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NO TAV. Sgomberato con violenza lo storico presidio di San Giuliano a Susa. VIDEO

📢 LE MALETESTE 📢

8 ott 2024

Come si vede nel filmato diffuso da notav.info, nelle operazioni di sgombero sono stati effettuati diversi lanci di lacrimogeni con parabola ad altezza d’uomo. Ma la mobilitazione non si ferma - di INFOAUT, RADIO ONDA D'URTO, IL FATTO QUOTIDIANO, NO TAV.INFO

No Tav: sgomberato con violenza lo storico presidio di San Giuliano a Susa


di radioondadurto.org

7 ottobre 2024


Sono iniziate a notte fonda, a cavallo tra domenica 6 e lunedì 7 ottobre, le operazioni di sgombero dello storico presidio No Tav di San Giuliano a Susa, in Val di Susa.

A colpi di lacrimogeni, sparati dallo svincolo autostradale, la polizia ha infatti attaccato le centinaia di attivisti e attiviste che avevano trascorso al presidio la serata e la prima parte della notte in attesa dell’arrivo delle forze di polizia. Un arrivo per certi versi atteso, visto che proprio qui, mercoledì 9 ottobre, dovevano prendere il via le procedure per gli espropri dei terreni acquistati dal movimento NoTav nel 2012. Barricate e fiamme si sono susseguite per ore lungo la statale 25, vicino allo svincolo dell’A32. Tuttavia, nonostante ore di resistenza, cori e battiture da parte del movimento NoTav, le forze dell’ordine sono riuscite a entrare nel terreno di proprietà del movimento all’alba di lunedì 7 ottobre.

“Un atto totalmente illegale” – denuncia in un comunicato il 30ennale movimento valsusino, chiamando un’assemblea alle 18.30 presso il piazzare dell’Assa a Susa  – “anche se comparato con il nuovo ddl sicurezza, il quale prevede pene spropositate a chi occupa le case in quanto la proprietà privata è considerata sacra, ma che in Valsusa invece, vede invertirsi i principi dello stato ‘liberale’ e, di conseguenza, la proprietà privata diventa un inutile orpello da calpestare”.



Fonte: radioondadurto.org - 7 ottobre 2024, h. 12.29

 


Sgombero del Presidio No Tav di San Giuliano


di notav.info

7 ottobre 2024


"Sono arrivati con il buio e con l’arroganza che li contraddistingue.

Come a Venaus, a Chiomonte, a San Didero. Come sempre. Ad attenderli, però, hanno trovato la tenacia e la determinazione di chi, con grande coraggio, ha resistito contro lo sgombero brutale e ingiustificato del presidio di San Giuliano (Susa).

Intorno alle 2 di questa notte, infatti, una lunga colonna di mezzi delle forze dell’ordine (a scorta di camion sui quali era stato caricato il materiale atto a recintare tutta l’area) si è attestata allo svincolo autostradale di Susa di fronte al presidio di San Giuliano. Ad attenderli il Movimento No Tav che, già a partire dalla serata, si era radunato sul luogo per far fronte a questo atto di assurda violenza per difendere il terreno sul quale il presidio è stato costruito. Terreno che, seguendo ciò che dovrebbe essere previsto dalla legge, sarebbe dovuto rimanere accessibile e in mano ai 1054 proprietari che lo hanno acquistato nel 2012, fino alle fine delle procedure di esproprio (che ricordiamo dovrebbero iniziare da mercoledì 9 ottobre e andare avanti per almeno un paio di settimane).

Evidentemente, però, questo importante tassello di non poco conto è stato aggirato dalla controparte, che ha ben pensato di mettere in scena una dimostrazione di forza creando un vero clima da guerriglia per prendere possesso di un piccolo fazzoletto di terra che, una volta terminato l’iter, non servirà a nulla per almeno un paio d’anni.

Un atto totalmente illegale anche se comparato con il nuovo ddl sicurezza, il quale prevede pene spropositate a chi occupa le case in quanto la proprietà privata è considerata sacra, ma che in Valsusa invece, vede invertirsi i principi dello stato “liberale” e, di conseguenza, la proprietà privata diventa un inutile orpello da calpestare.

