📢 LE MALETESTE 📢
22 nov 2023
La solidarietà con le donne in Afghanistan è venuta meno. Valizadeh, giornalista, sottolinea in questa intervista la mancanza di solidarietà nei confronti dell'Afghanistan in tutto il mondo
Mercoledì 22 novembre 2023 - 09:54
Le donne in Afghanistan accolgono un altro 25 novembre sotto il regime repressivo dei Talebani. La giornalista afghana Somaia Valizadeh ha dichiarato che le donne si aspettano che la comunità mondiale faccia pressione sul governo talebano
Dopo che i Talebani hanno ripreso il potere il 15 agosto 2021, si avvicina un altro 25 novembre con un aumento della violenza e dell'oppressione contro le donne in Afghanistan.
I Talebani, di cui si discute se torneranno alle pratiche che non rispettano i diritti delle donne, come fecero 20 anni fa quando ripresero il potere, in una dichiarazione di allora affermarono che si sarebbero "impegnati per i diritti delle donne sulla base delle regole della Sharia e che le donne avrebbero potuto lavorare, ricevere un'istruzione ed essere attive nella società nel quadro dell'Islam". Tuttavia, dal 15 agosto 2021, le donne e le ragazze sono state sistematicamente escluse dalla società e dalla sfera pubblica del Paese, un quadro non certo promettente per le donne.
Si afferma che più dell'80% delle decisioni prese dai Talebani, che governano il Paese da due anni senza alcun regolamento scritto o costituzione, limitano i diritti delle donne.
Il Parlamento, che per legge prevedeva che il 25% dei suoi membri fossero donne, è stato sciolto e il Ministero degli Affari Femminili è stato rimosso dal gabinetto e sostituito dal "Ministero dell'Invito al Bene e della Prevenzione del Male". Il velo è stato reso obbligatorio, la legge sull'eliminazione della violenza contro le donne, una delle più grandi conquiste delle donne, i tribunali specializzati e le case di accoglienza per le donne sono stati aboliti. Se da un lato è diventato impossibile per le donne accedere all'istruzione, dall'altro le donne,che hanno lottato contro tutto questo, sono state sottoposte a detenzioni, arresti, omicidi, stupri e torture sessuali, e molte donne sono state costrette a fuggire dal Paese.
Il 25 novembre, Berivan Kutlu, dell'Agenzia Mezopotamya, ha parlato con la giornalista Somaia Valizadeh, membro del Consiglio direttivo dell'Afghanistan Journalists Centre (AFJC), della lotta delle donne nel Paese.
Valizadeh ha dichiarato che i problemi nel Paese sono aumentati dopo il ritorno al potere dei Talebani: "Sono aumentati i casi di violenza e le violazioni dei diritti umani. L'Afghanistan sta affrontando una crisi dei diritti umani. È diventato un inferno per la maggior parte delle persone, soprattutto per le donne e le ragazze", ha detto.
L'Afghanistan è diventato una prigione per donne e bambini
Ricordando che le donne e le ragazze hanno potuto ricevere un'istruzione durante l'era repubblicana, Valizadeh ha affermato: "Le donne e le ragazze avevano il diritto di lavorare nei settori sociali, politici e culturali. Nella Camera dei Rappresentanti, nei consigli locali e nel gabinetto del precedente governo, le donne avevano una quota del 25%. Erano attive nelle istituzioni e nelle organizzazioni per i diritti umani. Tuttavia, dopo la caduta del precedente governo, le donne non possono nemmeno uscire di casa. Purtroppo, le donne che protestano per strada vengono arrestate e imprigionate dai Talebani. Le donne e le ragazze afghane sono imprigionate nelle loro case".
Valizadeh ha affermato che negli ultimi due anni sono stati messi in pratica quasi 20 decreti che limitano ed eliminano le attività delle donne, aggiungendo: "Le attività di tutte le organizzazioni per i diritti umani e dei difensori dei diritti delle donne in Afghanistan sono state bloccate dai Talebani.
Prima che i Talebani salissero al potere, le donne avevano accesso a diverse istituzioni, alle quali si rivolgevano per risolvere i loro problemi legali e sociali, e i loro problemi venivano risolti. Anche in questo caso, alcune donne lavoravano in queste istituzioni".
Pratiche come privare le ragazze e le donne del diritto all'istruzione e al lavoro nella società, e sospenderle dalle attività politiche sono esempi della misoginia del regime", ha detto Valizadeh, aggiungendo che molte donne hanno dovuto lasciare il Paese e ha aggiunto: "Le donne e le ragazze in Afghanistan hanno perso tutti i loro sogni e le loro aspirazioni e sono alla disperata ricerca di un futuro migliore". Le donne hanno perso quasi tutte le loro conquiste.
Il regime talebano ha imprigionato donne e ragazze nelle loro case in tutto l'Afghanistan".
La solidarietà con le donne in Afghanistan è venuta meno
Valizadeh ha sottolineato la mancanza di solidarietà nei confronti dell'Afghanistan in tutto il mondo:
"Le donne avevano paura perché le università e le scuole per ragazze erano state chiuse durante il primo regime talebano. Negli ultimi 20 anni, i Talebani hanno dato fuoco alle scuole femminili nei distretti, impedendo loro di andare a scuola. Le donne odiano il regime talebano e lo considerano un regime terroristico. Purtroppo, le donne che hanno combattuto contro i Talebani non hanno ricevuto finora un sostegno sufficiente. Non c'era solidarietà con le donne. Le donne afghane chiedono pressioni politiche sui Talebani"
Alcuni dei divieti imposti dai Talebani alle donne e alle ragazze dopo essere saliti al potere sono i seguenti:
18 settembre 2021: vietata l'istruzione femminile a partire dalla 6a elementare (istruzione secondaria).
23 dicembre 2021: agli automobilisti era vietato portare le donne a più di 72 chilometri di distanza a meno che non indossassero l'"hijab islamico" o fossero accompagnate da un membro della famiglia di sesso maschile.
27 marzo 2022: alle donne e alle ragazze è stato vietato l'ingresso nei parchi e alle donne è stato vietato l'accesso ai voli nazionali e internazionali senza un uomo.
7 maggio 2022: le donne sono obbligate a uscire indossando un hijab adeguato, preferibilmente un burqa, o a non uscire di casa senza motivo.
21 maggio 2022: le presentatrici televisive sono obbligate a coprirsi il volto.
1 giugno 2022: tutte le ragazze dalla quarta alla sesta elementare sono tenute a indossare protezioni per il viso a scuola.
23 agosto 2022: le donne funzionarie governative sono obbligate a rimanere nelle loro case.
10 novembre 2022: alle donne è vietato l'uso delle palestre.
20 dicembre 2022: la frequenza universitaria delle donne è sospesa fino a nuova comunicazione.
22 dicembre 2022: tutta l'istruzione per donne e ragazze è vietata, a partire dalla 6a elementare.
24 dicembre 2022: l'occupazione femminile nelle ONG nazionali e internazionali è sospesa.
4 aprile 2023: alle donne afghane viene vietato di lavorare presso le Nazioni Unite.
21 luglio 2023: i centri estetici sono chiusi.
Agosto 2023: in alcune regioni alle ragazze di età superiore a 10 anni è vietato andare a scuola.
Fonte: (TUR) yeniyasamgazetesi5.com - 22 nov. 2023
Traduzione: LE MALETESTE