top of page

GKN/QF Firenze. Borgomeo vuole la fabbrica senza gli operai. Come chiedeva Melrose

GKN/QF Firenze. Borgomeo vuole la fabbrica senza gli operai. Come chiedeva Melrose

# LE MALETESTE #

3 mar 2023

Il padrone di Qf subordina il ritiro della liquidazione allo smantellamento dei macchinari. La stessa, antica richiesta della multinazionale che aveva chiuso la fabbrica dalla sera alla mattina.
di RICCARDO CHIARI e COLLETTIVO LAVORATORI

DELOCALIZZAZIONI. Ancora una volta assente all'incontro ministeriale con Rsu e sindacati, il padrone di Qf subordina il ritiro della liquidazione allo smantellamento dei macchinari. La stessa, antica richiesta della multinazionale che aveva chiuso la fabbrica dalla sera alla mattina.


Riccardo Chiari, FIRENZE


Più di undici ore di discussione al ministero, nell’ennesimo, estenuante incontro per dare la possibilità di un futuro a quello che era uno stabilimento modello di semiassi per auto. Un proprietario ancora una volta assente e che non si fa trovare, dopo aver dato ordine al suo pool di legali di tenere la posizione. Un documento presentato due giorni prima in un irrituale incontro fra i soli funzionari ministeriali e gli enti locali, tagliando fuori gli operai e il sindacato, che darebbe comunque il via all’amministrazione straordinaria chiesta anche dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto, ma che arrivati al dunque resta “congelato”.

Perché alla fine Francesco Borgomeo si fa sentire per ripetere, come un disco rotto: “Lo stabilimento deve essere immediatamente accessibile”. Come se non fosse accessibile alla Regione Toscana, che ha in mano sei manifestazioni di interesse.


Dunque la vertenza ex Gkn appare una volta di più un braccio di ferro fra chi, dopo aver sottoscritto impegni precisi per la reindustrializzazione del sito produttivo, in un anno non ha dato alcun seguito a quanto ripetutamente assicurato, e le circa 300 tute blu rimaste a difendere il loro posto di lavoro e da quasi sei mesi senza alcun tipo di salario.


Ha tutte le ragioni il Collettivo di Fabbrica quando, sulla sua pagina social, fotografa così la situazione: “Ripetere concetti surreali con convinzione, in maniera tale che nessuno pensi che a certi livelli si possa dire sciocchezze così grossolane senza prove e in maniera impunita. Invece si può, e nei processi di chiusura delle fabbriche questa tecnica è essenziale”. Una tecnica che si scontra con la realtà dei fatti.I dirigenti del ministero, e la sottosegretaria Bergamotto, ribadiscono che l’unica strada percorribile è quella dell’amministrazione straordinaria, con un commissario che prenda in mano l’azienda e cerchi di assicurarle un futuro industriale.


Il Fondo del credito per le cooperative e il Fondo di salvaguardia di Invitalia, ricordano dal Mimit, sarebbero a quel punto a disposizione. Al pari della possibilità, finalmente concreta, di accedere agli ammortizzatori sociali. Alla cassa integrazione, non alla Naspi che seguirebbe la liquidazione e il licenziamento di tutti gli operai.Eppure Francesco Borgomeo, l’ex advisor che secondo il Sole 24 Ore ha ottenuto lo stabilimento di Campi Bisenzio da Gkn-Melrose pagando un solo euro, ancora due giorni fa insisteva: “La liquidazione è l’unica possibilità, l’azienda non ha i requisiti per l’amministrazione straordinaria, deve fallire anche per la tutela dei lavoratori.


Qualunque esperto giurista condivide questa posizione”. Altre parole in libertà, smentite da mezza dozzina di giudici del lavoro che hanno validato un centinaio di decreti ingiuntivi presentati dagli operai per tutelarsi. Parole a cui il Collettivo di Fabbrica ha risposto postando l’irresistibile scenetta di Corrado Guzzanti che investe un passante sulle strisce pedonali, accusandolo poi di aver provocato l’incidente.


da: ilmanifesto.it - 3 marzo 2023



_________________




Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

 28 febbraio 2023, h. 12.06


Cosa ci stiamo giocando in Gkn oggi?

