🌹 LE MALETESTE 🌹
19 feb 2024
Bando per il Servizio Civile a Casa Memoria, solidarietà a Ilaria Salis, il Liceo di Partinico e l'intitolazione a Peppino Impastato, gli attestati di vicinanza da cittadini e istituzioni.
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato
· 14 febbraio 2024, 14.33
PROROGATA al 22 Febbraio la possibilità di iscriversi al bando per svolgere il servizio civile a Casa Memoria Impastato a Cinisi!
4 i posti disponibili
Età: dai 18 ai 28 anni.
Titolo del progetto: No mafia: educare, informare, raccontare.
Con un rimborso di 507 euro al mese
25 ore settimanali circa su 6 giorni la settimana
Da Maggio 2024 per 12 mesi.
Sede: Corso Umberto I, 220, Cinisi (PA)
Domanda entro il 15 Febbraio, autenticazione con SPID
https://domandaonline.serviziocivile.it/Home
https://serviziocivile.movinazionale.it/2023/nomafia-2023/
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato
· 14 febbraio 2024, 11.17
Vogliamo ringraziare quanti ci hanno sostenuto dopo il ritrovamento di un’insegna stradale del comune di Carini intestata a Peppino Impastato, vandalizzata e divelta. Sono tante le persone e le realtà che hanno manifestato una concreta solidarietà nell’immediato a partire dal consigliere comunale Enzo Evola di Sud chiama Nord, Salvo Mignano dell’Associazione culturale Nuove Idee Carini e il Movimento Carini Città Nuova.
Ringraziamo il Sindaco Giovì Monteleone che ha fatto installare una nuova insegna stradale che adesso oltre al cognome Impastato (come la precedente) porta l’intero nome Giuseppe Impastato “vittima della mafia”. Questa per noi è un’importante risposta a un atto criminale che non poteva lasciarci indifferenti.
Vogliamo che Peppino Impastato sia una figura che unisca chi da sempre esprime un forte No alla mafia, consapevoli che è questo il nostro obiettivo comune. A tal fine vogliamo lanciare un’iniziativa unitaria con la partecipazione di tutte le associazioni del territorio (a partire dagli scout, patronati, associazioni sportive, etc), dell’amministrazione comunale e del Sindaco, della Scuola e della cittadinanza tutta, per ricordare Peppino e tutti coloro che si sono impegnati nella lotta alla mafia.
Sentiamo forte l’esigenza di una riflessione collettiva sul tema della mafia che purtroppo è ancora presente nei nostri territori, sappiamo che negli stessi giorni in cui veniva divelta la targa dedicata a Peppino, sempre a Carini un’importante operazione dei carabinieri portava all’arresto di 5 mafiosi ai vertici dell’organizzazione Cosa Nostra. L’attacco alla figura di Peppino è per noi un segnale inquietante da non sottovalutare. Sicuramente la sua figura è ancora scomoda, come scomodo è chi cerca ancora oggi di portare luce, testimonianza e attenzione sul tema della lotta alla mafia.
E’ per questo fondamentale mantenere viva l’attenzione sul territorio con un lavoro culturale e sociale.
Casa Memoria Impastato
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato
· 13 febbraio 2024, 18.46
Da Casa Memoria a Cinisi #liberiamoilariasalis
"Esprimiamo la nostra solidarietà a Ilaria Salis, attivista di Monza, reclusa in Ungheria da quasi un anno in condizioni disumane.
L’11 febbraio del 2023 è stata fermata mentre era in taxi insieme a due attivisti antifascisti tedeschi e arrestata con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di alcuni neo nazisti che avevano preso parte al “Giorno dell’Onore”. Per gli investigatori ungheresi esistono alcuni video che mostrerebbero delle persone con il volto coperto (irriconoscibili) che colpirebbero con manganelli due neonazisti. Le due presunte vittime hanno riportato ferite lievi e non hanno denunciato, annunciando che “si sarebbero fatte giustizia da sole”, aggiungiamo anche che sui siti di alcuni gruppi neonazisti, è comparso l’indirizzo milanese della casa di Ilaria Salis.
Al momento non ci sono prove concrete sul coinvolgimento della Salis al pestaggio, eppure Ilaria rischia fino a 24 anni di carcere, la Procura ne ha chiesti undici. Il padre della donna ha denunciato la situazione di forte disagio vissuta dalla figlia in carcere: "senza carta igienica, sapone e assorbenti", con "i letti infestati da cimici", “le celle e i corridoi interni popolate da scarafaggi”, "costretta a indossare abiti sporchi e un paio di stivali con i tacchi a spillo”. La Salis non ha potuto comunicare per più di 6 mesi con la sua famiglia e tutt’ora non può comunicare con i suoi avvocati italiani, ha scritto di temere per la propria condizione di salute, a causa di un "nodulo benigno", che nessuno sta controllando.
Abbiamo tutti visto le immagini dell’udienza a Budapest che mostravano la giovane donna arrivata in aula con manette alle mani e ai piedi collegate a un cinturone in vita e a un guinzaglio al collo. Procedure che a quanto pare si sono ripetute ad ogni trasferimento.
Ad essere imputato con Ilaria Salis nello stesso procedimento c’è anche Gabriele Marchesi, 23enne milanese, sottoposto agli arresti domiciliari a Milano, per lui Budapest chiede da tempo l’estradizione, alla quale la Corte d’Appello di Milano si è opposta ponendo una serie di quesiti sul trattamento dei detenuti nel sistema carcerario ungherese.
