📢 LE MALETESTE 📢
19 nov 2023
Appello ai soggetti collettivi e ai cittadini per la partecipazione all'iniziativa del 16 dicembre 2023 a Carrara
Ci rivolgiamo alle associazioni ambientaliste nazionali, ai comitati che difendono il territorio da opere inutili e invasive, ai movimenti ecologisti nazionali e internazionali, alle popolazioni montane di tutta Italia che resistono alla deriva distruttiva e speculativa in atto in questi territori.
Nei mesi passati le Apuane sono state scenario di diversi atti intimidatori da parte degli industriali del marmo e delle istituzioni che hanno tentato più volte di impedire l’accesso ad alcuni sentieri montani.
A tutto ciò si accompagna l’insoddisfacente tutela ambientale e la dubbia legalità nella gestione complessiva dell’escavazione sulle Apuane, che il Gruppo Regionale toscano del CAI ha esposto nel “Dossier Apuane”. A fronte di questa situazione, le sezioni CAI e le associazioni ambientaliste riunite nell’Assemblea per l’Accesso alla Montagna, hanno indetto un’iniziativa pubblica di sensibilizzazione e protesta.
La gravissima occupazione industriale delle Apuane non rappresenta, purtroppo, un caso isolato, ma è l’immagine di quanto già accade altrove e di quanto si appresta a diventare la nuova normalità. Basti pensare alla crescente corsa alle risorse critiche presenti nei territori montani, alla proliferazione di impianti di risalita o ancora alle follie speculative come quelle innescate dalle olimpiadi Invernali.
Il caso delle Alpi Apuane è dunque emblematico nel mostrare le aberrazioni dell’estrattivismo, ovvero un sistema di governo del territorio in cui le aspettative del mondo imprenditoriale piegano le esigenze sociali, ambientali ed economiche delle comunità che vivono il territorio stesso. Un principio che, una volta affermato e reso sistemico, produce la privatizzazione dei profitti in pochissime mani e la socializzazione dei costi sulla popolazione e sugli ecosistemi.Non a caso Carrara è uno dei comuni più indebitati d’Italia, la cui provincia vanta tristemente un tasso di disoccupazione altissimo rispetto alla media dell’Italia centrale, ma che ospita al contempo società dagli utili favolosi.
Per questo pensiamo che dalle Alpi Apuane, e in particolare dalla città di Carrara, debba aprirsi una riflessione importante, dentro e oltre il CAI, tra le associazioni impegnate su questi temi.
L’iniziativa pubblica, che stiamo organizzando per il giorno 16 dicembre, ha una duplice modalità, un convegno e una manifestazione:
– il convegno, partendo dal caso apuano, analizzerà la tematica dell’estrattivismo inteso come paradigma da contrastare ovunque, a cui contrapporre un diverso ed equilibrato modello sociale ed economico.– La manifestazione avrà lo scopo di materializzare la compattezza delle realtà associative nel denunciare la preoccupazione per ciò che possiamo ormai definire un vero e proprio assalto alla montagna.
L’auspicio è che questa giornata possa rappresentare un momento significativo a difesa della montagna e di chi la vive, avendone cura.
FERMIAMO LA DEVASTAZIONE
16 DICEMBRE 2023 – CARRARA
H. 9.00 CONVEGNO
H. 14.00 MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO L’ESTRATTIVISMO
Dal confronto di decine di associazioni, comitati e movimenti del territorio apuano nasce un appello alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane e a tutte le montagne. L’estrattivismo è un sistema di governo del territorio che produce enormi ricchezze per pochi e incalcolabili danni per la popolazione e gli ecosistemi.
Dalle Alpi Apuane vengono estratte ogni anno 5 milioni di tonnellate di montagna, compromettendo uno dei più importanti bacini idrici d’Italia che viene incessantemente minacciato e ridotto nel bel mezzo della crisi climatica. Un territorio impoverito, indebitato e distrutto a fronte di ricadute occupazionali ed economiche in drastico calo. Le Alpi Apuane sono l’emblema di un modello distruttivo che sta guadagnando sempre più spazio in Italia e in Europa.
Il 16 dicembre sarà una giornata per contrastare l’assalto alle montagne e per immaginare insieme un futuro sostenibile per i territori e chi li abita.
I NUMERI DELL’ESTRATTIVISMO
Negli ultimi 30 anni è stato estratto più marmo che nei precedenti 2000 anni
Meno dell’1% del marmo estratto è destinato all’arte.
L’80% del marmo estratto è scarto, in larga parte utilizzato per l’industria del carbonato di calcio.
Oltre 160 cave attive e più di 500 inattive
Oltre 10 milioni di metri quadri di territorio ridotti a ravaneti: discariche di scarti di estrazione.
LAVORO IN CAVA
Massa Carrara ha il primato regionale di incidenti sul lavoro: 1.826 nel settore estrattivo in 21 anni (Fonte: dati Inail 2023)
La percentuale di lavoratori morti in Cava è invariata dagli inizi del ‘900.
Massa Carrara ha il tasso di disoccupazione più alto del Centro Nord d’Italia.
