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GKN/QF Firenze. MASSIMA ALLERTA SOLIDALE

GKN/QF Firenze. MASSIMA ALLERTA SOLIDALE

# LE MALETESTE #

16 feb 2023

Il punto più duro che però di solito precede l’alba. Massima allerta solidale, ognuno al proprio posto in questa vicenda.

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze 

15 febbraio 2023


Massima allerta solidale: Qf verso la liquidazione?


1. Quarto mese senza stipendio. Senza tredicesima. L’azienda non ci manda nemmeno le buste paga, i cedolini dello stipendio, da dicembre. Senza benzina per raggiungere i turni per svolgere l’attività vitale di custodia e manutenzione a salvaguardia della fabbrica. 98 decreti ingiuntivi approvati. Con un prototipo di Cargo Bike prodotto con le nostre mani e uno sguardo alla produzione di rinnovabili. Con un progetto di fabbrica pubblica e socialmente integrata. Senza nulla, ma pieni di orgoglio e dignità.


2. Borgomeo si prepara alla liquidazione? Voci insistenti si moltiplicano. Se così fosse, tutti lo sanno sulle nostre teste e alle nostre spalle. Se così fosse, questo sta avvenendo in barba ad ogni trasparenza sociale, contrattuale, sostanziale e formale. Sarebbe l’ennesimo schiaffo a istituzioni e tavoli tra le parti sociali. Il che dovrebbe come minimo fare indignare. L’indignazione, di solito, è un moto della dignità. E da sola, è ben poco. Ma pare che anche quel poco per le istituzioni sia troppo.


3. Ieri sono avvenuti i primi due pignoramenti mobiliari in Qf: da quel che ci è stato detto, è stato pignorato un robot motoman e un macchinario automatico per il controllo qualità denominato “Vision”. Eccellenze industriali, investimenti recenti, di industria 4.0, che giacciono inutilizzate e sprecate. L’azione legale dei lavoratori arriva a fare chiarezza dove un intero sistema istituzionale fallisce. E’ un dato di fatto.


4. Abbiamo presentato i piani industriali il 20 dicembre, dopo 10 giorni di consultazione popolare. Da lì sono partiti ulteriori incontri di approfondimento. La cassa integrazione per riorganizzazione è stata individuata come possibile strumento della messa a disposizione dello stabilimento ai piani di reindustrializzazione dei lavoratori e allo scouting pubblico della Regione. Il 20 gennaio Qf ha aperto la procedura di cassa. La procedura scadeva il 13 febbraio. Senza perdere un attimo, abbiamo dato disponibilità a incontri serrati, giorno e notte se necessario. Qf è sparita e ha dato disponibilità a discutere DAL 21 febbraio. 20 dicembre, 20 gennaio, 21 febbraio: così va avanti da mesi, sprecando mesi come fossero noccioline, di incontro in incontro. Incontri inconcludenti per dare l’impressione che qualcosa si discute, per non discutere di nulla. Borgomeo è uno sprecatore di mesi. Un cinico uso del tempo – deliberato o no, ognuno si faccia un’idea – con l’effetto di provare a indebolire e logorare la vertenza e il Collettivo di fabbrica.


5. Il diritto alla retribuzione è inviolabile. Non esistono “finestre di privazione retributiva” con un contratto a tempo indeterminato. Ed è il soggetto privato, l’impresa, che deve agganciare un eventuale ammortizzatore sociale. Se l’imprenditore privato – per incompetenza o pura negligenza o qualsiasi altro motivo – non è in grado di agganciare l’ammortizzatore sociale, paga il rischio di impresa, pagando gli stipendi. E’ un banale principio di responsabilità che vale per tutti, per noi, per voi, non per Francesco Borgomeo e per il Ministero del Lavoro, evidentemente. Con l’invenzione della cassa straordinaria retroattiva in deroga, infatti, il Ministero del Lavoro sancirebbe che si può decidere a febbraio 2023 come tu eri al lavoro e come avresti dovuto essere pagato nel 2022 (!!!).


