
LE MALETESTE
6 ago 2025
Eppure 30/40 anni fa, quando dei lavoratori perdevano la vita sul lavoro, ci si indignava, le fabbriche si fermavano, si scioperava - MARCO BAZZONI, operaio metalmeccanico
La lista delle morti sul lavoro dal primo gennaio 2025 ad oggi fa impressione, però molti non si indignano più quando muore un lavoratore, sembra quasi la normalità.
Ci si dimentica che, quando muore un lavoratore, è come se “morisse” pure la sua famiglia, perché queste tragedie, non fanno solo morti, rovinano famiglie e rendono tanti giovani, orfani e soli.
Vi prego di perdere un attimo del vostro tempo, per leggere questa lista, ognuno di loro aveva una famiglia, avevano degli hobby, avevano una vita. Erano padri, madri, figli, figlie, che adesso non ci sono più.
Ci indigniamo tantissimo se il calcio sciopera per pretendere i propri diritti (e spesso si parla di milionari, che guadagnano tanti soldi), ma pochi o nessuno si indigna, se dei lavoratori muoiono sul lavoro, perché nella loro azienda non si rispettavano neppure le minime norme per la sicurezza sul lavoro. Che Paese assurdo siamo diventati.
Eppure 30/40 anni fa, quando dei lavoratori perdevano la vita sul lavoro, ci si indignava, le fabbriche si fermavano, si scioperava.
Si chiedeva e si pretendeva sicurezza sul lavoro.
Quella sicurezza che purtroppo non c’è più.
Oggi due lavoratori sono morti per essere caduti in una cisterna per i rifiuti biologici. Erano impegnati nella pulizia.
Avevano 23 e 30 anni.
Un terzo lavoratore, Mario Malzani, operaio di 50 anni è morto per essere stato risucchiato dagli ingranaggi di una macchina insilatrice, nel Mantovano.
L’Articolo 1 della Costituzione Italiana dice che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Ma il lavoro può e deve essere sicuro.
È assurdo che si muoia ancora come accadeva 50/60 anni fa.
Quando poi, il tesoretto Inail, che deriva dagli avanzi di bilancio annuali, che ammonta a circa 40 miliardi di euro, e che “dovrebbe” essere speso dallo Stato Italiano per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma che invece è depositato presso un conto infruttifero preso la Tesoreria dello Stato, e che quando c’è bisogno, viene utilizzato dallo Stato Italiano, per ripianare i debiti, a me viene in mente una sola parola: VERGOGNA.
Questo l’elenco dei morti sul lavoro nel 2025
Francesco Stella 38 anni, Alessandro Losacco 59 anni, Roberto Zanoletti 56 anni, Carmelo Longhitano 51 anni, Gino Creuso 62 anni, Rocco D’Ascanio 68 anni, Claudio Garassino 54 anni, Patrizio Spasiano 19 anni, Pompeo Mezzacapo 39 anni, Luca Guerrini 52 anni, Luca Oldano 32 anni, Mario Morina 59 anni, Petre Zaim 58 anni, Cheikh Ndiaie 32 anni, Felice Ferrara 44 anni, Charles Outtier 25 anni, Lello Di Giovambattista 63 anni, Gabriele Raimondo 33 anni, Marjorie Angela García Cruzn 48 anni, Sergio Michele 57 anni, Eugen Daniel Vasiliu 39 anni, Mauro Stocco 57 anni, Maicol Affatato 26 anni, Carlo Biffi 59 anni, Adriano Rigon 65 anni, Alessandro Brunello 49 anni, Cosimo Demola 48 anni, Kiro Novoselski 56 anni, Sebastiano Torregiani 27 anni, Antonino Curro 36 anni, Giuseppe Lonoce 65 anni, Giancarlo Ferretti 63 anni, Lorenzo Bertanelli 36 anni, Antonio Pirretti 50 anni, Luca Parisi 48 anni, Francesco Mansueto 61 anni, Michele Giangregorio 45 anni, Giacomo Maimonte 55 anni, Manuel Vargiu 45 anni, Raffaele Sicari 26 anni, Michele Bernardi 44 anni, Antonio Fabiano 46 anni, Gianni Caula 57 anni, Giorgio Bedini 82 anni, Giuseppe Poppiti 52 anni, Mehmet Xibraku 67 anni, Andrea Canzonieri 21 anni, Thomas Gobbi 35 anni, Aurelian Vinau 41 anni, Francesco Ionadi 62 anni, Agostino Bordogni 55 anni, Alessandro Guerra 54 anni, Fabrizio Casafina 57 anni, Umberto Coghetto 27 anni, Peter Nussbaumer 23 anni, Sanderson Mendoza 26 anni, Casafina, Antonio Alongi 55 anni,Tommaso Geremia 40 anni, Roberto Falbo 53 anni, Marius Bochis 41 anni, Gian Paolo Bernieri 63 anni, Nicola Di Vito 32 anni, Daniel Tafa 22 anni, Nicola Sicignano 50 anni, Umberto Rosito 38 anni, Federico Ricci 30 anni, Tommaso Altobelli 60 anni, Francesco Procopio 57 anni, Nazareno Bistosini 63 anni, Paolo Cervini 57 anni, Domenico Brega 58 anni, Paolo Mariottoni 56 anni, Giuseppe Scarpato 54 anni, Sabatino D’Alberto 71 anni, Francesco D’Alo 59 anni, Pietro Zito 35 anni, Massimo Mirabelli 76 anni, Claudio Clementoni 57 anni, Yassine operaio di 17 anni, Pasquale Mastrototaro 55 anni, Antonio Maiorano 54 anni, Un operaio di 34 anni, morto dopo una settimana di agonia, Carmine Parlato 59 anni, Nunzio Mazzone 65 anni, Massimo Caliciuri 53 anni, Simone Marolla 45 anni, Eugenio Candi 75 anni, Nicola Marino 59 anni, Antonio Rapisarda 65 anni, Stefano Vitali 59 anni, Christian Rossetti 49 anni, Marino Zaltron 58 anni, Paolo Lambruschi 59 anni, Moamen Khairy Selim Osman 35 anni, Paolo Straulino 50 anni, Raffaele Galano 58 anni, Stefano Alborino 47 anni, Roberto Vitale 60 anni, Endrit Ademi 24 anni, Yasslne Guerouahl 30 anni, Jilali Sejdi 48 anni, Ahmed Mehmed 59 anni, Robcornelis Maria Huijben Uiben 39 anni, Remzi E. 46 anni, Stefano Di Lorenzo 55 anni, Lutfi Ferhati 57 anni, Raffaele Bottalico 23 anni, Mario Serafinelli 64 anni, Anna Chiti 17 anni, Un operaio di 61 anni, Domenica Russo 43 anni, Fatmir Bici 56 anni, Antonio Meloni 76 anni, Victor Durbala 25 anni, Paolo Rigoni 71 anni, Ciro Amalfitano 62 anni, Cristian Barbagli 41 anni, Paolo Vallan 58 anni, Agostino Scavo 71 anni, Salvatore Cugnetto 55 anni, Carmelo Magistro 48 anni, Astrit Elezi 38 anni, Razvan Iulian Gurau 26 anni, Antonio Demasi 60 anni, Ferdinando Roma 35 anni, Michele Maravita 55 anni, Samuel Scacciaferro 26 anni, Gjovalin Qosaj 47 anni, Vito Penna 55 anni, Elio Reina 65 anni, Carmine Vitolo 55 anni, Giovanni Sanfilippo 60 anni, Alessandro De Marchi 62 anni, Adriano Mazzelli 53 anni, Antonio Patitucci 57 anni, Diego Prianti 52 anni, Sankinder Singh 60 anni, Un operaio di 63 anni, un operaio di 55 anni, Mariano Bracalenti 56 anni, El Kahabch Abdelmajid 48 anni, Sergio Albanese 66 anni, un operaio di 50 anni, Li Changsheng 54 anni, Claudio Ercoli 67 anni, Musiliu Sunmola 59 anni, Marino Bocchi 61 anni, Ruben David Hinostroza Huaytalla 55 anni, Anamaria Galusca Kadar 44 anni, Francesco Boattini 43 anni, Biagio Rizzo 37 anni, Luciano Scrocca 61 anni, Un operaio di 58 anni, Aldo Civillini 49 anni, Pier Luigi Dalle Vedove 67 anni, Un operaio di 41 anni, Paolo Fortini 64 anni, Giuseppe Cervillera 66 anni, Franco La Cava 61 anni, Cosimo Granieri 54 anni, Ciro Pierro operaio di 62 anni, Luigi Romano operaio di 67 anni, Vincenzo Del Grosso operaio 54 anni, ieri sono morti sul lavoro, per il cedimento dell’impalcatura, precipitando da un’altezza di 20 metri a Napoli.Michele Fuedda 39 anni, Pashtrik Krasniqi 21 anni, Due operai di 23 e 30 anni morti per essere caduti nella cisterna dei residui biologici, Mario Malzani 50 anni
Fonte: articolo21.org - 5 agosto 2025
Marco Bazzoni è operaio metalmeccanico e
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza a Firenze