Noi dipendenti, il lavoro e lo stipendio. "Noi" tutte e tutti, invece, ci stiamo giocando forse ancora di più.

Tra luglio e dicembre 2021 abbiamo sconfitto insieme i licenziamenti in tronco.


Da quel momento si è messa in moto un'altra tattica per chiudere la fabbrica: quella del logoramento.

Le multinazionali, con i loro modi spicci, fanno troppo rumore. La tattica dei rinvii, dei tavoli che rimandano a tavoli, delle mezze notizie, degli accordi siglati in pompa magna e non rispettati nel silenzio, si è dimostrata negli anni efficace nell'ottenere lo stesso risultato.


E diciamocela tutta: fino ad oggi, il movimento sindacale, sociale, radicale, convergente, di questo paese ancora non è riuscito a trovare una contromisura alla tattica del logoramento, della "rana bollita", dove la rana - noi - viene cotta dolcemente nel pentolino fino a non avere più la forza di saltare fuori.

Ma noi oggi siamo arrivati fin qua. Abbiamo resistito 20 mesi. E per piegarci si scatena oggi contro di noi un livello allucinante di violenza: quella dell'incertezza, della calunnia, dell'assedio e di 5 mesi senza stipendio.


Abbiamo tenuto aperto questo spiraglio. Ed è ben poca cosa rispetto a quello di cui avremmo bisogno, ma è abbastanza per poter sentire l'aria fresca che vi filtra attraverso. Non lo facciamo chiudere.

Perché una cosa è chiara: se sconfiggiamo la tattica del logoramento, se riusciamo a tenere aperta la fabbrica, siamo anche nelle condizioni di determinare chi, cosa e come produrre. Costituiamo un esempio di politica industriale, sociale, con pochi precedenti. Non c'è via di mezzo tra perdere tutto e vincere contribuendo a cambiare tutto.


"Datemi un punto di appoggio, una leva e..." magari il mondo si solleverà. Che marzo sia il mese del colpo di reni, del salto della rana fuori dal pentolino.

Per farlo, però, abbiamo bisogno di tutte e tutti nel punto decisivo, al momento decisivo. Tutte e tutti dentro, tutte e tutti al proprio posto.



Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

1 marzo 2023, h. 12.03


3 marzo: global climate strike

4 marzo: manifestazione antifascista nazionale a Firenze

8 marzo: global strike transfemminista

Una settimana per la giustizia climatica, ecotransfemminista e antifascista.


️Come Collettivo di Fabbrica ci saremo.

Ci saremo, senza stipendio da 5 mesi, contandoci gli spiccioli in tasca per il biglietto o per mettere benzina.

️Siamo in questo momento peggio che licenziat_. Siamo licenziati mascherati, senza diritto a bloccare mutui, senza nemmeno il sussidio di disoccupazione.

Siamo ostaggi: questa è la verità.

Questa è la tattica con cui oggi provano a piegarci.

300 famiglie sottoposte alla violenza psicologica di un padrone che si è reso invisibile, surreale. che calunnia, straparla, liquida ma non liquida, chiede la cassa integrazione ma non la aggancia.

L'ingiustizia in Gkn ha preso la forma dell'azzeramento di ogni diritto, persino quello di ricevere la busta paga.

La lotta al fascismo, al patriarcato, per la giustizia climatica si scaricano quaggiù in una lotta per la sopravvivenza reddituale, per fare decollare il nostro mutualismo e su un progetto di reindustrializzazione dal basso a pieno servizio della giustizia climatica.

Contro di noi si schiera tutto il vecchio mondo. Nelle piazze del 3 marzo, 4 marzo e 8 marzo, il nuovo mondo è in cammino.

E' sempre quel filo che ci unisce, che se lo tiri, ci porta sempre verso la stessa piazza.

#insorgiamo


da: https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze

bottom of page