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Immagine del redattoreLE MALETESTE

Rosa, Karl e la Rivolta Spartachista.


Rosa Luxemburg durante un comizio di quei giorni del 1919




Tutto ha inizio il 4 gennaio 1919 quando, soprattutto a Berlino, si sviluppò una seconda ondata rivoluzionaria, dopo che il governo di Weimar sotto il moderato Friedrich Ebert aveva sostituito il capo della polizia di Berlino, Emil Eichhorn, membro dell'USPD, per essersi rifiutato di agire contro i lavoratori manifestanti durante gli ultimi scioperi e le recenti manifestazioni di piazza, in sostegno ad una svolta rivoluzionaria.


I leader dell'USPD (Socialdemocratici Indipendenti) e del KPD (Comunisti), ed in particolar modo i leader Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht (provenienti dall'esperienza della Lega di Spartaco, poi KPD) indissero uno sciopero generale per il 7 gennaio che radunò circa 500.000 partecipanti a Berlino.




Durante lo sciopero, alcuni dei partecipanti organizzarono un piano per estromettere il governo socialdemocratico più moderato e lanciare una rivoluzione comunista. Gli insorti conquistarono edifici chiave, il che portò ad un confronto con il governo.




Rivoltosi spartachisti nei giorni di gennaio 1919



Le divisioni all'interno della rivolta e l'intervento di 3mila Freikorps* (corpi franchi) armati di tutto punto, e chiamati appositamente da Ebert, in funzione antisommossa, segnarono il punto di non ritorno per i rivoluzionari.


* Freikorps: corpo paramilitare nato alla fine del 1918 da veterani di guerra tedeschi, furenti per la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale, che operavano soprattutto per schiacciare le rivolte comuniste. In quanto unico elemento dello Stato simile all’esercito per reclutamento ed organizzazione, i Freikorps rappresentavano, insomma, un tentativo per i soldati disoccupati di ri-arruolarsi nell’esercito tedesco, aggirando le clausole di Versailles che limitavano a un centinaio di migliaia le truppe dell’esercito e solo da impiegare per controllare la situazione intestina dello Stato. (Un po' come gli "squadristi" fascisti in Italia).



Miliziani dei Freikorps usati in funzione anti-sommosse comuniste



Tra 156 e 196 ribelli, e 17 miliziani dei Freikorps, morirono durante i combattimenti.


Alle 9 di sera del 15 gennaio, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht vennero scoperti in un appartamento a Berlino da una milizia cittadina, arrestati e portati in auto nel quartier generale dei Freikorps.



Liebknecht fu picchiato, portato al Parco di Tiergarten e giustiziato a distanza ravvicinata con tre colpi. Il corpo venne poi consegnato come uomo non identificato ad un obitorio.

Trenta minuti dopo, la Luxemburg venne portata al Comando dei Freikorps, dove, all'ingresso, una guardia la colpì subito due volte in testa con il calcio del fucile. Altri soldati ed ufficiali si unirono al pestaggio.

A quel punto la Luxemburg era, probabilmente, già morta.

Venne caricata su un camion e le fu sparato un colpo alla nuca. Il suo corpo venne gettato nel Landwehrkanal, dove, nonostante le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco, non venne ritrovato che il 1º giugno.

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