La vigilia di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre 1974, a Limoges (F), Marc, un attivista anarchico, sensibile alle lotte contro le carceri, abbatte con una terna la porta e parte del muro della prigione di Limoges.
In precedenza aveva rubato la macchina (da 100 CV) da un cantiere nella zona industriale del Nord, quindi, impugnato saldamente il volante, inizia a cantare e attraversa gran parte della città di Limoges intorno alle 23.00, in un momento in cui la popolazione era ancora sveglia pensando solo alla vigilia.
Arrivato davanti al carcere, si mette davanti all'ingresso, abbassa il 'secchio' e sfonda la porta che cede troppo facilmente per i suoi gusti.
Allora, manovra di nuovo il mezzo, nonostante il forte rumore, e aggredisce parte del muro di cinta che crolla a sua volta.
Credendo terminata la sua azione simbolica, se ne va con la macchina che abbandonerà più avanti in una strada e svanisce nella natura.
La favola di Natale finisce bene come dovrebbe.
"Per più di un anno questo pensiero mi ossessionava! 1974, è l'anno delle grandi rivolte nelle carceri, dell'affare Baader, delle esecuzioni in Spagna. Ero deciso a tentare qualcosa (... ). Tutti quelli che sono rinchiusi ... Ho cantato, lo so. Forse vecchie canzoni della Comune. Sai, è impressionante, tutto solo, una notte di Natale, guidando un bulldozer e gonfio di questa certezza (...). Vado verso il muro. Le mie budella e l'energia della macchina sono un'unica stessa volontà. Adesso sono in pieno vigore e colpisco come un pazzo ... " .
Nota a margine: si pensi che questa porta della prigione era già stata abbattuta il 19 aprile 1905 da operai in sciopero che l'avevano attaccata con un ariete, per liberare i loro compagni imprigionati.
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