Nel triennio 2018-2021: a fronte di un più 30% escavato, sono stati tagliati 200 posti di lavoro.
IMPATTO SOCIALE
Carrara è uno dei comuni più indebitati d’Italia.
Il settore del marmo frutta agli industriali oltre 1 miliardo in profitti
La “strada dei marmi“, ad uso esclusivo degli industriali del marmo, è costata 119 milioni di euro a spese dei cittadini.
I NUMERI DELL’ACQUA
La Toscana è la regione con l’acqua in bolletta più cara d’italia. A Massa 770 euro, contro la media nazionale di 487 euro. (Fonte Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanza Attiva 2022).
I cittadini pagano ogni anno in bolletta 350mila euro per depurare l’acqua inquinata dalle cave.
Carrara è stata colpita da più alluvioni, l’acqua nel 2003, 2012 e 2014 ha invaso strade, piazze e distrutto abitazioni.
SENTIERI ATTUALMENTE CHIUSI, INAGIBILI O PROBLEMATICI PER INTERFERENZA DI ATTIVITÀ DI CAVA:
Cai 31 INTERROTTO alle cave Cervaiole per attività di cava.
Cai 37 INTERROTTO nel tratto da cava H a rifugio Donegani per attività di cava. Ripristinato collegamento tramite spostamento del tracciato originario.
Cai 168 INAGIBILE per instabilità causata da attività di cava nella parte bassa e vegetazione invasiva nel tratto superiore.
Cai 39 ripristinata percorribilità, con tratto attrezzato, tramite SPOSTAMENTO del tracciato originario per attività di cava;
Cai 174 ORDINANZA DEL SINDACO DI CHIUSURA per attività di cava, situazione attualmente in sviluppo, in valutazione variante temporanea e messa in sicurezza del tratto di attraversamento della cava.
Zona PASSO DELLA FOCOLACCIA: richiesta attenzione per distacco rocce dal pendio sopra lo stradello di cava percorso da cai 36, cai 173, cai -1000, GT e Sentiero Italia;
Cai 182 INAGIBILE su tutto il versante lato mare per attività di cava.
TUTTE LE REALTÀ CHE ADERISCONO ALL’INIZIATIVA
(LISTA IN AGGIORNAMENTO)
ADERISCI ANCHE TU!
AELIANTE
AMICI DELLA TERRA VERSILIA
ASSOCIAZIONE TUTELA AMBIENTALE VERSILIA
ARCI AGOGO AULLA
ARCI TOSCANA
ATHAMANTA
BENE COMUNE CERNUSCO
BLANCA TEATRO
CASA ROSSA OCCUPATA
CENTRI SOCIALI DEL NORD EST
CAI TOSCANA
CITIP – Comitato Indipendente per la Trasparenza l’informazione e la Partecipazione
CITTADINI CONTRO LA DISCARICA EX CAVA FORNACE
CLIMATE SOCIAL CAMP – TORINO
COLLETTIVO STUDENTESCO TIRTENLA
COMITATO MILANESE ACQUA PUBBLICA
COMITATO COMUNITÀ CIVICA DELLA CAPPELLA
COORDINAMENTO AMBIENTALISTA APUOVERSILIESE
CUSTODI DELLA CERAGIOLA
ECOISTITUTO del Veneto – ALEX LANGER
ECOLOGIA POLITICA NETWORK
FFF – Friday For Future Massa
GAS VEZZA
GRIG
IN 500 SULLA BATTIGIA
ITALIA NOSTRA VERSILIA
LA GORA PRODUCTION
LE VOCI DEGLI ALBERI
MOUNTAIN WILDERNESS ITALIA
MOVIMENTO BLU
MOVIMENTO NO TAV
NO GUERRA NO BASE – LUCCA
NON UNA DI MENO – LUCCA
NPU – Nuovi Paesaggi Urbani
PIETRA VIVENTE
RIVOLUZIONE ALLEGRA
SOURCE INTERNATIONAL ONLUS
VENICE CLIMATE CAMP
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CONTATTI
LUOGO DELL’EVENTO:
Convegno h. 9.00: Camera di Commercio, Piazza 2 giugno, 16, Carrara (MS) | 54033
Manifestazione h. 14.00: Stadio dei Marmi, Carrara.
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Sei un movimento, un’organizzazione, un’associazione, un ente di tutela del territorio e vuoi dare la tua adesione dell’evento? Qui sotto puoi compilare il form per essere aggiunto alla lista degli aderenti
17 DICEMBRE
IL FUTURO DELLE MONTAGNE
Una giornata di tavoli tematici, gruppi di lavoro e workshop. Per immaginare e costruire insieme un futuro desiderabile per i territori montani.
A cura di Athamanta
SUGGESTIONI TEMATICHE
PROPONI UN TAVOLO
PERCHÉ UNA GIORNATA DEDICATA AL FUTURO DELLE MONTAGNE?
Il 17 dicembre, a seguito della manifestazione a tutela delle Alpi Apuane e contro l’attacco alle montagne, desideriamo costruire una giornata di confronto animata da una pluralità di soggetti e realtà. L’idea generale è quella di costruire una serie di momenti orizzontali, in forma di tavole rotonde, gruppi di lavoro e workshop, dove fotografare il presente dei territori montani e immaginarne insieme il futuro.
