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Difendiamo la libertà collettiva

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L'attacco giudiziario alla lotta No-Tav e movimenti torinesi riceve un'impennata

# LE MALETESTE #

20 nov 2022

Notavinfo Notav

19 nov. 2022


DIFENDIAMO LA LIBERTÀ COLLETTIVA, ASSOCIAMOCI PER RESISTERE!

Il processo per associazione a delinquere che coinvolge decine di compagni e compagne del movimento no tav, del centro sociale askatasuna e dello spazio popolare neruda è iniziato.

La prima udienza, svoltasi il 20 ottobre scorso, ha visto l’entrata in scena di un’ulteriore novità all’interno di questo castello di carte dalle proporzioni enormi e dalle fondamenta di argilla, ossia la costituzione a parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Interni.

Il tutto giustificato dall’ennesima forzatura per la serie “giustizia creativa”: l’uso massiccio di lacrimogeni in Val Susa che avrebbero sottoposto le forze dell’ordine ad armi nocive.


Sui presupposti sui quali si basa l’indagine iniziata nel 2009 abbiamo già detto molto, ma non sarà mai sufficiente a rendere l’idea dell’assurdità di tale operazione.

Si parla di uno spreco di soldi pubblici senza precedenti, durante un particolare periodo storico come quello del lockdown, per portare avanti migliaia di intercettazioni, pedinamenti, intrusioni violente nelle vite intime di compagni e compagne.

Si parla di possibili condanne a decine di anni di carcere per aver scelto di fare dell’autonomia e della lotta la propria vita.


Ma l’assurdità non finisce qui. A seguito della prima bocciatura da parte del GIP a riguardo dell’accusa di associazione sovversiva la Procura ha intentato un ricorso sulle misure cautelari relative all’operazione, questo significa che per la Procura di Torino il carcere, i domiciliari, i divieti di dimora e gli obblighi di firma non erano sufficienti. Iniziare a pagare sulla base di un’accusa tutta sulla carta, generata nei reconditi interstizi dell’immaginazione deviata dei pm e della digos torinese quindi non basta, seppur il processo sia appena iniziato e i compagni e le compagne siano ancora privati della loro libertà.

Infatti, l’obiettivo di questo ricorso era aggiungere misure cautelari come il carcere e i domiciliari a compagni e compagne che in questo momento sono liberi, oltre ad aggravvare alcune situazioni già ristrette.


Nonostante la consapevolezza che della giustizia in questo Paese si faccia un tanto al chilo applicando sistematicamente due pesi e due misure, è stato fatto appello in Cassazione per mettere un freno a questa eventualità.

Il 24 novembre ci sarà l’esito della Cassazione in merito alle misure cautelari.

Questo significa che occorrerà tenere alta l’attenzione perché, se la Cassazione dovesse riconfermare l’azzardo, ci saranno ulteriori arresti.

In questo arzigogolato gioco in cui in palio c’è la libertà di tutti e tutte il processo per associazione a delinquere prosegue su un binario parallelo, indipendentemente da questo passaggio.


Infatti, giovedì 1 dicembre ci sarà la seconda udienza che, nell'eventualità di una conferma da parte della Cassazione di nuove misure cautelari, sarà una prima occasione importante per far percepire forte e chiaro che la nostra è un’associazione sì, ma a resistere.

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da: Notavinfo Notav - 19 nov. 2022




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https://laboratorivisionari.wixsite.com/lemaleteste/news-1-1/associazione-a-resistere-(piemonte)

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