👨⚖️ LE MALETESTE 👨⚖️
30 apr 2024
Si dice che il primo ministro israeliano sia "insolitamente stressato" dalla prospettiva di un mandato d'arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale.
di Personale MEE (Middle East Eye)
di Personale MEE (Middle East Eye)
28 aprile 2024
Gli Stati Uniti stanno lavorando per impedire l'emissione di un mandato di arresto da parte della Corte Penale Internazionale (CPI) nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per l'attacco a Gaza, hanno riferito i media israeliani.
Secondo il sito di notizie Walla, Netanyahu sta conducendo una "pressione telefonica senza sosta" per evitare che venga emesso un mandato di arresto contro di lui dalla CPI, in particolare comunicando con la Casa Bianca.
Il quotidiano israeliano Maariv ha riferito che Netanyahu è "spaventato e insolitamente stressato" dalla possibilità di un imminente mandato di arresto.
Fonti vicine al giornale ritengono che i mandati di arresto siano solo questione di tempo.
Il giornale riportava che anche il ministro della Difesa Yoav Galant e il capo di stato maggiore generale Herzi Halevi potrebbero essere notificati con mandati.
Il 26 aprile Netanyahu ha twittato che "sotto la mia guida, Israele non accetterà mai alcun tentativo da parte della Corte penale dell'Aja di minare il suo diritto fondamentale alla difesa".
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha detto al canale N12 che il mandato è "assoluta ipocrisia".
"Se necessario, non lasceremo il Paese", ha detto.
Una nota interna del Dipartimento di Stato esaminata sabato da Reuters ha rivelato che alti funzionari statunitensi hanno informato il Segretario di Stato Antony Blinken di non trovare "credibili o affidabili" le assicurazioni di Israele sull'utilizzo di armi fornite dagli Stati Uniti in conformità con il diritto umanitario internazionale.
Altri funzionari hanno confermato il sostegno alla rappresentanza di Israele.
In base a un memorandum sulla sicurezza nazionale emesso dal presidente Joe Biden a febbraio, Blinken deve riferire al Congresso entro l'8 maggio se ritiene credibili le assicurazioni di Israele secondo cui l'uso di armi statunitensi non viola il diritto statunitense o internazionale.
Entro il 24 marzo, almeno sette uffici del Dipartimento di Stato avevano inviato i loro contributi a un primo "memo sulle opzioni" a Blinken. Parti della nota, che non erano state precedentemente riportate, sono state classificate.
Le osservazioni alla nota forniscono il quadro più ampio fino ad oggi delle divisioni all'interno del Dipartimento di Stato sulla possibilità che Israele stia violando il diritto internazionale umanitario a Gaza.
fonte: middleeasteye.net - 28 aprile 2024
traduzione a cura de LE MALETESTE
«Aiuto, ci arrestano»: Israele suona la carica contro la Cpi
La Corte penale internazionale avrebbe i mandati pronti. Fonte interna della Corte al manifesto: «Pressioni pesanti, vogliono salvare almeno il premier»
di Alessandro De Pascale, AMSTERDAM
30 aprile 2024
(...) il tribunale delle Nazioni Unite con sede nei Paesi Bassi (a l’Aia), sarebbe pronto a emettere tutta una serie di mandati di cattura. Nell’elenco, a quanto è dato sapere, leader e quadri di Hamas, per l’attacco terroristico del 7 ottobre, ma anche i vertici dello Stato di Israele per la risposta militare nella Striscia di Gaza ritenuta “esagerata” persino dagli Usa.
Le richieste d’arresto potrebbero includere addirittura il premier israeliano Benyamin Netanyahu, assieme al ministro della difesa del suo governo, l’estremista di destra Yoav Gallant, e il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf) Herzi Halevi.
(...) LA CORTE PENALE Internazionale è l’unico tribunale internazionale permanente al mondo con il potere di perseguire individui accusati di crimini di guerra, genocidio e crimini contro l’umanità. Per arrestare coloro che sono menzionati nei mandati di cattura, non disponendo di forze di polizia proprie, fa affidamento su quelle dei suoi 124 Stati membri, che includono la maggior parte dei Paesi europei ma non Israele o gli Stati Uniti. La Palestina invece ne fa parte, motivo per cui la Cpi se ne può occupare, (...)
(...) IL RAID TERRORISTICO guidato da Hamas lo scorso 7 ottobre ha provocato la morte di circa 1.200 persone in Israele e il rapimento di circa 250, la maggior parte dei quali civili. La successiva guerra nella Striscia di Gaza, compresi i pesanti bombardamenti israeliani, hanno ucciso oltre 34.000 persone (anche in questo caso in maggioranza civili) e portato quella “prigione a cielo aperto” sull’orlo della carestia. «L’emissione di un mandato di cattura da parte della Cpi nei confronti del premier Netanyahu e dei suoi ministri chiave, al pari di quello per il presidente russo, Vladimir Putin per la guerra in Ucraina, non avrebbe effetti immediati ma una grande valenza internazionale – sottolinea la nostra fonte – facendo ripartire l’azione finora insabbiata della Corte sulla Palestina».
fonte: ilmanifesto.it - 30 aprile 2024