
LE MALETESTE
21 ago 2025
A Greta Thunberg si sono uniti numerosi attivisti, medici e artisti, tra cui Susan Sarandon, Gustaf Skarsgård e Liam Cunningham che parteciperanno alla spedizione Global Sumud Flotilla con Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara, il prossimo 31 agosto
Il 31 agosto partirà dalla Spagna una flotta internazionale organizzata dalla Global Sumud Flotilla, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione palestinese stremata dall’assedio israeliano.
All’iniziativa prenderanno parte decine di imbarcazioni, a cui si uniranno altre provenienti dalla Tunisia e da altri porti il 4 settembre: le navi poi faranno tutte rotta verso la Striscia.
Contemporaneamente, sulla terraferma, saranno organizzate manifestazioni e attività di sensibilizzazione in oltre 44 Paesi.
È prevista la partecipazione di cittadini e attivisti internazionali: ci si può registrare
IL VIDEO
GLOBAL SUMUD FLOTILLA
CHI SIAMO
Siamo una coalizione di persone comuni (organizzatori, operatori umanitari, medici, artisti, sacerdoti, avvocati e marinai) che credono nella dignità umana e nel potere dell'azione non violenta.
A giugno abbiamo lanciato una mobilitazione coordinata a livello globale via terra, mare e aria. In estate, torniamo con una strategia unitaria: un unico obiettivo e un coordinamento globale come mai prima d'ora.
Coordinatori, organizzatori e partecipanti della Maghreb Sumud Flotilla , della Freedom Flotilla Coalition* , del Global Movement to Gaza e della Sumud Nusantara si sono uniti per un obiettivo comune: rompere l'assedio illegale di Gaza via mare, aprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio in corso del popolo palestinese. Quest'estate, decine di imbarcazioni salperanno da porti di tutto il mondo, grandi e piccoli, convergendo verso Gaza nella più grande flottiglia civile coordinata della storia.
I nostri sforzi si fondano su decenni di resistenza palestinese e solidarietà internazionale. Sebbene apparteniamo/abbiamo nazioni, fedi e convinzioni politiche diverse, siamo uniti da un'unica verità: l'assedio e il genocidio devono finire.
Siamo indipendenti, internazionali e non affiliati ad alcun governo o partito politico. La nostra fedeltà è rivolta alla giustizia, alla libertà e alla sacralità della vita umana.
DELEGAZIONI DA TUTTO IL MONDO
Delegazioni di 44 paesi si sono già impegnate a salpare per Gaza nell'ambito della più grande missione marittima per rompere l'assedio illegale di Israele.
Ogni imbarcazione rappresenta una comunità e il rifiuto di rimanere in silenzio di fronte al genocidio.
DOMANDE E RISPOSTE di GSF
Perché una rotta marittima? Perché non inviare aiuti via terra?
L'occupazione israeliana impone un assedio totale – via terra, via mare e via aria – isolando deliberatamente Gaza dal mondo esterno. Le vie di comunicazione via terra sono completamente bloccate o soggette a stretto controllo da parte delle Forze di Occupazione Israeliane e della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta dagli Stati Uniti. Gli aiuti vengono spesso ritardati, limitati o trasformati in trappole mortali. Via mare, aggiriamo questi sistemi e affrontiamo il blocco frontalmente. Queste imbarcazioni non trasportano solo aiuti; portano un messaggio: l'assedio deve finire.
Che tipo di imbarcazioni vengono utilizzate?
Per lo più imbarcazioni di piccole e medie dimensioni, come la Madleen, che sono legalmente valide, agili e più difficili da ostacolare. Ogni imbarcazione è supervisionata da una delegazione regionale con il supporto legale, nautico e logistico della coalizione della flottiglia.
Posso partecipare? Quali ruoli sono richiesti?
Sì. Puoi candidarti come partecipante a una delegazione di imbarcazioni, come membro dell'equipaggio se hai esperienza marittima, donare per sostenere imbarcazioni e aiuti, unirti a squadre di terra per organizzare azioni e amplificare la missione, o coordinare un'azione di solidarietà nella tua città o nel tuo porto. Ogni mano conta, che tu sia in mare o a terra.
È legale? Le imbarcazioni saranno fermate dai governi?
Sì, questa azione è legale secondo il diritto internazionale. Il blocco di Gaza da parte dell'occupazione israeliana costituisce una punizione collettiva, una violazione delle Convenzioni di Ginevra. Le imbarcazioni civili che trasportano aiuti umanitari o che partecipano a proteste pacifiche in acque internazionali sono protette dal diritto marittimo.
Perché non usare semplicemente alcune grandi imbarcazioni?
Le navi di grandi dimensioni sono costose, più vulnerabili alle pressioni burocratiche e lente da impiegare. Il nostro modello decentralizzato, con centinaia di piccole imbarcazioni, rafforza la resilienza, distribuisce le responsabilità e amplifica la leadership di base. Se una nave di grandi dimensioni diventa disponibile e si allinea alla nostra missione, potrebbe unirsi a noi. Ma la nostra forza sta nella scala, nella velocità e nella strategia.
È rischioso? Le imbarcazioni saranno attaccate?
Ci sono dei rischi. Ma il pericolo maggiore risiede nel permettere a Israele e ai suoi alleati di compiere genocidi impunemente. Israele ha una storia documentata di uso della forza contro le flottiglie umanitarie. Tuttavia, l'attenzione internazionale sposta i calcoli. Con un coordinamento globale, una preparazione legale e equipaggi addestrati, miriamo ad aumentare il costo politico di qualsiasi aggressione. I partecipanti saranno sottoposti a controlli di sicurezza, addestramento alla nonviolenza e preparazione alla sicurezza. I rischi che corriamo sono minimi rispetto a ciò che i palestinesi sopportano ogni giorno: fame, sfollamenti e bombardamenti.
TUTTE LE INFORMAZIONI
https://globalsumudflotilla.org/
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