I tanti e le tante attivisti/e No Tav accorsi sul luogo, si sono però contrapposti/e a questa avanzata con generosità e grande energia costruendo barricate e contrapponendo i propri corpi per ritardare l’avvicinamento delle forze dell’ordine. Queste, dopo aver spento il fuoco divampato da uno degli sbarramenti con l’aiuto dei pompieri, hanno iniziato ad inoltrarsi verso il terreno del presidio di San Giuliano facendosi scudo di un fitto lancio di gas lacrimogeni ad altezza uomo.

Dopo diverse ore, nonostante la determinazione del Movimento No Tav che ha resistito a lungo per difendere il presidio “Sole e Baleno”, le FF.OO sono riuscite ad entrare sul terreno sul quale esso è stato edificato.

Fino a questa mattina presto, però, alcuni No Tav sono riusciti/e a resistere su una piattaforma costruita su un albero presente sul terreno del presidio per monitorare lo sviluppo dei lavori di recinzione dell’area.

Lo abbiamo già detto, la furia devastatrice di chi vede la Valsusa come un mero corridoio di passaggio da cementificare e fonte di facili profitti, non può e non deve avere la strada spianata!

Per questo motivo e per rispondere al violento sgombero avvenuto questa notte a San Giuliano, invitiamo tutte e tutte a raggiungerci questa sera alle 18,30 al piazzale dell’Assa a Susa.

Avanti No Tav!"


Fonte: infoaut.org - 7 ottobre 2024, da notav.info

 

- 7 Ottobre 202


“Sparati centinaia di lacrimogeni, anche ad altezza uomo”: la video-denuncia dei No Tav sullo sgombero in Valsusa


di ilfattoquotidiano.it

7 ottobre 2024


“Questa notte sono stati sparati centinaia di lacrimogeni. La maggior parte di questi ad altezza uomo”. È questa la denuncia lanciata dal movimento No Tav dopo che, nella notte tra domenica e lunedì, la polizia ha sgomberato il presidio di San Giuliano, in Valsusa. Come si vede nel filmato diffuso da notav.info, nelle operazioni di sgombero sono stati effettuati diversi lanci di lacrimogeni con parabola ad altezza d’uomo.


IL VIDEO



Fonte: ilfattoquotidiano.it - 7 ottobre 2024

 


Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano


di notav.info

8 ottobre 2024, h. 00.00

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Molti voci e volti hanno animato questo momento, da quelli più storici, ai giovani e giovanissimi, passando per i tanti segusini presenti.


Quella di ieri è stata una lunga nottata di resistenza e, chi ha preso parola, ha voluto ringraziare tutti coloro che, con i propri corpi e per diverse ore, si sono contrapposti alla violenza immotivata messa in atto dalle forze dell’ordine.


Inoltre, altri interventi, hanno poi ribadito che le azioni attuate dalla controparte, sono state portate avanti nella totale illegalità, in quanto i tanti e le tante attivisti/e presenti nel momento dello sgombero si trovavano, di fatto, su un terreno legittimamente di proprietà del Movimento No Tav.


Infine, è stata poi ribadita l’importanza di continuare ad informare i cittadini e le cittadine di Susa su quanto accaduto e su quanto comporteranno anni e anni di cantierizzazione della Piana.

Al termine dell’assemblea, si è poi deciso collettivamente di mettersi in marcia verso San Giuliano e verso lo sproporzionato sistema di difesa costruito in fretta e furia alle prime luci dell’alba per “proteggere” il terreno sottoposto ad esproprio. Qui una sonora battitura e molti cori, hanno accompagnato i No Tav presenti che si sono visti sbarrare la strada da una recinzione composta da jersey e filo spinato e da un ingente spiegamento di forze dell’ordine.


La mobilitazione contro l’esproprio e in difesa del terreno del presidio “Sole e Baleno” non termina certamente questa sera. Diversi momenti informativi e iniziative sono già in calendario a partire da domani mattina, momento in cui ci si ritroverà al mercato di Susa per un volantinaggio.


Avanti No Tav! Difendiamo la nostra terra!


Fonte: notav.info - 8 ottobre 2024, h. 00.00

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