
23 gennaio 2025
Non penso che attaccare Nordio o la Meloni per aver graziato un criminale libico, e dimenticarsi di Gentiloni e Minniti per aver firmato il patto criminale con il suo governo sia utile alla nostra causa. Anche perché, se si deve parlare di una Norimberga per quello che è successo in Libia contro i migranti, occorre che la vicenda che si è evidenziata nei giorni scorsi dall'arresto e dalla scarcerazione di Almasri Habbish venga considerata nella sua enormità.
Ed è questa, drammaticamente, una enormità che coinvolge chi questo patto lo mantiene in piedi prendendo a schiaffi quel poco che rimane del diritto internazionale, chi quel patto lo ha ideato e i governi che lo hanno sostenuto. Una responsabilità questa che coinvolge tutte le forze politiche.
Qui non si tratta di cavilli, ma di toccare le corde di un potere Statale che dai servizi segreti al parlamento ha costruito e mantenuto un patto con la mafia libica che è al governo. Lo ha fatto, ribadisco il concetto, per confinare i migranti. Per respingerli e riportarli indietro. Soldi per confinare.
Questo patto è inserito in una logica che si è fatta strada negli anni, ed ha visto la Spagna, L'Italia e la Grecia flessibilizzare il diritto di asilo, costruendo accordi con paesi come il Marocco, la Tunisia, la Libia e la Turchia.
Questo patto è dentro la politica di Ursula Von Der Leyen e i processi di esternalizzazione della frontiera.
Capitemi bene, non sono per annacquare le responsabilità di questo Governo in uno schema in cui tutti i gatti sono grigi, sono esattamente per fare l'opposto. Queste cose successe nelle scorse ore vanno denunciate con la massima forza, vanno chieste le dimissioni di Nordio e va presentata una denuncia contro la Meloni per aver infranto la legge.
La vicenda di Almasri Habish assume però una carica dirompente rispetto all'intero contesto europeo, per questo va chiesto di rendere pubblico il patto con la Libia, e fatta chiarezza sulla intera vicenda.
Che siano messi Gentiloni sul banco degli imputati per aver firmato il patto. Lui assieme a Conte e Draghi e la Meloni per averlo mantenuto in piedi. La vicenda mal gestita da questo Governo ci parla di molte cose, ed apre scenari non comprensibili su cui occorre fare luce. Essa però ci offre forse per la prima volta la possibilità di mettere spalle al muro la classe politica nazionale che ha ideato una politica di confinamento, delegandola a dei criminali.
Chi ha avuto modo di stare sulle navi che recuperavano persone provenienti dalla Libia, chi ha avuto modo di ascoltare e vedere le violenze di questi anni è bene che cominci a denunciarle pubblicamente.
Questo è il momento di mettere insieme una unica voce che non si fermi davanti a nulla. Una voce che dica tutta la verità niente altro che la verità. Andiamo allora in piazza e parliamo. Raccontiamo. Denunciamo.
Noi che abbiamo lavorato in frontiera siamo depositari di storie, abbiamo tracce, e possiamo favorire la presa di voce dei migranti che sono stati violentati dalla frontiera occidentale ed i suoi aguzzini. Apriamo gli occhi a questo paese al quale hanno raccontato solo bugie.
Rendiamo questa vicenda dirompente, perché il fascismo che abbiamo dentro questo Stato va mostrato in tutta la sua squallida forma, senza sconti per nessuno. Lo dobbiamo a Welela, a Yassin, ai tanti martiri della libertà uccisi dalla violenza del fascismo di frontiera.
fonte: https://www.facebook.com/profile.php?id=100008283164755 - 23 gennaio 2025, 7.09