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UE-MIGRANTI. Con il nuovo Patto Europeo sui migranti, consolidata la Fortezza Europa

📢 LE MALETESTE 📢

21 dic 2023

Coro di critiche dalle ong: “Era necessario creare rotte sicure e legali verso l’Europa, ma le istituzioni hanno deciso di contrastare attivamente i diritti”.
di REDATTORE SOCIALE e INTERNAZIONALE

20 dicembre 2023, ore 14.43


“Abbiamo riportato al centro dell’agenda europea il tema migratorio e grazie alla capacità di trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà siamo riusciti a portare avanti e concludere un negoziato che era fermo da anni. L’approvazione del Patto è un grande successo per l’Europa e per l’Italia che ora potrà contare su nuove regole per gestire i flussi migratori e contrastare i trafficanti di esseri umani”. Lo dichiara in una nota il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi dopo l’annuncio che Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul Patto sui migranti e asilo.


Ma alla soddisfazione del ministro e del governo in queste ore fa da contraltare un coro di critiche da parte delle organizzazioni che si occupano di tutela di migranti e rifugiati.


Amnesty International ritiene che le riforme concordate oggi dall'Unione faranno arretrare di decenni la normativa sull'asilo e causeranno più grandi sofferenze alle persone migranti.   "Questo accordo farà regredire di decenni la legislazione europea in materia di asilo. Il suo esito più probabile sarà un aumento della sofferenza umana, in ogni fase del viaggio intrapreso in cerca di asilo nell'Unione europea. Dal modo in cui le persone verranno trattate dai paesi extra Unione europea, al loro accesso all'asilo e all'assistenza legale alle frontiere europee, fino all'accoglienza all'interno dell'Unione europea, questo accordo è progettato per rendere più difficile l'accesso alla sicurezza", ha dichiarato Eve Geddie, direttrice dell'Ufficio Istituzioni europee di Amnesty International. "Causerà quasi certamente la detenzione di fatto di un maggior numero di persone alle frontiere dell'Unione europea, comprese famiglie con bambini e persone in situazioni vulnerabili. Un numero maggiore di persone sarà incanalato in procedure di frontiera con garanzie ridotte, invece di ricevere una valutazione equa e completa delle proprie richieste di asilo", ha aggiunto Geddie.

Secondo Amnesty concretamente, queste deroghe rischiano di portare alla violazione di obblighi internazionali in materia di asilo e diritti umani. Anche secondo le ong che si occupano di salvataggio in mare il Nuovo Patto Ue sulla migrazione legalizza gli abusi alla frontiera e causerà più morti in mare. 


“La tragica perdita di vite in mare è spesso strumentalizzata in modo ipocrita per promuovere una politica di chiusura dei confini. È deplorevole vedere come queste tragedie vengano sfruttate a fini propagandistici per giustificare una politica basata sulla paura e l’intolleranza invece che sulla solidarietà e l’accoglienza”  scrivono Sea-Watch, Sea-Eye, Maldusa, Mediterranea Saving Humans, Open Arms, ResQ People Saving People, AlarmPhone, Salvamento MaritimoHumanitario, SOS Humanity in un comunicato congiunto. “Oggi l’Unione Europea ha finalmente avuto la possibilità di onorare una promessa fatta dalla Commissione europea 10 anni fa, dopo la tragica morte di 368 persone in un naufragio al largo di Lampedusa. Il 2023 è stato uno degli anni più letali nel Mediterraneo centrale. Secondo l’Oim, oltre 2250 persone hanno perso la vita nel tentativo di attraversarlo, in assenza di alternative. È impossibile sapere quante altre siano scomparse” si legge nella nota. “Con l’accordo di oggi, l’UE ha perso l’ennesima opportunità. Esistevano alternative in grado di salvare vite umane. Era necessario creare rotte sicure e legali verso l’Europa, istituire una missione europea di ricerca e salvataggio e garantire una distribuzione equa delle persone tra gli Stati membri. Al contrario, le istituzioni europee hanno deciso di contrastare attivamente i diritti di coloro che cercano protezione, legalizzando le violazioni del diritto d’asilo da parte degli Stati membri”.


Secondo Sara Prestianni, responsabile advocacy di EuroMed Rights il Patto “mantiene il pericoloso concetto di “paesi terzi sicuri” per consentire agli Stati membri di rimpatriare i richiedenti asilo nonostante il rischio di violazioni dei diritti umani. Ciò significa che potrebbero essere inviati in paesi come la Tunisia”. Secondo Prestianni inoltre si integra il sostegno al bilancio nella dimensione esterna e nella gestione delle frontiere esterne come forma di “solidarietà”. “L’UE non dovrebbe essere il facilitatore di tali violazioni dei diritti umani - sottolinea - Il Patto dell’Ue dovrebbe proteggere i richiedenti asilo dalla violenza e aprire percorsi legali, invece di incoraggiare sempre più detenzioni e respingimenti”.


