🎛 LE MALETESTE 🎛
3 feb 2025
di FRANCESCO PIOBBICHI e LE MALETESTE
di Francesco Piobbichi
28 gennaio 2025
Almasri era accusato di 34 omicidi e di aver stuprato un bambino. Ricercato con mandato di cattura internazionale. Averlo riportato impunemente in Libia con volo di Stato dopo averlo scarcerato è un reato.
29 gennaio 2025
Grazie ad una sorta di corto circuito della politica e della magistratura si discute di accordi con la Libia. Le torture e le infamie che questi rappresentano entrano nella discussione di massa dopo anni.
Almasri con la sua venuta, il suo rilascio patetico, ed ora la denuncia alla Meloni portano questo tema a livelli di discussione di massa. Tra gli imbarazzi degli amici di (Paolo) Gentiloni che questo patto lo ha firmato, smascherando Ursula von der Leyen e la sua maggioranza che questo patto lo sostiene. Ben venga anche il polverone della Meloni contro i giudici ed il suo vittimismo, allora. Più se ne parla meglio è, perché dà modo alla verità di emergere.
Sbaglieremmo e di molto, se usassimo questa vicenda dentro il gioco elettorale dei due schieramenti politici, che sono entrambi, sottolineo entrambi, complici diretti e finanziatori del massacro.
Quello che dobbiamo fare invece è costruire una posizione terza, fatta di presa di voce e denuncia, portare le violenze e le terribili storie alla luce del sole. Processare il fascismo della frontiera in tutte le sue varianti.
Chi ha sentito e visto non resti silente, scrivete, raccontate, denunciate, fate emergere la verità che vi portate dentro. Fatelo in tutti i modi. È l'intera classe politica che deve finire sul banco degli imputati, non nel processo di una magistratura che già sappiamo assolverà il sistema come sempre è avvenuto. È davanti al tribunale della storia che dobbiamo mettere i nostri governanti e i crimini di cui si sono macchiati e di cui si stanno macchiando ancora.
Per la Meloni, i governi che l'hanno preceduta, come per l'Ue la Libia è un paese sicuro. Il blocco navale operato dalla cosiddetta guardia costiera riporta i migranti che fuggono da questo inferno indietro per conto dell'Ue.
30 gennaio 2025
Tempo fa mi hanno chiamato a parlare di migranti in un circolo del PD. Bravissime persone, che conosco personalmente. Mi sono però rifiutato di andare perché ci sono soggetti politici che non possono permettersi la sindrome del pesce rosso la cui memoria dura pochi secondi. Non possono farlo perché le vicende di cui parliamo riguardano il presente. Cioè la vita di persone che in questo momento sono chiuse nei lager libici.
Ieri ho visto la Schlein alla conferenza stampa di un'associazione di rifugiati libici che denunciano le violenze. Dopo la conferenza stampa la Schlein ha rilasciato un video ben fatto, gesticolando con le sue mani che descrivono le parole, nel quale attacca giustamente la Meloni per la vicenda Almasri.
Il suo partito pochi mesi fa ha votato in Europa per Ursula Von Der Leyen che non solo legittima il modello Albania, che non solo ha promesso recentemente un miliardo ad Erdogan, ma ha formalizzato i processi di esternalizzazione della frontiera di cui gli accordi con la Libia sono parte integrante.
Ho 52 anni, e so che esiste una straordinaria ipocrisia della sinistra; la metà di quelli che sono in parlamento vivono di parole e compromessi citando Gramsci e Papa Francesco. Ciò detto, in questo momento dobbiamo avere la capacità per discernere. e la lucidità per comprendere le cose.
La vicenda Almasri rischia di essere ricondotta al solito giochino tra politica e magistratura di cui, per come è messa la democrazia in Italia, mi interessa ben poco, dato che si tratta di uno scontro tra poteri ben lontani dai bisogni della popolazione. Scusate se lo dico con franchezza, ma la difesa della magistratura non è uno sport che mi convince.
Invece mi interessa comprendere se ci sia un reale recepimento di uno dei punti che i rifugiati provenienti dalla Libia ieri hanno detto in conferenza stampa. Sospendere gli accordi con la Libia. Non quando si è all'opposizione in Italia, perché quello lo sappiamo che verrà detto, ma quando si è al Governo.
