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ex-GKN Firenze. Lanciato lo “sciopero della fame operaio” per difendere i posti di lavoro

ex-GKN Firenze. Lanciato lo “sciopero della fame operaio” per difendere i posti di lavoro

📢 LE MALETESTE 📢

7 giu 2024

"Noi siamo arrivati fin qua perché non ci consideriamo il centro. E se gli eventi ci mettono al centro, noi al centro ci mettiamo tutte e tutti." - COLLETTIVO DI FABBRICA, LAVORATORI GKN FIRENZE

Dopo due settimane di “accampata operaia” in tenda e dopo che il presidente della Toscana, Eugenio Giani, non è andato ad incontrarli seppur lo avesse promesso, gli operai della fabbrica ex GKN di Campi Bisenzio (Firenze) hanno annunciato l’inizio di uno sciopero della fame ad oltranza per difendere i loro posti di lavoro. Gli operai, che si trovano da cinque mesi senza stipendio né ammortizzatori sociali, sono in lotta da ormai tre anni. Era infatti il 9 luglio 2021 quando la dirigenza della fabbrica licenziò tutti i 422 dipendenti via mail. Da allora si sono susseguite cause in tribunale e promesse di reindustrializzazione, ma senza effettivi cambi di rotta. Lo sciopero della fame è stato annunciato ieri con un comunicato del Collettivo di Fabbrica. La decisione vuole essere «solo un ulteriore strumento messo in campo da questa vertenza, ad ausilio di una lotta collettiva, delle richieste di sindacati, Rsu e Collettivo di Fabbrica», e non intenderebbe denunciare solo «lo stato di povertà relativa a cui ci hanno ridotto due anni di cassa integrazione e cinque mesi senza stipendio», ma l’intero atteggiamento assunto dalle istituzioni negli ultimi 4 anni. All’annuncio dell’azione dimostrativa, il Collettivo di Fabbrica affianca le sue richieste: in primo luogo, gli operai chiedono che venga subito istituita una legge regionale e che venga creato un consorzio pubblico regionale per trattare l’area interessata dalle proteste; successivamente, i lavoratori chiedono di commissariare QF, l’attuale proprietaria, così che vengano pagati gli stipendi; infine, essi intendono «dare vita a una vera discussione su reindustrializzazione seguendo le stesse linee indicate dalla 234, agganciando tra l’altro un ammortizzatore sociale».


I COMUNICATI DEL COLLETTIVO DI FABBRICA - LAVORATORI GKN FIRENZE


Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

  4 giugno 2024, ore 11.47

Lo sfinimento ora è un vostro problema.

Da stamattina è iniziato lo sciopero della fame.

Ci abbiamo riflettuto a lungo. Non crediamo negli atti individuali ma nella lotta collettiva. E anche in questo caso “niente di personale, tutto di collettivo”. Che sia praticato da alcuni o molti, infatti, lo sciopero della fame è solo un ulteriore strumento messo in campo da questa vertenza, ad ausilio di una lotta collettiva, delle richieste di sindacati, Rsu e Collettivo di Fabbrica. Non ci sono tra di noi eroi o martiri.


Ci abbiamo riflettuto a lungo. Il concetto di fame è un concetto strano nei cosiddetti paesi “capitalisticamente avanzati”. Qua da noi la povertà non prende quasi mai la forma della morte per inedia. Anzi, spesso si accompagna con forme di obesità dovute al junk food. Qua da noi la povertà ha il volto della mancanza di cure, del disagio psichico, della morte per freddo durante l’inverno.


E infatti con questo sciopero della fame non vogliamo denunciare solo o tanto lo stato di povertà relativa, a cui ci hanno ridotto due anni di cassa integrazione e cinque mesi senza stipendio.

Vi restituiamo in faccia il gioco a cui avete giocato sin dalle prime ore di quel 9 luglio 2021. Lo sapevamo che lo avreste fatto. Ma tra saperlo e riuscire a impedirlo, purtroppo, ci passano i rapporti di forza. Incontri che rimandano incontri, chiacchiere, svolte annunciate, rassegnazione, zizzania seminata tra i lavoratori, cambi di proprietà, di liquidatori, di nomi: tutto per fare perdere le tracce di questa lotta. Per prendere tempo, per perdere tempo.


Cosicché a un certo punto non ti ricordi più nemmeno del perchè stavi lottando: ti trasformano da un collettivo operaio in lotta a singoli individui che non si sa “perché non si cercano un altro lavoro”.

Questo Governo ha convocato in due anni tre incontri sulla ex Gkn: il 24 febbraio, il 2 marzo 2023 e il 26 marzo 2024. Si è guardato bene dal convocare un incontro durante i licenziamenti. Avrebbe dovuto dire che quei licenziamenti erano contro le leggi del proprio Stato. E infatti ha girato alla larga e l’ha lasciato dire al Tribunale. E ha ignorato invece che il Tribunale ha detto più volte che la fabbrica è agibile e gli stipendi da pagare. In pratica, il Governo ha girato alla larga rispetto al sospetto – forte e legittimo – che su questa fabbrica da tempo aleggino logiche speculative.


Le richieste sono tre:

1. legge regionale subito e creazione urgente di un consorzio pubblico regionale per trattare l’area e sottrarla a logiche opache

2. commissariare qf per pagare gli stipendi

3. dare vita a una vera discussione su reindustrializzazione seguendo le stesse linee indicate dalla 234, agganciando tra l’altro un ammortizzatore sociale.


