☕ LE MALETESTE ☕
18 apr 2024
Il Progetto Tatawelo è nato nel 2003 dalla sinergia tra diverse organizzazioni della economia solidale italiana per sostenere le comunità indigene zapatiste del Chiapas, in Messico, attraverso la commercializzazione del caffè.
TATAWELO DICE DI SÉ
Il Progetto Tatawelo è nato nel 2003 dalla sinergia tra diverse organizzazioni dell’economia solidale italiana per accompagnare le comunità indigene zapatiste del Chiapas, in Messico, in lotta per l’affermazione del diritto a vivere dignitosamente sulle proprie terre e secondo la propria cultura, nel raggiungimento di una reale autonomia, e nella creazione di condizioni per uno sviluppo sostenibile.
Tatawelo ha come scopo il sostegno economico dei produttori di caffè nel Chiapas. L’acquisizione, la produzione e la distribuzione del caffè sono rivolte per la maggior parte a consumatori consapevoli, per cui l’importo che questi versano di fatto è un contributo per il sostegno finanziario al progetto.
I consumatori finali diventano conseguentemente l’essenza e la forza dello stesso e quindi sono invitati ad associarsi per dare ancora maggiore spessore al loro ruolo.
Da gennaio 2021, in applicazione delle normative della Riforma del Terzo Settore, la Tatawelo da “Associazione senza scopo di lucro” si è trasformata in una “Società Cooperativa di Consumo – Impresa Sociale”, continuando a portare avanti gli stessi concetti ideologici e le stesse impostazioni gestionali che ci si era dati per costituire l’Associazione Tatawelo, il 24 ottobre 2005. La “norma” basilare è, appunto, operare prioritariamente a favore dei propri soci. Ancor più adesso, in quanto siamo legalmente una cooperativa di consumo.
Al di là della scelta ideologica di base, per Tatawelo questa impostazione è fiscalmente necessaria per poter mantenere la mutualità prevalente della nostra attività, rispettando di conseguenza lo status giuridico di Ente No Profit. Specialmente per quel che riguarda la vendita del caffè ai consumatori finali, siano essi “Persona Fisica”, come il Referente di un Gas informale, oppure “Persona Giuridica” (anche come “Soggetto di Diritto” nel caso non abbia richiesto la “Personalità Giuridica”), come i Gas formali, cioè quelli che hanno ottenuto un proprio Codice Fiscale.
In considerazione di quanto sopra esposto riteniamo sia un obiettivo della massima importanza arrivare ad associare tutti (o quasi tutti) i partecipanti al Prefinanziamento, in particolar modo i consumatori finali, essendo il canale prioritario e principale di vendita dei nostri caffè torrefatti (distribuiti durante l’intero arco dell’anno, oltre al periodo della Campagna specifica). Tale canale distributivo è concretamente l’unica fonte di reperimento delle risorse economiche che Tatawelo ha a disposizione per sostenere il proprio Progetto a favore dei cafetaleros delle comunità indigene zapatiste del Chiapas
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Nel momento in cui valuterete la disponibilità ad acquistare i Cafè Tatawelo, attraverso una delle modalità esistenti (Prefinanziamento e Preacquisto), vi chiediamo perciò il favore di considerare con attenzione la possibilità di diventare socio Tatawelo.
Ovviamente, come normativa statutaria, esiste anche la possibilità di vendita ai non soci. Però il discorso di fondo è che Tatawelo, sin dalle origini, non ha mai voluto avere una qualsiasi “strutturazione” squisitamente commerciale, non l’ha mai avuta e non ce l’ha adesso, che si è trasformata in una cooperativa di consumo.
Per questo motivo la scelta è di differenziare la scontistica tra soci e non soci.
L’impostazione di fondo è, tutto sommato, semplice: Tatawelo non è un fornitore di caffè qualunque, equosolidale o meno, è un’altra cosa, avendo noi un forte e chiaro basamento ideologico, etico e solidale.
Se i consumatori continueranno a condividere ed appoggiare quel che si fa per portare avanti il progetto, Tatawelo potrà continuare ad esistere svolgendo la sua attività come ha sempre fatto e di questo non potremmo che esserne tutti felici.
