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NOMS. Le città che aprono ad una più stretta collaborazione tra Scuola e Forze dell'ordine e Militari

LE MALETESTE

11 dic 2025

Crescono quasi ovunque, pressoché quotidianamente, le collaborazioni tra scuole e forze dell'ordine e militari (Lucca, Pordenone, Cantù, Verona, Modena...). I report giornalistici dell'OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE NELLE SCUOLE E NELLE UNIVERSITA'

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Contro la leva obbligatoria

8 dicembre 2025


L’intervento contro la leva obbligatoria di uno studente universitario, Tommaso Marcon, già attivista del collettivo studentesco Cambiare Rotta, andato in onda venerdì 28 novembre su Rete4


IL VIDEO

Intervento a Rete4 di uno studente "OSA/CAMBIARE ROTTA", 28 nov. 2025, giorno dello sciopero generale indetto dai Sindacati di Base
Intervento a Rete4 di uno studente "OSA/CAMBIARE ROTTA", 28 nov. 2025, giorno dello sciopero generale indetto dai Sindacati di Base

Il messaggio di Tommaso è oltremodo chiaro: i/le giovani sono contro la leva militare; non vogliono essere carne da cannone per le guerre dell’Occidente.

Le 100.000 persone in piazza sabato 29 novembre hanno dato uno schiaffo a questa e alle altre proposte belliciste del governo Meloni, contro cui continua la mobilitazione.

Gli studenti e le studentesse dei collettivi OSA e Cambiare Rotta sostengono convintamente le iniziative antimilitariste e pacifiste dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Ci auguriamo che anche le altre organizzazioni studentesche possano far giungere all’Osservatorio l’attestazione della loro crescente preoccupazione per un clima bellicista che li/le vedrà coinvolti/e in sporche guerra d’affari sulla loro pelle. Potete scriverci e mandarci le posizioni contro la militarizzazione e la leva obbligatoria a osservatorionomili@gmail.com.


Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

Cambiare Rotta

OSA



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“Ragazzi On the Road” con le forze armate: format che rivoluziona l’educazione alla legalità

8 dicembre 2025


Prende il via la prima edizione del progetto “Ragazzi On the Road” a Cantù (CO), la prima dopo la firma del protocollo interministeriale tra il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Si tratta di un progetto di prevenzione e cittadinanza attiva che coinvolge 11 studenti e studentesse dell’istituto Enaip di Cantù e due studenti universitari in una formazione interforze – carabinieri, polizia locale, polizia di stato, guardia di finanza, polizia penitenziaria, vigili del fuoco e protezione civile.


I ragazzi e le ragazze sono state/i coinvolti in situazioni reali accanto alle forze dell’ordine e hanno seguito una formazione alla presenza del sottosegretario del ministero dell’Interno, del sindaco di Cantù e dell’assessore alla sicurezza e alla legalità.

Il progetto nasce diciotto anni fa a Bergamo, è presente in oltre 130 comuni italiani e coinvolge 1300 ragazzi e ragazze attraverso esperienze di volontariato, percorsi PCTO e programmi rieducativi. Il sito dell’associazione dichiara “siamo convinti che prevenzione e fiducia reciproca siano le chiavi per costruire comunità più sicure, solidali e attente agli altri” e che “accorcia la distanza tra giovani e istituzioni” (qui video informativo).

Ancora una volta è palese come il concetto di sicurezza venga utilizzato in maniera strumentale. La scuola rischia di risultare complice di un programma di governo che crede di poter costruire comunità solidali attraverso questa idea distorta di sicurezza.

Abbiamo visto come “sicurezza” sia la parola manifesto di questo governo, materializzata in quest’ultimo anno con la conversione in legge del DDL sicurezza, l’estensione delle zone rosse e la feroce repressione delle piazze di questo autunno, che si è accanita in particolar modo contro studenti e studentesse. Proprio a loro si chiede di affiancare e di apprendere da chi, nel momento in cui esercitano il loro diritto al dissenso, li manganella o addirittura nega loro la frequenza scolastica. 

