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Ancora fallimento del piano industriale vertenza-Gkn al Mise, ieri

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Insorgiamo. Stop war. Senza tregua. Venderemo cara la pelle. People Not Profit

# LE MALETESTE #

6 set 2022



Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze 6 settembre 2022

Abbiamo avuto la certezza ieri di ciò che da tempo sapevamo. Senza fondi pubblici, il piano industriale Qf non c'è. E forse non c'è anche se ci sono i fondi pubblici.

Di fatto, il rischio è che 8 mesi siano andati persi. E forse, questo era proprio il loro calcolo. E rimane solo la rabbia: perché il piano pubblico per la mobilità sostenibile era ed è ad oggi la cosa più concreta che si poteva dire e fare. Lo sapevamo e lo sappiamo perché siamo classe dirigente.

Lo scatenarsi di un movimento di massa classista, ambientalista, convergente, radicale che cambi i rapporti di forza non è ad oggi il vezzo ideologico di quelli là del Collettivo di Fabbrica. E' l'unico piano sensato, razionale, realistico.

Per questo l'8 sera riunirci con gli Stati Genderali, andare alla marcia per il Clima di Venezia il 10, lanciare un nuovo Insorgiamo tour, far vivere il global strike del 23 settembre e soprattutto invadere Bologna il 22 ottobre, non sono cose in più. Sono IL piano, sono parte di quello che dobbiamo fare. Non sono di per sé sufficienti, ma sono di per sé vitali.

E allora, gridatelo forte: a soldi pubblici, controllo pubblico, piano pubblico, pubblica utilità. Ma non il pubblico verticale di questo Stato, quello orizzontale dei territori e del Collettivo di Fabbrica. Il pubblico non è pubblico se non è collettivo. Il collettivo non è il collettivo se non è pubblico.

Segnatevi per l'8, segnatevi per il 10. State in contatto con i nostri social perché ora la parola passa a tutte e tutti noi. Siamo noi i registi della storia.

Giovedì 8 settembre, CONVERGENZA CULTURALE E GRUPPO DI SUPPORTO; discussione sulla dichiarazione congiunta stati genderali-Collettivo di Fabbrica Gkn. Dalle h 19 apericena, 20.30 assemblea. Form per prenotarsi: https://docs.google.com/.../1FAIpQLSd7RGNoP4kJ6F.../viewformSABATO 10 SETTEMBRE, Venezia calling, climate march. Partenza dal presidio Gkn alle h 10.00 https://docs.google.com/.../1FAIpQLSfryiuqKdI.../viewform...

#insorgiamo #stopwar #senzatregua #venderemocaralapelle #PeopleNotProfit

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Da un organo di stampa locale, ieri (055firenze.it):


"Senza fondi pubblici, Qf non sta in piedi" sottolinea l'Rsu dei lavoratori Qf, ex Gkn. "Senza un contributo di 3 a 1 da parte del pubblico non c'è piano industriale. Ma a sua volta Qf è oggi una contoterzista senza ricerca e brevetti. A questo punto la collettività deve pretendere che insieme all'intervento con soldi pubblici, ci sia un controllo e un piano pubblico. È così, è come sapevamo, è come diceva il Collettivo di Fabbrica. E se avessero ascoltato il nostro piano di reindustrializzazione ora avremmo una fabbrica socialmente integrata al servizio del territorio. E così alla fine dovrà essere. Noi siamo la classe operaia che si fa classe dirigente. Sapremo prenderci le nostre responsabilità, senza lagnarsi e con gioia. Firenze, territorio, solidali, ci vediamo presto. Stiamo appiccicati" conclude l'Rsu "perché qua rimarremo fino alla fine".


"Ora si deve aprire -si legge nella nota di Simone Marinelli, responsabile settore automotive per la Fiom nazionale e Daniele Calosi, segretario generale Fiom Firenze-Prato-Pistoia-la fase più delicata che deve entrare nel merito degli investimenti e del programma di ripartenza dello stabilimento. È necessario dare certezze sui modi riducendo sensibilmente i tempi. Il confronto deve partire da quanto stabilito dall'accordo quadro di gennaio e deve vedere la partecipazione e la condivisione con Rsu, sindacati e lavoratori. Contemporaneamente deve proseguire il lavoro del Comitato di proposta e verifica per continuare a vagliare ulteriori progetti che possono essere portati a Campi Bisenzio e che potrebbero diversificare l'attività".

"Infine ribadiamo che lo stabilimento è agibile ed è sempre stato tale, per cui non può e non deve essere elemento di discussione che viene portato dall'azienda su ogni tavolo di confronto. La Fiom, le lavoratrici e i lavoratori hanno tutto l'interesse affinché la reindustrializzazione vada a buon fine e garantisca il futuro occupazionale e di sviluppo del territorio".

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