Ci spaventa uno sciopero della fame. Perché è una privazione mai provata. E ci imbarazza usare un termine come “fame” in un mondo dove di stenti si muore veramente, come ad esempio in Palestina.

Ma poi alla fine, ci siamo dati la risposta più semplice: siete voi a dovervi ammalare di paura e l’imbarazzo è tutto vostro. Buona settimana dell’imbarazzo e ora, ci raccomandiamo, fate quello che sapete fare: prendere tempo, per perdere tempo. Noi siamo qua, con la pancia piena di rabbia e dignità.

#insorgiamo


 

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

  5 giugno 2024, ore 12.08

Giorno 2: sciopero della fame

Altro giorno di lotta e dignità

Firenze, ieri notte avevi una luce fantastica

Lo spazio pubblico può assumere tante forme. Può essere spazio di consumo di una città vetrina, può essere violento, marginalizzare e nascondere. Oppure può essere spazio di dignità e di rivendicazioni. Può essere spazio di chi da tre anni lotta per il proprio posto di lavoro e per il proprio territorio.

3 operai entrano oggi nel secondo giorno di sciopero della fame, con il sostegno di Collettivo di Fabbrica, Rsu, mondo solidale e la vicinanza di tutto il movimento sindacale (delle organizzazioni sindacali ma anche di RSU come quelle di Regione, Arpat, Irpef, Arti, università ecc.).

Per evidenziare, anche con la fame, che il nostro tempo è asimmetrico. Noi, noi tutte e tutti, tempo non ne abbiamo mai avuto. E non ne abbiamo più.

Per chi vive di chiacchiere e status quo, il tempo scorre diversamente.

Se loro giocano allo sfinimento noi ora dimostriamo che questo gioco non è più solo un nostro problema. È un imbarazzo tutto loro.


Ieri le nostre richieste, le nostre parole sui monumenti di Firenze, sul palazzo della Regione e sulla torre ex Fiat.

Da ieri sera ci trovate in presidio per lo sciopero della fame in P.zza Indipendenza, in centro a Firenze. La cosa più importante che possa fare la comunità solidale ora è dare massima visibilità allo sciopero e alle rivendicazioni annesse, seguite le indicazioni date dalle nostre pagine per diffondere e sostenerci!

E tenersi pronte/i...

Ci chiedete quanto andrà avanti? Eppure, lo cantiamo insieme da anni ormai. La risposta è semplice: fino a che ce ne sarà.

#insorgiamo


 

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

  5 giugno 2024, ore 21.10

TENDATA IN PIAZZA INDIPENDENZA: NON TORNIAMO A CASA!

Ieri sera l’accampata degli operai ex-Gkn ha lasciato la Regione Toscana a Novoli per spostarsi in Piazza Indipendenza, a due passi da Piazza Shereen Abu Akleh (già San Marco). Questo presidio nel cuore di Firenze ospiterà gli operai che hanno intrapreso già da due giorni lo sciopero della fame. Attraverso questo strumento di lotta non vengono denunciati soltanto due anni di cassa integrazione e sei mesi senza stipendio, ma si vuole rispedire al mittente il gioco dell’immobilismo e dello sfinimento con cui la proprietà, le istituzioni, la politica logorano da tre anni i lavoratori e le lavoratrici ex GKN.


  • Il tempo non scorre uguale per tuttə: il tempo di chi convoca tavoli che rimandano ad altri tavoli non è lo stesso tempo di chi resiste all’assedio.

Adesso lo scorrere del tempo è restituito a una misura reale: quella dei corpi dei lavoratori.


  • Sosteniamo:

invitiamo tutte/i ad attraversare e vivere il presidio in solidarietà agli operai per ribadire, ancora una volta, che non torneremo a casa finché non vedremo le istanze del collettivo di fabbrica e di un intero territorio essere ascoltate e realizzate.


Questo presidio, come quello in fabbrica, come quello a Novoli, è uno spazio a disposizione di persone, gruppi, realtà politiche e sociali, per incontrarsi, confrontarsi e contaminarsi.

Creiamo un precedente positivo per tutte/i.

#insorgiamo


 

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

  6 giugno 2024, ore 12.55

3 giorno di sciopero della fame.

Noi siamo e restiamo umani.

Gaza, altra strage in una scuola Onu. 37 vittime, di cui 9 donne e 14 bambini.

Mentre si intensifica giorno dopo giorno, la nostra lotta per stipendi, diritti, lavoro, intervento pubblico con commissariamento Qf e legge regionale per il consorzio pubblico, ci prendiamo un pausa da "noi" per ribadire che siamo un "noi". E che "noi" restiamo umani.

Noi siamo arrivati fin qua perché non ci consideriamo il centro. E se gli eventi ci mettono al centro, noi al centro ci mettiamo tutte e tutti.


Consapevoli che la nostra condizione di difficoltà è per noi un assoluto, ma per il mondo un relativo assai misero. E allora, proprio quando usiamo lo strumento della fame e la violenza sul nostro corpo, gridiamolo forte che fame, stenti, morte e bombe sono il quotidiano in un mondo che corre verso l'escalation bellica mondiale.


"Un altro giorno senza pane un altro giorno senza amore un altro missile che cade, e poi un altra generazione nata dentro a un campo profughi senza un giorno di pace, parole senza senso, dai confini oscuri" cit.

E, Firenze, sei sempre bella quando sei tu, ribelle, mai doma.

#insorgiamo


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