On the Road – in senso letterale – si sono riversate maree umane che hanno chiesto giustizia sociale e climatica, fine del genocidio in Palestina, lavoro dignitoso e la risposta del governo è sempre stata e continua ad essere repressione, controllo e sicurezza.


Nei contesti metropolitani si susseguono narrazioni sulla delinquenza dei maranza, ragazzi e le ragazze di seconda generazione che sentono l’urgenza di essere riconosciuti come cittadini nati e cresciuti in Italia e che vengono costantemente discriminati dalle istituzioni: nelle scuole, dove mancano reali programmi di inclusione, e per strada, attraverso la profilazione razziale. Fino alla morte, come è accaduto a Ramy, ragazzo egiziano residente a Milano, deceduto in un inseguimento da parte delle forze dell’ordine.


In una fase complessa come quella che stiamo vivendo, far sì che questo format passi come innovativo e venga proposto con un protocollo interministeriale nelle scuole significa rendere una comunità educante complice di un processo molto pericoloso.

Le nuove generazioni sono infatti chiamate ad agire in nome di una sicurezza che marginalizza i più deboli e non educa a riconoscere i disagi, le fragilità e costruire comunità accoglienti. La funzione della scuola è di palestra sociale. È lì che ogni essere umano sceglie da che parte stare. È lì che ognuno impara a prendersi le proprie responsabilità come cittadino e a chiedere il conto a chi è realmente responsabile quando i diritti sono sotto attacco.



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Stand Esercito Italiano e Polizia al Lucca Comics&Games per parlare di Difesa

9 dicembre 2025


Dal 29 ottobre al 2 novembre 2025 si è tenuto il Lucca Comics&Games con oltre 280.000 biglietti venduti, la partecipazione di 17.000 professionisti e 900 ospiti. 

Da dodici anni anche l’Esercito Italiano ha uno spazio espositivo alla fiera del Comics. Quest’anno nello stand i visitatori e le visitatrici potevano calarsi nella guida virtuale di mezzi militari in scenari operativi, toccare i materiali speciali degli equipaggiamenti moderni, sfogliare e abbonarsi alle riviste del settore militare, ricevere informazioni sulle prospettive professionali e di carriera nelle Forze Armate.


Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università sappiamo che la presenza dell’Esercito Italiano al Lucca Comics&Games rientra nel Programma di Comunicazione 2019 del Ministero della Difesa (pag 27).

Non solo il Lucca Comics, anche l’European Outdoor Expo a Parma, la manifestazione Firenze dei Bambini, il Salone Internazionale del Libro a Torino, il Salone dell’auto di Torino, Il Festival della Scienza a Genova, la Fiera del Levante di Bari, il Rimini Wellness, la Race for the Cure Roma etc. 
Il Sistema Difesa è presente negli eventi propri della società civile per aumentare la sua influenza sulla dimensione cognitiva e sociale della gente comune, al fine di aumentare i suoi ammiratori e i suoi dipendenti. Come fosse un’azienda commerciale qualunque il Sistema Difesa entra in mostre, fiere, incontri culturali, organizza iniziative editoriali proprie, ha un suo brand.

Al Lucca Comics c’era anche lo stand della Polizia con il fumetto Il commissario Mascherpa e il gioco di ruolo Collezione letale, Operazione Comics nel quale vestendo i panni degli investigatori si è giocato a raccogliere indizi e interrogare sospetti con il personale della Polizia scientifica, della Postale, della Ferroviaria, della Stradale e degli altri reparti della Polizia di Stato. (Sui fumetti e le graphic novel dei corpi militari leggi questo articolo).


Potrebbe anche portare a qualche risultato il programma del Sistema Difesa di insistere con la sua presenza di segni e messaggi, negli stessi spazi ricreativi della popolazione civile, fino a manipolarne totalmente l’immaginario e conquistarlo. Ha i mezzi per riuscirci.

