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HRW (Human Rights Watch). La Turchia con i suoi recenti attacchi ha esacerbato la crisi umanitaria nel nord-est della Siria

📢 LE MALETESTE 📢

27 ott 2023

Gli ultimi attacchi turchi dal 5 marzo "hanno colpito circa 4,3 milioni di persone nel nord-est della Siria, con almeno 18 stazioni di pompaggio dell'acqua e 11 centrali elettriche rese non operative".
di GERCEK NEWS

GERCEK NEWS

26 ottobre 2023, 16:05


Human Rights Watch ha invitato la Turchia a "smettere urgentemente di prendere di mira le infrastrutture critiche necessarie per i diritti e il benessere dei residenti, comprese le centrali elettriche e idriche".


I recenti attacchi turchi contro le aree controllate dai curdi nel nord-est della Siria “hanno danneggiato infrastrutture critiche e hanno provocato interruzioni dell’acqua e dell’elettricità per milioni di persone”, ha dichiarato giovedì Human Rights Watch, sottolineando che la Turchia “ha mancato alla sua responsabilità di garantire che le sue azioni militari non contribuiscano a peggiorare la già grave crisi umanitaria che affligge la regione."


Gli attacchi tra il 5 e il 10 ottobre in più di 150 località nei governatorati di al-Hasakah, Raqqa e Aleppo hanno ucciso dozzine di persone, compresi civili, e danneggiato strutture civili, ha aggiunto HRW, citando, come fonti, gruppi civici.

Sottolinea anche che "la Turchia ha dichiarato il 4 ottobre che le infrastrutture, le sovrastrutture e gli impianti energetici in Siria e Iraq erano obiettivi legittimi per le forze di sicurezza, le forze armate e gli elementi di intelligence".


Osservando che "le persone nella regione, che già affrontano una grave crisi idrica, ora sopportano anche il peso dell'aumento dei bombardamenti, esacerbando la loro lotta per ottenere forniture idriche essenziali", HRW ha invitato la Turchia a "smettere urgentemente di prendere di mira le infrastrutture critiche necessarie per i diritti il benessere dei residenti, comprese le centrali elettriche e idriche."


Il gruppo ha anche citato l'AANES (Amministrazione Autonoma della Siria settentrionale e orientale - Rojava), affermando che gli attacchi turchi "hanno colpito circa 4,3 milioni di persone nel nord-est della Siria, con almeno 18 stazioni di pompaggio dell'acqua e 11 centrali elettriche rese non operative".


Le strutture elettriche prese di mira includono la centrale elettrica di Sweidiya, una fonte di elettricità vitale per oltre un milione di persone, e la stazione di trasferimento di elettricità di Qamishli nord, che supporta 40.000 famiglie, e "gli attacchi hanno lasciato queste strutture critiche incapaci di funzionare, provocando un'interruzione totale dei servizi di fornitura elettrica e idrica", ha aggiunto il gruppo.


Sia la stazione di trasferimento della diga di al-Gharbi ad al-Hasakah, che in genere accoglie oltre 20.000 famiglie, sia la stazione di trasferimento di Amuda, che serve 30.000 famiglie, sono rimaste inattive dal 18 ottobre in seguito agli attacchi che hanno causato loro danni il 5 ottobre.


GERCEK NEWS

Fonte: (D) gerceknews.com - 26 ott. 2023

Traduzione a cura de LE MALETESTE


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(...)

Quando si prendeno di mira il petrolio e l’acqua di un popolo, si blocca la vita, gli arrivi e le partenze delle persone. Quando prendi di mira il grano di quella gente, fai morire di fame la gente. Con questi attacchi mirano a provocare la fame, la disoccupazione, la distruzione e la migrazione delle persone.

(...)

Più di 4 milioni di persone nella regione sono state colpite da questi attacchi. In molti quartieri di Qamishlo non c’è elettricità, la città è buia. La situazione è la stessa a Kobanê. Le scuole e gli ospedali non devono essere presi di mira nelle guerre. Questo è un crimine contro l'umanità. Quando si prende di mira una scuola o un ospedale, non si commette solo un crimine di guerra, ma anche un crimine contro i diritti dei bambini, un crimine contro l’umanità. Tutti questi sono registrati come crimini. Lo Stato turco ha fatto tutto questo.


da RETE KURDISTAN ITALIA

Fonte: (I) retekurdistan.it - 22 ott. 2023

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