Mentre il convegno del 16 dicembre sarà un momento informativo e frontale, incentrato principalmente sull’estrattivismo apuano, la giornata del 17 vorrebbe essere un’occasione per accogliere contributi e confrontarsi attivamente.
É per noi importante che questa occasione non serva semplicemente a manifestare solidarietà al caso apuano, quanto a cogliere gli elementi emblematici che esso offre. L’estrattivismo qui ha forgiato un intero territorio, costruito un’identità collettiva, spossessato comunità e condannato al dissesto economico, ecologico e sociale la popolazione e l’ecosistema. Tutto questo garantendosi un sostegno diffuso attraverso la costruzione di mitologie socialmente imposte e beneficenza al ribasso.
Siamo però ben coscienti che le montagne tutte sono al centro di una spirale speculativa che non farà altro che intensificarsi: la corsa alle materie prime di cui le montagne sono ricche, l’acqua che da esse sgorga e che ormai è ridotta a commodity finanziaria, i vecchi modelli di turismo massivo oggi del tutto insostenibili, le grandi opere, i grandi eventi e lo sviluppo delle reti logistiche che sempre più le colpiscono.
Le montagne al tempo della crisi climatica si presentano contemporaneamente come terra di conquista e come frontiera della vita da cui tuttə dipendiamo. Crediamo che il tempo sia maturo affinché le montagne si sollevino, si confrontino e si interconnettano per comprendere come difendere se stesse e la vita tutta. Lanciamo dunque un appello all’impegno collettivo e alla disponibilità al confronto che l’urgenza e la gravità della situazione ci richiede.
Ci appelliamo alle tante realtà che si occupano di montagna, che la vivono, che la raccontano e che la curano, per aiutarci a costruire insieme questa giornata di confronto il cui fine non è la sintesi tra posizioni diverse ma la fotografia dello stato di cose attuali.
Vorremmo provare a rispondere insieme a domande cruciali quali: come stanno le montagne? Quali minacce gravano su di esse? Quali esperienze organizzative sono nate per difenderle? Quali economie non estrattive è necessario immaginare per questi luoghi?
Ci immaginiamo che di questo confronto possa e debba rimanere traccia e che questo racconto collettivo possa divenire una delle basi su cui aprire una riflessione ampia sul futuro delle montagne e della collettività.
PROPONI UN TAVOLO
COME COSTRUIRE INSIEME QUESTA GIORNATA
PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
Il metodo organizzativo che proponiamo è quello della pianificazione partecipata. Il nostro ruolo principale sarà quello di apertura dello spazio di confronto e di gestione logistica della giornata. Ci faremo carico di coordinare uno o più tavoli ma vorremmo lasciare voce alle proposte di quante più realtà possibili.
Abbiamo identificato alcune suggestioni tematiche di partenza e non vincolanti all’interno dei quali proporre tavoli/gruppi/workshop: sappiamo che sono molte le persone e le realtà che da lungo tempo lavorano e si interrogano su questi temi e non abbiamo in alcun modo la presunzione di poterne offrire una mappatura risolutiva.
Chiediamo di assumersi la responsabilità di coordinare e moderare il tavolo proposto, nonché di garantire la produzione di un report scritto o un contenuto multimediale di restituzione del confronto.
Sappiamo bene che i tempi sono stretti e la scommessa ambiziosa. Nonostante ciò, crediamo che sia possibile e desiderabile sperimentare forme di organizzazione orizzontale e decentrata. Affinché questo sia possibile vi chiediamo di inviarci la proposta quanto prima.
SUGGESTIONI TEMATICHE
PROPONIAMO QUI ALCUNI MACRO TEMI ALL’INTERNO DEI QUALI SVILUPPARE PROPOSTE DI TAVOLI.
QUESTE SONO DA CONSIDERARSI SUGGESTIONI NON VINCOLANTI, RESTIAMO APERTISSIMƏ A RICEVERE PROPOSTE ULTERIORI CHE RISULTINO INERENTI ALLA GIORNATA.
– La condizione in cui versano le montagne: proposte di mappatura delle aggressioni alla montagna, analisi di situazioni locali o complessive
– Le lotte nate nei territori montaniStrumenti di monitoraggio dal basso: citizen science, monitoraggio autogestito, mappature, osservazione partecipata, conricerca di comunità
– Abitare i territori montani: la questione dello spopolamento, esperimenti di ripopolamento dei territori montani, economie rigenerative e autoproduzioni, reti mutualistiche territoriali
– Montagne e nuova corsa alle materie prime
– Montagne e questione dell’acqua
– Montagne al tempo della crisi climatica: ghiacciai che si sciolgono, gli impatti degli eventi metereologici estremi
– Pratiche di difesa dei territori
– Usi civici, beni comuni e lotta alla privatizzazione
– Sport e fruizione non impattante
– Cura dei territori montani
– Narrazione, comunicazione, divulgazione sui territori montani: riviste e editoria indipendente, produzioni video, siti d’informazione, podcast…
– Approcci teorici e pensiero critico