📢 LE MALETESTE 📢
18 apr 2023
Per non dimenticare
CLAUDIO VARALLI (Bollate, 1º luglio 1957 . Milano, 16 aprile 1975) e GIANNINO ZIBECCHI (Milano, 18 febbraio 1947 - Milano, 17 aprile 1975) studente il primo e insegnante di educazione fisica il secondo, furono militanti antifascisti uccisi durante l'aprile 1975.
Claudio Varalli, studente presso un Istituto tecnico milanese e aderente al Movimento Studentesco, fu ucciso il 16 aprile da un fascista del Fuan barricato nella sua auto in piazza Cavour a Milano.
Giannino Zibecchi, militante del Coordinamento dei comitati antifascisti, morì il giorno seguente, in corso XXII Marzo a Milano, travolto da un camion dei Carabinieri, guidato dal milite Sergio Chiarieri, durante la manifestazione seguita all'uccisione di Varalli.
Il 17 aprile 1975 scoppiò a Milano un'ondata di rabbia antifascista. in seguito all'assassinio dell'attivista Claudio Varalli, da parte di un fascista il giorno prima.
Al mattino, una manifestazione di 50.000 lavoratori e studenti marcia per le strade del centro-città, prima di dividersi in due cortei separati che affrontano sia la polizia che i fascisti.
La sede milanese del Movimento sociale italiano fascista (MSI) viene attaccata e deve essere difesa dalle forze dell'ordine che sparano gas lacrimogeni e, a un certo punto, investono un gruppo di manifestanti con un camion, uccidendo un insegnante antifascista di 27 anni , Giannino Zibecchi.
Per tutta la giornata si susseguono gli attacchi degli antifascisti: vengono picchiati il politico locale del MSI, Cesare Biglia, e il sindacalista fascista, Rodolfo Mersi.
Gli antifascisti fanno anche irruzione in numerosi uffici fascisti e bar noti per essere frequentati da fascisti, tutti posti che vengono bruciati, o distrutti in altro modo.
Le proteste si estendono ad altre città, a Milano decine di manifestazioni, grandi e piccole, continuano per giorni e giorni.
Gli uffici di due fascisti - Gastone Nencioni (senatore) e Benito Bollati (avvocato) - vengono attaccati con bombe molotov mentre viene presa d'assalto anche la sede del sindacato di estrema destra CISNAL.
La morte di Varalli e Zibecchi diede il via a nuove manifestazioni, praticamente ininterrotte, e spesso cruente, nel mese di aprile in varie città italiane. Il 18 aprile 1975, lo studio di Gastone Nencioni a Milano, fu assaltato e incendiato.
Fra le vittime di questi ultimi scontri vi fu un caduto fra i militanti di sinistra, Rodolfo Boschi (18 apr. 1975), aderente al PCI, ucciso dai poliziotti durante uno scontro che segue una manifestazione a Firenze, e inoltre Tonino Miccichè, militante di Lotta Continua (17 apr. 1975)
Contro quest'ultimo una guardia giurata esplose diversi colpi di revolver ferendolo a morte a Torino, nel corso di una manifestazione per il diritto alla casa nel quartiere Falchera, simile a quella che aveva dato l'inizio a questo tragico periodo.