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Progetto Tatawelo
Il Progetto Tatawelo è nato nel 2003 dalla sinergia tra diverse organizzazioni della economia solidale italiana per sostenere le comunità indigene zapatiste del Chiapas, in Messico, attraverso la commercializzazione del caffè. ll caffè è il maggior prodotto di esportazione e fonte di reddito per centinaia di famiglie di piccoli produttori. La commercializzazione, inoltre, è uno dei pilastri fondamentali sul quale si regge la costruzione dell’autonomia zapatista: infatti è anche grazie al lavoro delle cooperative indigene e alla vendita dei prodotti nei circuiti del mercato solidale, che i governi autonomi del Chiapas sostengono le strutture educative, sanitarie e lo sviluppo complessivo delle loro comunità.
La “struttura” Tatawelo
Tatawelo è stata legalmente costituita, in quanto forma giuridica, come “ente no profit” a fine 2005, per iniziare a seguire direttamente l’intera filiera del caffè, dall’importazione alla distribuzione, nei canali dell’economia solidale, in Italia.Gli obiettivi principali sono:
promuovere un’economia solidale, rispettosa dei diritti dei produttori, dei consumatori, dell’ambiente e mettere in pratica forme di finanza etica
creare le condizioni per interazioni e scambi di esperienze tra i produttori del Sud del Mondo in modo da innescare un processo di sviluppo autonomo che non dipenda da aiuti esterni
promuovere il principio di trasparenza e di tracciabilità dei prodotti
Distribuzione del caffè
Tatawelo svolge la sua attività di distribuzione del caffè in tutta Italia, di fatto l’unica fonte di finanziamento per il sostegno del progetto, utilizzando solo lavoro volontario, grazie alla rete diffusa dei propri soci, componenti dei G.A.S., con la collaborazione di altri organismi di economia alternativa.Inoltre la compartecipazione al Progetto Tatawelo della Centrale di Commercio Equo e Solidale Libero Mondo, contribuisce alla distribuzione del caffè presso il circuito delle Botteghe del Mondo.
Il sostegno finanziario a favore dei produttori delle cooperative zapatiste, nostri “partner” per l’importazione, si attua attraverso due precise modalità:
DIRETTA: attraverso il Prefinanziamento della nostra rete di distribuzione, cioè pagando il caffè in anticipo, per evitare alle cooperative chiapaneche lo strozzinaggio dei “coyotes” locali, in modo di poter disporre delle risorse economiche necessarie alle proprie attività e per far fronte alle spese di sussistenza quotidiana.
INDIRETTA: con la “Quota Progetto”, il contributo solidale netto di 10 centesimi per ogni pacchetto di caffè distribuito, dedicato a iniziative in loco (es. corsi di agroecologia, istituzione di laboratori per la lotta biologica, certificazione interna delle normative di Coltivazione Organica, strutturazione ufficio) e, soprattutto, per il perseguimento del “Progetto Bodega”, compreso lo sviluppo del mercato solidale locale, attraverso la commercializzazione di una propria marca di caffè.
Progetto Bodega
L’idea da cui nasce il “Progetto Bodega” è quella di dotare le cooperative dei cafetaleros zapatisti di una struttura propria destinata a divenire ufficio, luogo di riunione, magazzino, ampliandolo con la costruzione di un laboratorio di torrefazione, al fine di ridurre i costi di produzione e per una maggiore autonomia gestionale ed economica. Questa strutturazione è un passaggio importante per lo sviluppo della vendita del caffè macinato sul mercato solidale locale, una condizione necessaria per recuperare margini economici sul caffè che non si riesce ad esportare in Europa, in una prospettiva di sviluppo autonomo sempre meno dipendente da aiuti esterni. Inoltre creare, mantenere e incentivare una propria rete di commercializzazione rafforza la solidarietà al movimento zapatista dei vari Gruppi e Associazioni locali che ne supportano l’azione a partire dalla vendità del caffè, proprio come avviene in Europa.
FONTE: