📢 LE MALETESTE 📢
21 nov 2023
La Presidente di B'Tselem dichiara in questa intervista cosa significa essere dissidenti in Israele, dopo il 7 ottobre. Significa trovarsi in una posizione di solitudine e isolamento poiché molti anche a sinistra, precedentemente contrari all'occupazione, si sono mobilitati per la cosiddetta '“autodifesa” di Israele.
di AL JAZEERA Canale Youtube
Un'intervista speciale con la giornalista e attivista per i diritti umani Orly Noy sul dolore e la solitudine della sinistra israeliana contro la guerra dopo il 7 ottobre.
La parte di sinistra e anti-apartheid della società israeliana è chiaramente in minoranza al giorno d'oggi. Una volta che gli attentati del 7 ottobre hanno avuto luogo - il paese è rimasto in uno stato di shock.
Le voci di opposizione sono state in gran parte messe a tacere - soffocate dagli appelli di vendetta e dai messaggi provenienti dal governo Netanyahu.
Eppure, ai margini del discorso pubblico israeliano, persistono voci contro la guerra - persone come Orly Noy.
Giornalista e redattrice, collabora con un paio di agenzie di sinistra - +972 Magazine e il sito di notizie in lingua ebraica Local Call.
È anche presidente della principale organizzazione israeliana per i diritti umani, B’TSelem.
Il messaggio di Noy - che la società israeliana approva tacitamente la pulizia etnica e la violenza genocida contro i palestinesi - non rappresenta l'opinione pubblica mainstream. E per questo motivo, si tratta di una prospettiva che deve essere ascoltata - sul dolore, il silenzio e l'isolamento che derivano dall'essere di sinistra oggi in Israele.
IL VIDEO dell'intervista a ORLY NOY sul canale Youtube di AL JAZEERA (20 novembre 2023)
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=NVby0bw8nAE
Traduzione: LE MALETESTE