Collettivo di Fabbrica - Lavoratori GKN

Contro l'assedio dell'immobilismo. Sono tutti immobili, la fabbrica è ferma, nessuno interviene. Noi abbiamo idee e progetti. Vogliamo, possiamo ripartire, in ogni modo e trasformare questa fabbrica in uno strumento di benessere e transizione ecologica

Dall'1 all11 dicembre indiciamo una consultazione popolare in appoggio alla mobilitazione Gkn e a favore della fabbrica pubblica e socialmente integrata

Il Consiglio Comunale si appresta lunedì a una normale seduta, di parole che rimandano parole. Firenze è così? Firenze è d'accordo? O la nostra Firenze è ribelle e mai doma?

Nel frattempo sia chiaro, noi non siamo classe “lagnante”, né “supplicante”. Noi per tornare al lavoro, siamo pronti a essere classe “dirigente”. E per questo ci attrezziamo per fare quello che diciamo

La scorsa settimana è iniziato l'assedio di GKN. Bisogna rompere l'assedio, continuare ad insorgere

La lotta per Gkn si gioca ai cancelli, nelle piazze ma anche nella capacità progettuale di mettere in campo forme di autoproduzione, mutualismo. Non solo possiamo fermarli, ma mettere in moto un esperimento sociale collettivo che riesce a ricreare salario, diritto, lavoro per il benessere generale e la pubblica utilità

E la convergenza e la solidarietà sono la nostra cura. Il futuro è il nostro orizzonte

Cronache d'inizio novembre dai lavoratori e lavoratrici della GKN di Campi Bisenzio (Fi)

Da parte nostra, ci stiamo dotando dello strumento giuridico della Società Operaia Mutuo Soccorso "Insorgiamo", oltre che di un comitato tecnico scientifico. Chiediamo fondi pubblici, controllo pubblico, pubblica utilità.

Ci dichiariamo fabbrica pubblica, socialmente integrata, difesa dal territorio, a disposizione del territorio. Lo stabilimento è agibile a chiunque sia realmente interessato alla sua ripartenza. Tutte e tutti dentro, tutte e tutti a testuggine, perché Gkn vivrà come esperimento sociale collettivo o non vivrà affatto

Insorgiamo. Stop war. Senza tregua. Venderemo cara la pelle. People Not Profit

Non sappiamo voi, ma noi dobbiamo difendere la nostra comunità. E la nostra comunità è ampia, allargata, inclusiva, senza confini. Ed è solo grazie ad essa che resisteremo

Lo Stato reale professa impotenza per coprire la propria complicità e quando infine dispiega la propria potenza, lo fa in termini di repressione

Non è nella singola fabbrica che si può vincere la lotta. La nostra resistenza o alimenta il cambiamento attorno a noi o sarà vana

Le nuove date per convergere, per insorgere