Ed il PD in Europa governa quei patti, perché supporta la stessa commissione che li tiene in vita.
Sarebbe bello se la Schlein chiedesse in sede europea il ritiro del patto, chiedendo alla Von der Leyen parole chiare, di rottura di questo accordo. Che lo facesse con la stessa forza di come ieri ha parlato con la Meloni sul caso Almasri. Lo faccia facendo deflagrare questa proposta in sede UE, minacciando una mozione parlamentare contro la Von Der Leyen, e minacciando il ritiro del commissario agli affari monetari se questa non venisse recepita.
Commissario che, come si vede dalla foto (Paolo Gentiloni, PD, in copertina di questo articolo, NdR), è lo stesso che quei patti criminali li ha firmati.
31 gennaio 2025
Postilla del 31 gennaio 2025 estrapolata dalla stessa pagina facebook (che riporta la foto di un titolo di Repubblica sul "Caso Almasri" che cita letteralmente):
Caso Almasri, Vespa replica alle critiche: “Chiedete ai governi Renzi e Gentiloni...”
(dal titolo di un articolo del quotidiano "La Repubblica" del 31 gennaio 2025)
3 febbraio 2025
Il viceministro Sisto stamattina sul Corriere della Sera dice che Almasri è stato liberato per la sicurezza Nazionale, aggiungendo un particolare che apre un mondo. Onestamente non capivo del perché di questa formula usata da Piantedosi per liberare il criminale libico.
Ma la frasetta del vice ministro usata nell'intervista invece mi chiarisce il tema. La sicurezza riguardava gli italiani che operano in Libia. E qui, il quadro diventa interessante.
In Libia a operare ci sono soprattutto gli uomini dell'Eni di De Scalzi che sta riaprendo in questi mesi partite importanti. Eni e BP insieme al governo libico infatti hanno avviato campagne di esplorazione che erano rimaste in sospeso dalla rivoluzione del 2011, con sullo sfondo la possibile firma dell’accordo NC-7 nel bacino di Ghadames.
Eccola la sicurezza Nazionale da difendere, gli interessi delle multinazionali occidentali!
Come si evince da queste vicende il tema non è solo quello dei migranti. L'esternalizzazione della frontiera infatti porta con sé accordi economici e militari con gli stati rivieraschi dentro uno scontro ben più ampio che riguarda l'intero Continente africano. Scontro che dal Congo fino alla Libia rivela quanto sia ipocrita la frase " aiutiamoli a casa loro ".
fonte: https://www.facebook.com/profile.php?id=100008283164755
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APPENDICE a cura de LE MALETESTE
Memorandum di intesa tra Italia e Libia firmato a Roma il 2 Febbraio 2017 (1/2017)
Memorandum d'intesa sulla cooperazione nel campo dello sviluppo, del contrasto all'immigrazione illegale, al traffico di esseri umani, al contrabbando e sul rafforzamento della sicurezza delle frontiere tra lo Stato della Libia e la Repubblica Italiana
http://www.governo.it/sites/governo.it/files/Libia.pdf
http://www.governo.it/media/gentiloni-incontra-il-primo-ministro-libico/6685
(...) In data 2 febbraio 2017 il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Paolo Gentiloni (PD, NdR) e il Capo Governo di Riconciliazione nazionale dello Stato della Libia, riconosciuto dall’Unione europea e dall’Italia, Fayez Mustapa Serraj , hanno sottoscritto un Memorandum per fronteggiare l’emergenza rappresentata dagli sbarchi sulle coste italiane di cittadini provenienti dalla Libia.
(...) Il Memorandum siglato a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana rappresenta la conclusione delle trattative avviate per conto del Governo italiano dal Ministro Marco Minniti (PD, NdR) e condotte in Libia nel mese di gennaio del corrente anno. L’accordo, che è entrato in vigore al momento della firma, ha durata triennale ed è tacitamente rinnovabile. (...)
DOCUMENTI
Qui, di seguito, il Memorandum Italia-Libia da "Osservatorio sulle fonti":