
LE MALETESTE
28 lug 2025
La protesta si svolgerà a partire dalle ore 22:00 del 4 agosto fino alle 21:59 del giorno successivo, con un’astensione di otto ore consecutive per il personale amministrativo e turnista - USB e LA REPUBBLICA
Non lavoriamo per la guerra: il 5 agosto i portuali di Genova scioperano!
Genova, 27/07/2025 14:56
Genova si prepara a una giornata di sciopero contro la logistica di guerra. L’Unione Sindacale di Base Porto di Genova ha proclamato 24 ore di astensione dal lavoro per martedì 5 agosto 2025 al terminal PSA-GP, dopo aver ricevuto segnalazioni sul trasporto di materiale bellico all’interno di tre container della compagnia Evergreen, imbarcati sulla nave COSCO Pisces. La conferma è arrivata dai portuali del Pireo, in Grecia, nell’ambito di quella rete di solidarietà internazionale che da mesi si oppone al traffico di armi nei porti del Mediterraneo.
USB chiarisce che queste operazioni non rientrano tra i servizi essenziali tutelati dalla legge 146/1990, che garantisce solo le funzioni legate ai diritti fondamentali come salute, istruzione e comunicazione. Al contrario, la stessa normativa riconosce la legittimità dello sciopero quando è finalizzato a difendere l’ordine costituzionale e la sicurezza collettiva. Fermare la logistica di guerra non è quindi solo una scelta politica e morale, ma anche un diritto pienamente esercitabile.
La protesta si svolgerà a partire dalle ore 22:00 del 4 agosto fino alle 21:59 del giorno successivo, con un’astensione di otto ore consecutive per il personale amministrativo e turnista. Saranno comunque garantiti i servizi minimi previsti dal contratto e dalla legge. La proclamazione potrebbe subire variazioni in base alla programmazione della nave, ma il messaggio dei portuali è chiaro: non lavoreremo per la guerra.
Questa non è un’azione isolata. Negli ultimi mesi USB ha moltiplicato le iniziative per spezzare la catena logistica che alimenta conflitti e massacri. A giugno i lavoratori hanno incrociato le braccia all’aeroporto di Brescia Montichiari per bloccare un carico di armi, e a luglio il presidio davanti al Comune di Genova ha rilanciato la richiesta di dichiarare i porti liguri off limits per le spedizioni belliche. La mobilitazione è parte di un fronte internazionale che unisce i portuali di Francia, Grecia, Germania e Nord Africa: insieme, hanno già impedito il transito di navi e aerei carichi di armamenti destinati ai teatri di guerra.
La battaglia si combatte anche sul piano legale. Dopo che la Commissione di Garanzia ha tentato di limitare il diritto di sciopero, USB ha ribadito che considerare le armi un servizio essenziale è un’idea inaccettabile e contraria ai principi costituzionali. Da qui nasce la campagna “Il lavoro ripudia la guerra”, che rivendica un principio semplice: i porti italiani non devono diventare basi logistiche per i conflitti, ma restare luoghi al servizio delle comunità.
Lo sciopero del 5 agosto sarà un altro tassello di questa lotta e apre la strada a un obiettivo più ambizioso: l’assemblea internazionale dei portuali che si terrà a Genova il 25 settembre, preludio a un grande sciopero europeo previsto per l’autunno. “Non intendiamo essere complici della guerra – afferma USB –. Il porto è un bene comune, non una piattaforma militare”.
Genova, 26 luglio 2025
Unione Sindacale di Base Porto di Genova
Fonte: usb.it - 27 luglio 2025
Navi delle armi, protesta e sciopero il 5 agosto a Pra’
L’iniziativa annunciata da Usb contro il trasporto via mare di materiale a uso bellico
27 Luglio 2025 alle 19:18
Cresce la tensione per l’annunciato arrivo in Liguria della portacontainer Cosco Pisces al cui interno, secondo quanto denunciato da Weapon Watch, sarebbero stati caricati cinque container con materiale d’acciaio per usi militari destinati a Israele. Per questo Usb, Wftu-European Regional Office e il coordinamento dei porti Usb hanno dichiarato uno sciopero di 24 ore il 5 agosto contro «il trasporto di materiale bellico». La proclamazione, spiega il comunicato, è soggetta a eventuali modifiche legate alla programmazione della nave.
Inizialmente, infatti, la Cosco Pisces era data in arrivo al La Spezia Container Terminal della Spezia per venerdì scorso. Ora invece, secondo indiscrezioni, sembrerebbe aver spostato la propria data di arrivo a mercoledì 30, rimanendo quindi al largo del porto della Spezia, da dove è ferma appunto da venerdì. Il carico dei cinque container “sospetti” è avvenuto in India e si è diretto verso Singapore. Da qui la nave è partita per il servizio Asia-Mediterraneo di Cosco, compagnia di stato cinese.
Dopo aver fatto sosta al Pireo, il servizio prevede lo scalo della Spezia per poi proseguire per Genova, Marsiglia e Valencia e fare ritorno in Asia. Non è prevista alcuna sosta diretta nei porti israeliani che sarebbero invece raggiunti in un secondo momento con una nave feeder, una volta lasciato a terra il carico. Non è quindi ancora chiaro in quale porto mediterraneo verranno depositati i cinque container e quale unità feeder li porterà a destinazione finale.
Per questo venerdì è scattata immediatamente la protesta che è sfociata a Genova in una protesta davanti a Palazzo Tursi, con i manifestanti ricevuti dall’assessore Emilio Robotti. Ora arriva l’annuncio dello sciopero con un volantino diretto «A tutte e tutti i lavoratori di PSA-GP» firmato da Usb.
«A seguito delle recenti segnalazioni relative alle operazioni di carico e scarico di armi, dovute grazie alla crescente campagna di mobilitazioni internazionale dei Portuali e preso atto dell’imminente arrivo di ulteriore materiale bellico all’interno di tre container della compagnia Evergreen, imbarcati sulla nave COSCO Pisces, segnalati dai Portuali del Pireo (Grecia), la nostra Organizzazione Sindacale ha deciso di proclamare uno sciopero di 24 ore per la giornata di martedì 5 agosto 2025 — si legge — Le attività di trasporto di armamenti non rientrano tra quelle tutelate dalla legge 146/1990, che garantisce la continuità di servizi essenziali legati ai diritti costituzionali quali salute, sicurezza, istruzione, assistenza, libertà di comunicazione e circolazione. Al contrario, la legge prevede esplicitamente la legittimità dello sciopero in difesa dell’ordine costituzionale o contro eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza». Lo sciopero sarà articolato dalle 22 del 4 agosto (quarto turno) fino alle 21:59 del 5 (terzo). Per il personale amministrativo, operativo, biglietterie, addetti al servizio giornaliero e turnisti l’astensione sarà di 8 ore consecutive. Garantiti i servizi minimi previsti dalla legge e dall’articolo 49 del Contratto di settore.
Fonte: genova.repubblica.it - 27 luglio 2025