Per Welcome Refugees l’accordo è l’ennesima riproposizione di un approccio securitario da “fortezza Europa” che ha ampiamente dimostrato di essere fallimentare e che rischia di compromettere seriamente l’esercizio del diritto di asilo. Invece di introdurre soluzioni in grado di garantire una maggiore protezione alle persone in fuga da conflitti e persecuzioni, questo patto rischia di dar vita ad un sistema disumano, costoso e inefficace, con un impatto devastante sui diritti umani e sul sistema di protezione in materia di asilo. Migliaia di persone, inclusi bambini e bambine, rischiano di essere trattenute in quelli che sono di fatto centri di detenzione alle frontiere.



fonte: redattoresociale.it - 20 dic. 2023






L’Unione europea approva il Patto sulla migrazione e l’asilo

Afp

20 dicembre 2023


Migranti arrivano nel porto di Arguineguín, sull’isola spagnola di Gran Canaria, il 4 settembre 2023. (Borja Suarez, Reuters/Contrasto)

Dopo anni di discussioni e un’ultima notte di negoziati, il 20 dicembre gli eurodeputati e i rappresentanti dei ventisette paesi membri dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sulla riforma del sistema migratorio europeo, contestato dalle organizzazioni per i diritti umani.


La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito “storico” il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, mentre la presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, si è detta “orgogliosa dell’accordo”.

La svolta è arrivata poche ore dopo l’adozione in Francia di una controversa legge sull’immigrazione sostenuta dall’estrema destra.


Il Patto sulla migrazione e l’asilo, presentato dalla Commissione europea nel settembre 2020, consiste in una revisione delle attuali regole europee, dopo il fallimento di una precedente proposta nel 2016.

In particolare, prevede controlli più severi sui migranti che arrivano nell’Unione europea, centri vicino alle frontiere per rimandare indietro più rapidamente chi non ha diritto all’asilo e un meccanismo di solidarietà obbligatorio tra i paesi dell’Unione per aiutare quelli sottoposti a una maggiore pressione migratoria.


L’accordo dovrà ora essere approvato dal consiglio, composto dagli stati membri, e dal parlamento europeo. L’obiettivo è completare l’iter prima delle elezioni europee del giugno 2024, in un momento in cui la questione dell’immigrazione è al centro del dibattito politico in molti paesi europei, mentre i partiti di estrema destra e populisti aumentano i loro consensi.


La riforma è però contestata dalle organizzazioni per i diritti umani. Circa cinquanta ong hanno definito il nuovo sistema “mal concepito, costoso e crudele”. La Caritas ha affermato che “limita l’accesso all’asilo e i diritti di chi è in cerca di protezione”.

Secondo l’eurodeputato francese Damien Carême (Verdi), il patto “nega i valori europei”. “Servirà a finanziare muri, filo spinato e sistemi di protezione in tutta Europa”, ha dichiarato sul social network X.


La riforma mantiene la regola attualmente in vigore secondo cui il paese di primo ingresso di un richiedente asilo è responsabile del suo caso. Ma per aiutare i paesi che affacciano sul Mediterraneo è previsto un meccanismo di solidarietà obbligatorio in caso di forte pressione migratoria. Gli altri stati dell’Unione devono contribuire accogliendo un certo numero di richiedenti asilo o fornendo un sostegno finanziario.


355mila attraversamenti

La riforma prevede anche un meccanismo di “filtraggio” dei migranti e una “procedura accelerata alla frontiera” per coloro che hanno statisticamente meno probabilità di ottenere l’asilo. Queste persone saranno trattenute in appositi centri in modo da essere trasferite rapidamente nei paesi d’origine o di transito.


Questa procedura si applicherà ai cittadini di paesi in cui il tasso di riconoscimento dello status di rifugiato nell’Unione europea è inferiore al 20 per cento.

Su richiesta del consiglio degli stati membri la procedura sarà applicata anche alle famiglie con bambini di età inferiore ai dodici anni.


“La riforma rispetta pienamente i nostri valori”, ha dichiarato l’eurodeputata francese Fabienne Keller (del gruppo Renew Europe, che comprende centristi e liberali), sottolineando che il parlamento europeo ha ottenuto garanzie su un meccanismo di monitoraggio dei diritti fondamentali, sulle condizioni di accoglienza delle famiglie con bambini piccoli e sull’accesso alla consulenza legale gratuita per i migranti.


Nei primi undici mesi del 2023 l’agenzia Frontex ha registrato più di 355mila attraversamenti delle frontiere esterne dell’Unione europea, con un aumento del 17 per cento rispetto al 2022.



fonte: internazionale.it - 20 dic. 2023

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