
📢 LE MALETESTE 📢
20 mag 2025
L'ultima vittima, una dicassettenne, a Venezia, tre giorni fa
di Dario Lucisano
20 Maggio 2025 - 13:09
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), gli incidenti sul lavoro tra gli studenti continuano ad aumentare. Nel primo trimestre del 2025, infatti, si sono verificati circa 600 incidenti che hanno interessato gli studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO, l’ex alternanza scuola-lavoro). Di questi, 4 si sono rivelati mortali. Di fronte a tali dati, il governo non demorde, tanto che intende estendere il modello del PCTO anche ai 15enni, come previsto dal Decreto PNRR-Scuola.
Secondo i dati INAIL, nel primo trimestre di quest’anno, le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado sono state 25.797, in aumento dell’1,9% rispetto alle 25.322 del 2024. Queste includono tutte le denunce presentate dagli studenti coinvolti in attività scolastiche, e dunque anche quelle relative a incidenti avvenuti all’interno degli istituti. L’incidenza degli infortuni occorsi a studenti rappresenta il 18,1% del totale delle denunce registrate nel 2025. A guidare la classifica delle denunce è la Lombardia, con il 23% del totale delle denunce (+3,4% sul 2024); seguono il Veneto con il 12%, (+8,2%), l’Emilia-Romagna con l’11% (-3,5%) e il Piemonte con l’11% (+9,9%). Su scala nazionale, il 96% delle denunce riguarda gli studenti delle scuole statali, e il 4% gli studenti delle scuole non statali e private.
Per quanto riguarda gli incidenti a studenti coinvolti nelle attività del PCTO, l’INAIL comunica che nel periodo gennaio-marzo 2025 sono emerse 4 denunce di infortunio mortale, contro la singola denuncia nello stesso periodo del 2024; 2 i ragazzi morti in Lombardia, 1 a Bolzano e 1 in Campania. Ad aumentare è anche l’incidenza delle denunce di infortunio in occasione di lavoro sul totale delle denunce di infortuni con esito mortale occorsi a studenti. Sia l’anno scorso che quest’anno, infatti, si è registrato una morte di studente non impegnato nelle attività di PCTO (in termini percentuali, l’influenza è perciò passata dal 50% del 2024 al’80% del 2025). Malgrado ciò, il governo intende estendere il modello ai quindicenni. Negli istituti tecnici, «nel primo biennio, oltre alle attività orientative collegate al mondo del lavoro e delle professioni, è possibile realizzare, a partire dalla seconda classe, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento».
Il modello dell’alternanza scuola-lavoro fu pensato nel 2003, ma è nel 2015, con la cosiddetta “Buona Scuola” di Renzi che l’istituto assunse dimensione obbligatoria. Nel 2019 cambiò nome nel più generico PCTO, ma la sostanza rimase la stessa: lo sfruttamento della manodopera giovanile a costo zero, proprio perché parte di un «percorso formativo» obbligatorio.
Nel 2022, dopo la morte di Lorenzo Perelli, un ragazzo di soli 18 anni coinvolto in un progetto di alternanza scuola lavoro, le studentesse e gli studenti scesero in piazza per chiedere l’abolizione di tale istituto. Il governo, tuttavia, si limitò a estendere la tutela INAIL agli studenti e a istituire un fondo per risarcire le famiglie degli studenti deceduti durante i PCTO.
Fonte: lindipendente.online - 20 maggio 2025
Lavorava senza contratto, il turismo settore con più infortuni a Venezia
Venezia, 18 maggio 2025, 11.03
Aveva solo 17 anni, Anna Chiti, studentessa dell’Istituto nautico. Frequentava i corsi dell’indirizzo “trasporti e logistica e conduzione del mezzo marino”. Sabato mattina rappresentava un’emozione unica: il suo primo giorno di lavoro a bordo di un catamarano, come parte di un vero equipaggio. Una giornata attesa con entusiasmo, con la voglia di imparare, mettersi alla prova, costruire un futuro. È invece diventata l’ultima.
La tragedia è avvenuta a Venezia, di fronte all’isola di Sant’Elena, sotto gli occhi increduli e attoniti di alcuni turisti. Anna, originaria di Treviso e residente a Malcontenta, era salita a bordo del catamarano al mattino, accompagnata da un collega che l’aveva passata a prendere. Era felice, raccontano: finalmente parte del mondo che aveva sempre sognato, il mare, le imbarcazioni, l’orizzonte aperto.
Al termine della giornata avrebbe potuto essere confermata per l’intera stagione estiva o comunque essere richiamata per altre giornate di lavoro. Ma quel primo giorno si è trasformato in un dramma.
Una cima lasciata incautamente troppo vicina, forse uno scossone causato dal moto ondoso: sarebbe rimasta agganciata alla fune e trascinata in acqua. Pochi istanti e la ragazza ha sbattuto contro l’elica del motore, finendo bloccata sott’acqua.
Evidente e pericolosa la latitanza nel mettere in campo misure rigorose, atti concreti per garantire sicurezza nei luoghi di lavoro, si è abbassata 15 anni l’età per il Pcto (ex alternanza scuola lavoro) per gli studenti degli istituti tecnici e professionali. Non si può morire sul lavoro mai, tanto meno a 17 anni.
Fonte: collettiva.it - 18 maggio 2025