6. Dalle visure, risulta che Pvar è diventata la controllante di Qf/Gkn Firenze al posto di Plar. Anche se il 23% del capitale sociale della Pvar è della Plar. Pvar è la seconda società creata da Borgomeo. La prima era Plar, creata nel 2021. Nel maggio del 2022, è stata creata la Pvar. La Pvar si occupa di “acquisizione di complessi, aziendali qualunque sia il loro oggetto sociale, (…) l’acquisto, la permuta, la vendita, la costruzione, la ristrutturazione di beni immobili”. L’eventuale liquidazione e questo cambio societario alludono forse ad una pura operazione immobiliare?


7. Firenze, sta succedendo di nuovo. Come alla Bekaert, come all’Electrolux. Sta succedendo ora. “Ma noi siamo ancora qua, eh già!”. Possiamo essere l’ennesimo episodio di ciò che è già avvenuto. O il precedente di quello che finalmente può cambiare. Ed è forse per questo che ci assediano: non si possono permettere un precedente. Ed è questo invece quello che ci stiamo giocando in questa vicenda. Noi ci stiamo giocando lo stipendio e il posto di lavoro. Voi tutte e tutti vi state giocando un precedente in grado di scompigliare l’intera politica di deindustrializzazione e impoverimento del paese.


8. Gli assedi a volte si rompono. Le maschere a volte cadono. La verità a volte riesce ad arrivare prima della bugia. E a volte la fabbrica riparte. Magari pubblica e socialmente integrata, mutualistica, in linea con una vera transizione ecologica. Massima allerta solidale, perché è il punto più buio della notte. Il punto più duro che però di solito precede l’alba. Massima allerta solidale, ognuno al proprio posto in questa vicenda.

#insorgiamo


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Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

16 febbraio 2023, h. 15 ca.


Ieri mattina abbiamo lanciato una allerta solidale. E abbiamo fatto alcune semplici domande. La reazione aziendale è stata isterica. Noi invece "sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, al ricco e al cardinale...".

Qua potete ascoltare un riassunto semplice, semplice, pulito, pulito della situazione da parte di @Massimo Alberti di Radio Popolare


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Ri-MAFLOW

16 febbraio 2023, h. 11.30 ca.


L'attacco frontale della proprietà alla SOMS INSORGIAMO è da manuale: va colpito e demonizzato lo strumento cardine della resistenza, ossia la seconda gamba fondamentale del movimento operaio in questa fase storica, oltre al sindacato.Infatti, se da un lato il mandato dell'assemblea operaia alle Rsu è permanentemente verificato, dall'altro proprio la creazione dell'APS SOMS INSORGIAMO rappresenta la modalità con cui la classe operaia non solo costruisce vertenza sindacale (la solidarietà "contro" la proprietà), ma esprime il proprio sapere nella costruzione di una proposta produttiva, peraltro in assenza di qualsivoglia ipotesi di reindustrializzazione di Borgomeo e delle istituzioni tutte (la solidarietà "per" un progetto lavorativo di interesse per il territorio oltreché per chi lavora).

In questo si concretizza il ruolo di classe dirigente dei lavoratori ex Gkn.

Può essere che i Borgomeo e i Nardella "non capiscano", anzi è senz'altro così, quando parlano o pensano al "movimento politico" Insorgiamo. Se ne devono fare una ragione: il diritto di proposta e di realizzazione di un piano industriale è non solo fondamentale per tutta la collettività e le stesse istituzioni, ma è anche l'unico in campo è rappresenta il contributo più alto di parte operaia svolto in forma gratuita e autogestita!


Si vergogni chi alza il dito contro chi usa tutto il proprio tempo e la propria vita - e senza neppure lo stipendio dovuto da mesi!! - non per sé ma per tutti!Dove sono le cosiddette istituzioni democratiche e gli enti morali di fronte alle meschinità di una testa di legno?

L'APS SOMS INSORGIAMO è anche lo strumento mutualistico per rispondere alle necessità di ogni giorno tra chi senza lavoro è in estrema sofferenza. La Società Operaia di Mutuo Soccorso nata a fine '800 è di nuovo tra noi grazie a Gkn: deve costituirsi in tutti luoghi di lavoro attraverso l'art.11 dello Statuto dei lavoratori, anche dove le aziende vanno bene.

E rinasceranno le SOMS, preparatevi!Contatta insorgiamosoms@gmail.com


fonti: pagine facebook di

Collettivo di Fabbrica-Lavoratori GKN e Rimaflow


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APPENDICE da Firenze Post

Ex Gkn, annuncio di Borgomeo: “La società andrà in liquidazione”. Operai in rivolta

FIRENZE – Si complica in maniera quasi irreversibile la vertenza dell’ex GKN di Campi Bisenzio (Firenze) con gli operai ormai da quattro mesi senza stipendio. Nel tardo pomeriggio di oggi, 15 febbraio 2023, arriva la bomba inaspettata: la società Qf di Francesco Borgomeo annuncia la messa in liquidazione dell’azienda.


“Siamo stupiti che il movimento Insorgiamo sia sorpreso che la Qf dovrà andare in liquidazione. Il movimento politico ha fatto di tutto, secondo noi in maniera scientifica, per far fallire la Qf al fine di espropriare lo stabilimento e disporre dei beni a loro piacimento come sta già facendo senza alcun controllo”. Così la nota di Qf.


“Assemblea permanente e occupazione costante della fabbrica; intimidazioni, minacce, istanze di fallimento, pignoramenti dei conti, precetti mirati dalle persone di Insorgiamo; azione mediatica tesa a promuovere un movimento politico che nulla ha di sindacale ed a screditare l’azienda, totale indisponibilità a far arrivare la cassa integrazione che infatti non è arrivata ad oggi, boicottaggio sistematico a tutti i tentativi di rilancio: queste sono le azioni costanti che Insorgiamo ha messo in atto da 12 mesi senza alcuna possibilità di trovare soluzioni”, “hanno fatto di tutto – accusa Qf – per far fallire ogni percorso di riconversione e per far fallire l’azienda”.


Qf evidenzia che “sul tavolo della Regione Toscana ci sono manifestazioni di interesse per possibili riconversioni, ma non c’è il progetto che Insorgiamo società avrebbe dovuto proporre ad Insorgiamo movimento che ha in ostaggio la fabbrica, in un gioco delle parti dove gli stessi soggetti sono i rappresentanti dei lavoratori, il movimento politico e gli imprenditori che vorrebbero fare la rincoversione con un piano industriale ad oggi fantasma”. L’azienda farà ogni atto necessario a tutelare i lavoratori ed il patrimonio aziendale, e soprattutto farà ogni azione utile al ripristino della legalità nello stabilimento e nella vertenza. Abbiamo sempre detto che non esiste sviluppo e occupazione nell’illegalità. L’illegalita diffusa dovrà essere sempre contrastata”.


L’azienda, si conclude: “Ha già dato la piena e totale disponibilità alla Regione Toscana affinché governi lei ogni possibile soluzione di riconversione del sito”.


Il collettivo di fabbrica replica alle affermazioni dell’azienda: “L’ultima presa di posizione di Qf è un puro delirio da maccartismo anni ’50. Ognuno può confrontare la precisione e la puntualità di quanto scriviamo e questo tentativo di confusione. Tutto quanto da noi scritto è scritto e condiviso dalla Rsu con il mandato dei lavoratori”.


“Questo è un disco rotto inquietante – aggiunge il collettivo di fabbrica – una vera e propria guerra psicologica sui lavoratori a cui abbiamo risposto più e più volte punto punto. Ora sta alle istituzioni fermare questa deriva”. I lavoratori ribadiscono la loro posizione nella vertenza con la società presieduta da Francesco Borgomeo: “Qf non paga, non consegna i cedolini busta paga, non si mette in regola con i contributi, sfugge dai tavoli dove si discute di cassa. Più di 280 lavoratori hanno messo in mora Qf e oltre 180 stanno procedendo con gli avvocati per il recupero degli stipendi”.


da: firenzepost.it - 15 feb. 2023, h. 19.47

a firma: ERNESTO GIUSTI

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