Ma quale futuro sta disegnando per tutti noi? Niente di edificante, niente di divertente. Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ci auguriamo che tutti questi sforzi di arruolamento falliscano, che la società civile riesca presto a organizzarsi rigettando le logiche di annientamento/successo della competizione economica corrotta e delle guerre. Ci auguriamo che la narrazione che vede la guerra come insita nell’essere umano, dunque inevitabile, e come unica soluzione per governare il mondo venga preso sovvertita. Basterebbe questo, tanto per iniziare.


Maria Pastore, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università 



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JOB&Orienta Verona, Pordenone, Modena: orientamento scolastico verso carriere in divisa

10 dicembre 2025


Tuttə riconosciamo l’importanza dei progetti di orientamento fatti nelle scuole prima che il percorso di studi giunga al termine. L’orientamento al lavoro e/o alla formazione universitaria è il focus di eventi come il JOB&Orienta di Verona, per esempio.

E lì, anche quest’anno, dal 26 al 29 novembre era presente il settore della difesa con esercito, marina, aeronautica e carabinieri. Al padiglione 11 – stand 226 era possibile provare i simulatori di navigazione marittima e di volo, guardare i veicoli tattici e due robot quadrupedi diversi, uno in dotazione all’esercito e l’altro all’arma dei carabinieri. Parte dell’esposizione era dedicata ai settori spaziale e cibernetico.


Alla giornata conclusiva hanno partecipato il neoeletto presidente della regione Veneto Stefani e il ministro Valditara, che ha parlato della filiera formativa tecnologica-professionale “4+2”  ricordando che questo è l’ultimo anno di sperimentazione.

Sempre nel mese di novembre appena trascorso, a Pordenone, l’arma dei carabinieri ha preso parte al “Punto d’Incontro 2025”, manifestazione di orientamento rivolta alle/gli studenti delle classi 4^ e 5^ superiori. Solito stand informativo ed espositivo con membri della sezione Investigazioni Scientifiche, il simulatore di guida in stato di ebbrezza, indicazioni sulle attività dell’arma e sull’arruolamento. 


Poche settimane fa le/gli studenti del “Leopardi-Majorana” di Pordenone sono statə invitatə in questura per conoscere da vicino attività, valori e percorsi della polizia di stato. Ha partecipato solo una rappresentanza di studenti e studentesse del quarto anno, che è stata coinvolta in una sessione sui requisiti richiesti dalla polizia e sui concorsi. Pare sia intervenuto anche il questore della provincia, in persona, sull’importanza di costruire una comunità migliore.


Da Modena ci arriva una segnalazione sull’ITIS “Enrico Fermi”: il 26 novembre il dirigente scolastico ha scritto ai/le genitori degli/le studenti invitandolə a partecipare insieme ai/le loro figli/e al pomeriggio di orientamento con AssOrienta su carriere in divisa e accademie militari, il 10 dicembre.

Questi incontri nascono da protocolli interministeriali, ma sono in grave contrasto con il mandato sociale affidato costituzionalmente alla Scuola. Inoltre, il percorso di orientamento non può essere svolto in maniera così episodica ed anonima, richiede attenzione e un dialogo continuo tra studenti, studentesse e adulti di riferimento.


La contaminazione tra sistema militare e Scuola è inaccettabile. Quanto denunciamo sui nostri canali di comunicazione è solo una parte infinitesimale dell’intero fenomeno, ma continueremo. Al contempo chiediamo agli organi collegiali scolastici di non aderire a queste iniziative in futuro, se davvero vogliamo che la scuola sia un luogo in cui si costruiscono immaginari di pace.


Maria Pastore, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università



Fonte: OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZIAZIONE NELLE SCUOLE E NELLE UNIVERSITA' (https://osservatorionomilscuola.com/category/scuola/) - 8 /9/10 dic. 2025




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