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ex-GKN GFF Firenze. Comunque vada, a luglio insorgo quando voglio

 ex-GKN GFF Firenze. Comunque vada, a luglio insorgo quando voglio

📢 LE MALETESTE 📢

5 lug 2023

Percepiamo che vi state ammalando della paura che non ci piegherete mai. Ci vediamo l'8 e 9 luglio presso Gkn. Il comunicato del CdF 5 luglio + uno scritto di DARIO SALVETTI (Consiglio di Fabbrica ex-GKN)

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

5 luglio 2023, h. 13.04


1. I pagamenti sono partiti. Parziali e con grande confusione. L'ultima volta che ci dissero che erano partiti fu al blitz all'Inps del 19 giugno. Ora siamo saliti su una torre e sono partiti forse davvero. Risulta dimostrato: siamo ormai al rispetto di diritti già conquistati, a suon di azioni di forza e lotta.

2. Dove sono le anime pie che hanno messo sotto accusa l'azione dei lavoratori quando risulta ormai palese che la nostra azione è provocata dalla privazione di lavoro e diritti che subiamo e non il contrario.

3. Fin dove volete spingerci? Noi a un certo punto scendiamo anche da quella torre. E poi? Cosa ci toccherà fare la prossima volta?I lavoratori alla fine forse saranno gli unici a prendersi le denunce. C'è un livello di mancanza di indagine, ispezione e inchiesta spaventoso su Qf.

4. Tutti parlano di cassa. Che pretendiamo! Tutta! Nessuno parla del fatto che Qf non sta pagando gli stipendi. E non consegna le buste paga Chi ha lavorato di più ora riceve meno cassa. Questa azienda sta giocando con i nervi e sequestrando il contratto nazionale. È stato fatto passare il concetto che il pagamento degli stipendi non sta in capo al privato. Vogliamo indignarci per questo o lasciamo ancora una volta che gli unici a metterci faccia e corpo siano gli operai del collettivo di fabbrica?

5. Noi abbiamo avuto sentore sin dall'inizio di avere a che fare con una proprietà incompetente o con manovre poco chiare. Chi ha esercitato, oltre a noi, la funzione di verifica e controllo? Un intero sistema ha preferito le suggestioni del Cavaliere bianco alle osservazioni puntuali di un gruppo di operai. E siamo così arrivati fin qua.

6. Cosa chiediamo oggi? I flussi per sbloccare tutta la cassa. I pagamenti di tutti gli arretrati. Un tavolo di regia tra Inps, istituzioni, ispettorato del lavoro, Inail perché si smetta di usare la burocrazia e i rimpalli tra enti competenti come arma invisibile e involontaria complice delle trame aziendali, per fare impazzire nell' incertezza una comunità operaia

7. Della reindustrializzione ne parliamo domani. Diciamo solo una cosa: tutte le idee da noi portate, elaborate a mani nude, da operai e solidali, sono nella migliore delle ipotesi il migliore volano della svolta. Nella peggiore sono complementari.L'idea della fabbrica socialmente integrata, delle produzioni socialmente ed ecologicamente avanzate, che qualcuno ha provato a bollare come fantasie ingenue, sono oggi la via industriale per un intero territorio

8. Non permetteremo un secondo Borgomeo. Chi è venuto a parlare di lavoro, diritti e futuro, si è innamorato del Collettivo di fabbrica. Chi è venuto a depredare e ingannare ci odia alla morte. E noi ricambiamo. A testa alta. 45 metri da terra.

9. Ora che tutta la visibilità su di noi, solidarietà a Fimer, Mondoconvenienza, Maggio Fiorentino e a tutte le vertenze aperte. Ci scusiamo invece con le lavoratrici e i lavoratori del cantiere di San Niccolò per il contrattempo. Ma a volte meglio un contrattempo, che avere un tempo contro.

10. Ci vediamo l'8 e 9 luglio presso Gkn. Comunque vada, a luglio insorgo quando voglio.

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Dario Salvetti

2 luglio 2023, h. 20.36


Questa vicenda è così. È viva finché non è morta.

È una precisa partita a scacchi, un gol al 90esimo, un colpo di coda, un colpo di bravura, di fortuna o sfortuna, pianificazione e improvvisazione, andare giù per poi risalire.

Questa lotta prende forza esattamente dalla consapevolezza di essere impari, spacciata.

Si deprime quando vince parzialmente e si potenzia quando vede in faccia la fine.

È composta da persone che non si sopportano e si amano.

È lucida follia.

È la sovraesposizione di un singolo per poi improvvisamente chiarire nuovamente che chi conduce i giochi è questa orda collettiva di Unni.

È meschinità mista a slanci disinteressati e commoventi.

E tutto nasce banalmente perché ci avete tolto con violenza e viltà da quella catena di montaggio dove applicavamo ogni parte di noi. Io so che percepite la nostra stanchezza. Io sento distintamente il rumore dei vostri complotti.

Ma sento anche che siete esasperati dalla quantità di volte che ci avete dati per morti, per poi rivederci spuntare.

Percepiamo che vi state ammalando della paura che non ci piegherete mai. #insorgiamo



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