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Immagine del redattoreLE MALETESTE

Canada, trovati i resti di 215 bambini vicino a ex scuola cattolica per nativi








I bambini della comunità di nativi venivano separati dalle famiglie e dalla propria cultura.



I piccoli erano costretti a convertirsi al cristianesimo e non gli era permesso di parlare le loro lingue native. Molti sono stati picchiati e maltrattati verbalmente.


Una commissione nata nel 2008 ha accertato che molti non tornarono mai a casa, lo stesso anno il governo canadese ha chiesto scusa per il passato, mentre il rapporto Truth e Reconciliation (verità e riconciliazione) nel 2015 ha parlato di "genocidio culturale".




Il progetto "Missing Children", bambini spariti, ha documentato la morte di oltre 4100 bambini. I leader indigeni hanno citato quell'eredità di abuso e isolamento come la causa principale dei tassi di alcolismo e tossicodipendenza nelle riserve.




La comunità della minoranza etnica 'Tk'emlúps te Secwépemc' è sotto choc dopo la scoperta della nuova fossa comune.


La Kamloops Indian Residential School, una delle più grandi del Paese, iniziò l'attività alla fine del 19mo secolo sotto la gestione della Chiesa cattolica prima di passare sotto il controllo del governo nella seconda metà degli anni Sessanta e di chiudere i battenti nel 1978.



E vicino a questa scuola, sono stati trovati in questi giorni i resti di 215 bambini, alcuni di soli tre anni, in British Columbia (Canada).



L'istituto, uno dei più grandi del Paese, e attivo fino alla fine degli anni Settanta, faceva parte di una rete di scuole fondate dal governo canadese e amministrate dalle Chiese cattoliche che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli alla propria.




Rainews, 29 maggio 2021

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