unione Europea).
Il bello è anche che i più, definiamoli così, ‘europeisti convinti’, oltre alle forze di destra non-al-governo, sono proprio quelle forze che sono state partecipi e consenzienti alle politiche “lacrime e sangue” inflitte dagli organi direttivi a Paesi come la Grecia, salvata, si dice, dalla rovina, ma costretta ad una prevedibilissima quanto velocemente concretizzatasi svendita di intere fette di terra, isole e autonomia legislativa, calando le braghe praticamente davanti a tutti i diktat della Banca Europea, senza peraltro poter riuscire a vedere ancora oggi una via d’uscita ai drammi della disoccupazione e delle pessime condizioni di vita del proprio popolo.

Noi non siamo mai stati antieuropeisti per principio, ma crediamo unicamente in un’Europa che ancora è di là da venire e che è stata viva finché se ne leggevano le premesse culturali avanzate da qualche intellettuale illuminato della seconda metà del secolo scorso.
Ma oggi che i Mercati del mondo hanno stravinto ovunque, buttando alle ortiche i princìpi ispiratori della prima ora europeista, oggi che l’unica legge imperante è quella coercitiva del far quadrare solo ed esclusivamente i bilanci statali, senza alcuna remora ad autorizzare un’ulteriore recrudescenza del tenore di vita dei meno abbienti in ogni landa, noi non ci schieriamo di certo con Salvini e Di Maio, ma né tantomeno con il PD, FI, FdI o chiunque altro voglia quest’Europa così com’è.
Sapremo, statene certi voi signori dell’economia internazionale, non farci distogliere dal lottare contro i vostri sgherri e lacchè sotto qualsiasi forma possano presentarsi.

L’unica Europa possibile è per noi un’Europa che toglierà ai ricchi per restituire il maltolto di secoli agli ultimi di qualunque parte nel pianeta, per un mondo eticamente giusto, libero, eco-compatibile e solidale, per un mondo di eguali.
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