Vogliamo ricordare con l’occasione che nel “Giorno dell’Onore” a Budapest vengono celebrate le azioni militari delle SS, che i gruppi neonazisti considerano eroi; in questa occasione si mobilitano gruppi di estrema destra, neonazisti, antisemiti e neofascisti. Vengono organizzate parate, concerti rievocazioni storiche. E’ anche l’occasione per mettere in pratica atti violenti spesso sottovalutati o ignorati. La manifestazione, secondo notizie riportate da alcuni giornali, fu organizzata per la prima volta nel ‘97 su iniziativa di István Győrkös, militante ungherese di estrema destra che si definiva “Vezető”, termine comparabile a “Führer” o “Duce”. Nel 1989 Győrkös ha fondato il movimento paramilitare Gruppo d’azione nazional-socialista ungherese (poi Fronte Ungherese Nazionale), nel 2016 fu arrestato e poi condannato all’ergastolo, quando uccise con un colpo di arma da fuoco un poliziotto che stava perquisendo la sua abitazione.
Ilaria Salis che da subito si è dichiarata innocente, sta vivendo una situazione molto grave. In nessun paese al mondo dovrebbe essere permesso di tenere i carcerati in condizioni di degrado e disumanità, il rispetto della dignità umana deve essere garantito a tutti, pure a chi sconta una pena, è anche da questo che si evidenzia lo stato di civiltà e di democrazia di un Paese. L’Ungheria fa parte dell’Europa dove tutti dovrebbero adeguarsi al rispetto dei diritti umani.
Chiediamo che #IlariaSalis venga immediatamente fatta rientrare a casa sua in Italia, dove potrà attendere l’esito del processo, a cui non si è mai sottratta, e per il quale ha già scontato una detenzione in condizioni estreme per una persona che fino a prova contraria è innocente.
Chiediamo anche che i governi europei (e non solo) pongano maggior attenzione su certe celebrazioni che oltre a negare i crimini del nazismo e del fascismo, sono la palestra dove si formano tanti possibili soggetti che mettono a rischio i fondamenti della democrazia."
Casa Memoria Impastato
Liberiamo Ilaria Salis
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato
·10 febbraio 2024, 13.16
Ecco le ultime novità sull’intitolazione del liceo di Partinico e non tutte ci sono chiare.
Eravamo rimasti che a metà gennaio la giunta comunale di Partinico con una delibera aveva confermato l’intitolazione del liceo a Santi Savarino (contiguo al regime fascista e alla mafia), dopo la richiesta di pronunciamento che la Prefettura di Palermo aveva fatto all’amministrazione comunale. Richiesta da tanti definita “irrituale” in quanto le Commissarie che avevano governato Partinico prima dell’attuale giunta Rao, avevano già dato il loro parere positivo al cambio di denominazione.
Dopo questa situazione è arrivata tanta solidarietà ed anche le interrogazioni parlamentari da parte della deputata Piccolotti e della senatrice Floridia.
Adesso, a nemmeno un mese di distanza, la Prefettura, annullando di fatto il parere espresso dalla delibera della giunta Rao, ha dato parere favorevole al cambio di intestazione del liceo, da Savarino a Felicia e Peppino Impastato. Ma non possiamo festeggiare perché, malgrado il “nulla osta” della Prefettura, la decisione torna di nuovo al Consiglio d’Istituto della scuola, anche se già il precedente Consiglio d’Istituto nel 2022 aveva democraticamente deciso di intitolare la scuola a Felicia e Peppino. In quegli anni la scuola aveva come dirigente la Preside Vallone (adesso in pensione) che aveva fatto partire l’iter di cambio denominazione. Quindi tutto è nuovamente rimesso in discussione.
Comprendiamo, da questo continuo rimbalzarsi della decisione da una parte all’altra, che la questione è davvero tormentata. Ci sembra di capire che un fascista è da preferire a Peppino Impastato. La scelta tra Savarino (fascista, razzista e contiguo alla mafia) e Felicia e Peppino (simboli della lotta alla mafia e alla corruzione) a noi sembrava scontata ed invece scopriamo che è più difficile di quanto pensassimo.
Adesso la questione sta veramente diventando pesante e per noi va oltre anche la denominazione a Felicia e Peppino. Vogliamo capire perché ragazzi che potrebbero essere nostri figli o nipoti debbano frequentare una scuola il cui nome li etichetta negativamente, perché rappresenta un insieme di disvalori di cui non possono andare fieri. Con quale coerenza possiamo celebrare la Giornata della Memoria contro l’olocausto (come avvenuto alcuni giorni fa) all’interno di un Istituto che porta il nome di un personaggio che è stato firmatario del manifesto sulle leggi razziali durante il regime fascista? E con quale coerenza possiamo portare a questi ragazzi progetti per la legalità, visto che il loro Liceo è dedicato a una persona legata ai mafiosi? Ci sembra un modo confuso e ipocrita di lanciare messaggi alle giovani generazioni. Non lamentiamoci poi se i ragazzi non si fidano più della politica e mostrano disinteresse anche per il voto. I messaggi che dobbiamo offrire, e che soprattutto le Istituzioni hanno il dovere di offrire, dovrebbero essere chiari e limpidi: i valori della Costituzione, il no alla mafia e al fascismo non può arrivare ad intermittenza, deve essere un no convinto ed evidente.
Casa Memoria Impastato
fonte: https://www.facebook.com/CasaMemoriaFeliciaePeppinoImpastato