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GKN Firenze. Attacchi del governo al diritto al salario

GKN Firenze. Attacchi del governo al diritto al salario

LE MALETESTE

19 lug 2025

E' questione di rapporti di forza sociali. E i rapporti di forza sociali si modificano con le vittorie e la credibilità delle vittorie - COLLETTIVO DI FABBRICA GKN Firenze

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

18 luglio 2025, 12.21


 C'è una guerra contro il salario, come una di quelle guerre che viene combattuta "casa per casa, strada per strada"  Un blitz contro il diritto al salario da parte di Fratelli d'Italia, del Governo.

In particolare si rende più difficile, se non impossibile, rivalersi legalmente sui salari non pagati e ottenere la rivalutazione dei salari da fame, magari dovuti ai contratti pirata.


 Con l'articolo 9 bis, inserito furtivamente nel decreto Ilva, si stabilisce che...

 Oggi, secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, il termine per la prescrizione dei crediti (stipendi non pagati, differenze retributive) inizia a decorrere dalla fine del rapporto lavorativo. E perché questo?

Perchè soprattutto dall'abolizione dell'articolo 18, il lavoratore che fa causa al datore di lavoro durante il rapporto di lavoro, rischia il licenziamento o è comunque in una posizione di debolezza e ricatto psicologico.

L'emendamento del Governo invece stabilisce che i termini della prescrizione decorrono durante il rapporto di lavoro: un dipendente dovrebbe avviare un processo contro l'azienda mentre è ancora assunto, mettendo a rischio il posto di lavoro. Una norma costruita per indurre alla rinuncia.

 Oggi i giudici possono disapplicare contratti collettivi che prevedono stipendi troppo bassi.

L’art. 9 bis vuole bloccare questa possibilità. Non solo: l'azienda non sarà obbligata a pagare le differenze passate, se il lavoratore non ha prima fatto una diffida.


 Facciamocela la domanda semplice: perché farlo, se non è una pratica - quella dei salari non pagati e dei contratti pirata - che sai che ti è utile, ti potrebbe essere utile o se non pensi di dover rappresentare le esigenze di chi non paga i salari o di chi si avvale di contratti pirata?

 Evidentemente il caso ex Gkn non è un caso (15 mesi di stipendi non pagati). Ma è una pratica diffusa.


Il non pagamento dello stipendio è ormai una tecnica, calcolata nei minimi dettagli: calcolando che il lavoratore rinuncerà in parte a recuperare il credito, che una volta che lo stipendio è trasformato in "credito da recuperare" diventa qualcosa che non vedrai per anni, che il diritto fallimentare permette all'azienda di galleggiare sui propri debiti per decenni.


E torniamo al punto: la ex Gkn è una sconfitta che non ci possiamo permettere. Qua sbattono il muso "loro" o sbattiamo il muso "noi". Non c'è via di mezzo.


Perché, fuori da slogan generali corretti e sacrosanti (alzare i salari) e fuori da analisi di tendenza generale (sì, siamo fottutamente più poveri, solo dal 2021 ad esempio si è perso il 7% di potere d'acquisto!), la guerra contro il salario è qualcosa che "loro" combattono casa per casa, strada per strada, caso per caso.


E' un generale clima di impunità sociale di chi sta "in alto" che va fatto cadere, vacillare. Sono i mille "articoli 9 bis" che già esistono nella pratica che vanno cancellati.

E' questione di rapporti di forza sociali. E i rapporti di forza sociali si modificano con le vittorie e la credibilità delle vittorie. #insorgiamo



Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

13 luglio 2025, 11.58

La situazione nella sua complessità è semplice: non ci siamo arresi

Siamo stati licenziati da una fabbrica dell'automotive, nel contesto complessivo dello sfacelo dell'automotive mondiale, europeo, italiano. Licenziati da un fondo finanziario nel complesso della finanziarizzazione dell'economia mondiale. Non ci siamo arresi: abbiamo sconfitto i licenziamenti.

Ci hanno lasciato nel limbo: in una fabbrica senza piano industriale. Non ci siamo arresi: abbiamo sviluppato la convergenza e ne è nata una prima proposta di progetto industriale.

Ci avevano detto che era colpa della transizione climatica se ci licenziavano: abbiamo creato un esempio indistruttibile di convergenza tra fabbrica e movimento climatico.

Poi è arrivata una nuova proprietà che diceva di fare da ponte a investitori e a un nuovo piano industriale. Non è stato così. Non ci siamo arresi: abbiamo fatto un nuovo piano industriale. E tanto o poco che sia, pare ad oggi sia l'unico.

Abbiamo pensato a una fabbrica socialmente integrata, partendo semplicemente dall'idea che le forze che hanno difeso la fabbrica, evidentemente sono le uniche che la vogliono realmente far ripartire.

Ci hanno scaricato addosso di tutto: incontri, rinvii, leggende metropolitane, mesi e mesi senza stipendio. Ci hanno fatto male, tanto male. Abbiamo contato le ferite e le cicatrici e abbiamo temuto fossero mortali. Ma non ci siamo arresi.

La fabbrica nel frattempo però è stata trasformata in una operazione immobiliare: un immobile da svuotare di vita e lavoro per trarne una rendita.

Non ci siamo arresi: abbiamo suggerito un intervento di politica industriale pubblica, attraverso un consorzio industriale pubblico.

E ora? Il consorzio sta per arrivare ma non è ancora arrivato. Dovrebbe intervenire ma non è ancora intervenuto. E il piano industriale entra nei dettagli, ma non può entrarci completamente in questa situazione.

E infine, sul presidio sociale che per 4 anni non si è arreso, pesa la minaccia di sgombero. E noi? Noi, non ci siamo arresi.

E tutto questo è stato possibile perché nel nostro "noi" ci siete "voi".



Fonte: https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze

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