# LE MALETESTE #
23 feb 2023
La messa in liquidazione di Qf avviene in barba ad ogni preavviso sindacale e ai tavoli istituzionali. Ancora una volta, le istituzioni possono scegliere se passare da impotenti o complici. Alla lunga, non fa alcuna differenza. Gli ultimi comunicati dal Collettivo di Fabbrica GKN Firenze.
Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze
21 febbraio 2023, h. 16.45 ·
L'avevamo chiamata la tattica della rana bollita e così è stato. Il logoramento di oltre un anno, convincere la solidarietà attorno a noi che era tutto risolto, che si poteva andare a casa, nessun piano industriale credibile, cinque mesi senza stipendio, sono un altro modo per ottenere quello che voleva Gkn/Melrose: la chiusura della fabbrica.
Venerdì il Ministero del Made in Italy sarà probabilmente l'ennesimo tassello di questa tattica: bla, bla, bla, perdere tempo per prendere tempo e usare il tempo contro di noi.Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio.
Solo che noi sappiamo rimbalzare.Solo che noi ancora sappiamo come rimbalzare.
Solo che noi ancora sappiamo come rimbalzare.E voi? Puntate ancora al cielo come noi?
Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze ·
21 febbraio 2023, h. 18.49
Qf ha annunciato la liquidazione. Noi non siamo sorpresi. Noi siamo ancora qua.Credendo di sorprendere qualcuno e uscendo come spesso fa, in tarda serata, con l'unico intento ed obiettivo di avere l'ultima parola sulla stampa, Qf annuncia la liquidazione e dà uno schiaffo a un intero territorio, alla Regione Toscana, a 300 famiglie, a migliaia di persone che si sono mobilitate in questi mesi.
Più che gettare la spugna, Borgomeo ha probabilmente gettato la maschera. Tutto quanto abbiamo sostenuto si è realizzato.
Temiamo che come sempre la risposta delle istituzioni sarà debole o addirittura nulla. E la nostra?
Noi sappiamo di avere dalla nostra un serbatoio di orgoglio e dignità senza fine.
Commissariare Qf subito. Intervento pubblico ora.
Avanti. Non è ancora finita.
Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze
22 febbraio 2023, h. 16.22
1. Gkn non è un caso specifico. Quanto sta succedendo qua, è già successo. Innumerevoli volte. Embraco, Electrolux di Scandicci ecc. ecc. E succederà di nuovo. E’ un metodo, non un caso. Se il licenziamento fa troppa notizia, il sistema si attiva non per impedirlo ma semplicemente per scadenzarlo, rimandarlo, diluirlo fino a renderne difficilmente comunicabile anche la notizia. Forse potevamo avere l’illusione che questa volta fosse diverso: “troppo conosciuta la vertenza Gkn, rischiano di perderci la faccia”. Non si può perdere qualcosa che non si ha, evidentemente.
2. Poco più di un anno fa eravamo sotto un liquidatore e licenziabili. La vertenza era però nel pieno della sua forza. Dopo un anno siamo al punto di partenza, licenziati di fatto e in liquidazione. Ma ovviamente con molta più stanchezza e difficoltà sulle spalle. E’ un dato di fatto: Borgomeo ci ha rimesso al punto di partenza, dopo averci fatto bollire un anno. Quali siano gli accordi intercorsi tra lui e Melrose rimane riservato. Era consigliere di Melrose durante la liquidazione e oggi mette in liquidazione Gkn.
3. Abbiamo capito il colpo che ci stavano provando ad assestare. E infatti siamo ancora qua. Tra capirlo e poterlo schivare ce ne passa. Loro hanno dalla parte il tempo e giocano cinicamente con il tempo della nostra vita. La chiarezza viene fatta oggi sulla pelle di una assemblea permanente lunga 20 mesi e famiglie da cinque mesi senza stipendio.
4. La messa in liquidazione di Qf avviene in barba ad ogni preavviso sindacale e ai tavoli istituzionali. Ancora una volta, le istituzioni possono scegliere se passare da impotenti o complici. Alla lunga, non fa alcuna differenza.
5. La liquidazione è un atto privatistico. Tutto rimane nelle mani di Qf che scherma così anche la chiarezza sulla propria parabola. Gkn è una vertenza sociale ed è una storia collettiva, anche solo dal punto di vista industriale. Borgomeo ha preso in ostaggio 300 famiglie e un territorio. Gkn va liberata da questo assedio: commissariare subito, amministrazione straordinaria, intervento pubblico ora.
6. Borgomeo ha pianto cassa integrazione. Ma con la messa in liquidazione fa saltare la possibilità di agganciare la cassa integrazione per riorganizzazione. Questa è la storia di questi mesi. L’azienda non aggancia l’ammortizzatore sociale ma non paga nemmeno gli stipendi. Non fornisce la busta paga e quindi nemmeno permessi, allattamento, ferie, contributi. A questo sommiamo lo stato di pericoloso abbandono del sito: mancanza di pulizie, estintori scaduti. Sì, lo stabilimento vive nell’illegalità ma non quella di cui parla Borgomeo. Viviamo nell’illegalità aziendale.
7. Lo ripetiamo da mesi. Senza un intervento pubblico, la fabbrica è chiusa. Contemporaneamente ci siamo attivati per usare ogni strumento a nostra disposizione per ripartire. L’abbiamo chiamata la reindustrializzazione dal basso ed è in marcia. Avremo bisogno di tutto il vostro sostegno.
8. Qua è tutto al contrario. La loro narrazione tossica è tutta invertita. Dicono che il lavoro non c’è perché c’è l’assemblea permanente e la fabbrica presidiata. L’assemblea permanente, al contrario, è nata perché ci hanno portato via il lavoro e perché da allora non è più tornato. E la lotta è continuata perché giorno dopo giorno era diventato chiaro che il licenziamento ha cambiato forma, non sostanza. Qf dice che noi non permettiamo la cassa integrazione, ma è lei a non agganciarla. Parla di illegalità ma è fuori da svariati accordi e norme contrattuali. Borgomeo parla di stabilimento non agibile ma sono mesi tiene in ostaggio delle sue chiacchiere un intero territorio.
9. Accusano gli operai Gkn di “fare politica”, per rimuovere il fatto che la politica ad oggi non fa nulla rispetto alle proposte degli operai Gkn. Il 24 ci sarà il tavolo ministeriale. Si sentono già forti i tamburi del prendere tempo per perdere tempo. Se non si commissaria, se non interviene il capitale pubblico – chiariamolo – tutto il resto sono e saranno chiacchiere tossiche.
10. Firenze, non senti il raggiro e lo scippo di un pezzo della tua storia? In migliaia abbiamo riempito le strade per scrivere un futuro diverso. Ritorna invece lo stesso identico presente. Noi oggi siamo fragili e stanchi, ma questa merda, se la lasciamo piovere, domani la calpesteremo tutte e tutti. E continuerà a fare danni.
Ci vediamo presso il presidio in via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio, giovedì alle h 20.30.
Ve lo ripetiamo da mesi. Non c'è alternativa a insorgere,
fonte: https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze