
LE MALETESTE
1 set 2025
"Se noi per soltanto venti minuti perdiamo il contatto con le nostre barche, con le nostre compagne e i nostri compagni, noi blocchiamo tutta l'Europa" - CALP e USB Genova
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Sabato sera oltre quarantamila persone hanno partecipato alla fiaccolata organizzata a Genova per salutare le imbarcazioni salpate dalla città per unirsi alla Global Sumud Flotilla, la più grande iniziativa umanitaria organizzata per rompere l’assedio israeliano e consegnare aiuti umanitari ai palestinesi.
Nei giorni precedenti, la città si è mobilitata per raccogliere beni di prima necessità da caricare sulla nave. L’obiettivo degli organizzatori era mettere insieme 45 tonnellate di aiuti, ma ne sono arrivate ben 250, grazie alla straordinaria campagna di solidarietà che ha coinvolto anche altre città italiane.
«Voglio che sia chiaro a tutti - ha detto Riccardo Rudino del Comitato Autonomo Lavoratori Portuali dal palco - intorno a metà settembre queste barche arriveranno vicino alla costa di Gaza. Se noi per soltanto venti minuti perdiamo il contatto con le nostre barche, con le nostre compagne e i nostri compagni, noi blocchiamo tutta l'Europa. Da questa regione escono 13-14 mila container all'anno per Israele, non esce più un chiodo».
Oltre che da Genova, domenica le barche a vela della Global Sumud Flotilla sono partite anche da Barcellona. Il 4 settembre, poi, salperanno altre imbarcazioni da Catania e da Tunisi. In tutto le barche che proveranno ad arrivare nella Striscia di Gaza saranno tra le 40 e le 50. A bordo ci saranno delegazioni da 44 Paesi.
«Devono tornare indietro le nostre ragazze e i nostri ragazzi senza un graffio, e tutta la nostra merce, che è del popolo, fino all’ultimo cartone, deve arrivare dove deve arrivare. Da questa regione escono 13-14mila container all’anno per Israele. Non faremo uscire più nemmeno un chiodo. Lanceremo lo sciopero internazionale, bloccheremo le strade. Bloccheremo tutto», ha aggiunto Rudino durante il suo discorso a Genova.