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PRATO. Supersfruttamento, mafia, corruzione, nel distretto. Ancora bufera sui CC indagati per regali dalle aziende e...

PRATO. Supersfruttamento, mafia, corruzione, nel distretto. Ancora bufera sui CC indagati per regali dalle aziende e...

👨🏻‍⚖️ LE MALETESTE 👩🏻‍⚖️

25 mar 2025

Altre due inchieste che coinvolgono i carabinieri della Compagnia di Prato, dopo che l’ex comandante Sergio Turini a maggio 2024 fu arrestato. Regali dalle aziende e finte riunioni - CORRIERE FIORENTINO e SUDDCOBAS PRATO

Regali dalle aziende e finte riunioni: ancora bufera sui carabinieri di Prato

di Giorgio Bernardini

ultima modifica: 23 marzo 2025, 9.33


Altre due indagini sui carabinieri dopo l’ex comandante condannato per corruzione

In alcuni casi avrebbero anche usato la macchina di servizio per caricare il vino e gli altri regali prelevati dalle aziende italiane e cinesi. In altri avrebbero mentito sulla partecipazione a meeting sindacali inesistenti, ma retribuiti.


Altre due inchieste coinvolgono i carabinieri della Compagnia di Prato, dopo che l’ex comandante Sergio Turini a maggio 2024 fu arrestato e aveva poi patteggiato una condanna per corruzione, finendo con l’andare in pensione.


Ma le pratiche illecite da parte di alcuni militari di stanza a Prato sarebbero anche più diffuse di quanto accertato in quell’inchiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Tant’è vero che la Procura pratese ha svelato l’esistenza di altri due fascicoli riguardanti i carabinieri della seconda città della Toscana. L’ex comandante della Compagnia Turini è tornato nel mirino dei magistrati e stavolta, con lui, sotto la lente di ingrandimento ci sono due colleghi tuttora in servizio. I tre sono accusati a vario titolo di peculato, truffa aggravata, falso ideologico e rivelazione di segreto d’ufficio. Ma l’attenzione della Procura per gli ambienti pratesi dell’Arma resta alta, non soltanto sui fatti oggetto di queste indagini.


Il caso delle casse di vino ottenute dai carabinieri era già noto, ma la descrizione fatta dal procuratore Luca Tescaroli stavolta è precisa. Da parte dell’ex comandante Turini è infatti emerso «l’utilizzo di auto di servizio per esigenze dei propri familiari, per incontrare imprenditori cinesi fuori dalle esigenze di servizio, raccogliere regalie da parte di titolari di aziende vinicole, nonché la predisposizione di atti falsi». 

In questo fascicolo è indagato per truffa ai danni dell’Arma anche un luogotenente attualmente in servizio: è sospettato di aver predisposto atti falsi per far risultare la sua partecipazione a finte riunioni sindacali «in almeno undici occasioni».

In un altro fascicolo risultano invece indagati un altro luogotenente dei carabinieri in servizio al Comando provinciale di Prato e un avvocato del foro di Prato. Il sottufficiale è sospettato di aver riferito a un avvocato dati che erano coperti dal segreto. In particolare avrebbe rivelato al legale atti in relazione ad un tentato omicidio avvenuto lo scorso 26 gennaio, quando all’interno della stamperia cinese Arte Stampa un operaio orientale aveva tentato di un uccidere un suo collega a coltellate.

L’autore del delitto ha un nome e un cognome, oltre che un identikit, ma non è mai stato trovato. La stessa ditta era stata poi sequestrata dalla Procura di Prato nell’ambito di un’indagine sullo sfruttamento dei lavoratori. L’avvocato, che non difende il presunto autore del tentato omicidio, avrebbe spinto il luogotenente dei carabinieri a rivelargli a che punto erano le indagini sull’accoltellamento nell’azienda.


fonte: corrierefiorentino.corriere.it - 23 mar. 2025

 

Sudd cobas Prato Firenze

24 marzo 2025, 14.15

Supersfruttamento, mafia, corruzione

Per anni in questa città associare anche solo una di queste parole al distretto tessile-moda ha voluto dire iscriversi al registro dei "nemici pubblici".

Lo sa bene la nostra comunità, che queste tre parole non ha mai rinunciato ad usarle, a scriverle e ad urlare.

Accettando il costo di essere stigmatizzati, nel migliore dei casi, come "gli esagerati" intrisi di ideologia "anti", quelli poco credibili che usano parole troppo forti. Nel peggiore, invece, come calunniatori prezzolati del santo distretto delle eccellenza.


E invece. E invece eccoci qua, dinuovo, un anno dopo l'arresto del Comandante dei Carabinieri Turini e del Presidente della sezione moda di Confindustria Toscana Nord per corruzione.


Anche stavolta non sono le voci degli operai davanti ai cancelli delle fabbriche, ma la Procura della Repubblica. E la politica di questa città - tutta - sprofonda di nuovo in un imbarazzato ed imbarazzante silenzio. Come se non ci fosse niente da dire. Come se si potesse continuare a fare finta di nulla. Come se si trattasse di un altra "mela marcia" e non di un sistema malato.


Dietro questo distretto che sfrutta senza freni c'è una montagna di merda.


E forse prima o poi anche chi non l'ha già capito capirà che ad essere "poco credibile" è chi prova a negare l'esistenza di un Sistema Prato che va molto oltre l'imprenditoria cinese. Ed "accecato dall'ideologia" è chi non vuole vedere in faccia questa realtà.


In questi anni, più volte ed in diverse sedi, abbiamo segnalato i rapporti oscuri tra padroni di questo distretto ed uomini delle forze dell'ordine. E forse un giorno sarà la Magistratura a raccontare il "dietro le quinte" di uno dei tanti scontri sindacali di questi anni. O forse no.


Per molti è uno scandolo. Per noi no.

Della montagna di merda questo è un sassolino. Nelle fabbriche di questo distretto, lo sanno già in migliaia.


fonte: https://www.facebook.com/SuddCobasFirenze - 24 mar. 2025

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