Il Consiglio d’Europa richiama ancora l’Italia: “Conduca subito un studio sul razzismo nelle forze di polizia”
- LE MALETESTE
- 6 giorni fa
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28 maggio 2025
Critiche da diversi esponenti dei partiti di governo: il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la sua "solidarietà" alle forze dell'ordine
L’appello è rivolto al governo italiano per condurre “al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia“. Una raccomandazione, “per poter valutare la situazione”, che arriva dal presidente della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri), Bertil Cottier. “È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei“, ha aggiunto in conferenza stampa Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell’Ecri. Dichiarazioni che hanno provocato la reazione di diversi esponenti dei partiti di governo: tra loro anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha espresso la sua “solidarietà, stima e gratitudine” alle “nostre donne e ai nostri uomini in divisa, che tutti i giorni – con grandi sacrifici e mettendo a rischio la propria vita – garantiscono la sicurezza e la salvaguardia dei diritti di tutti”.
“Nel nostro report annuale 2024 non citiamo Paesi nello specifico, ma basandoci sui report paese già pubblicati in passato, tra cui quello sull’Italia, possiamo certamente dire che il problema della profilazione razziale nell’operato delle forze dell’ordine è un problema che si riscontra frequentemente in Italia e Francia“, ha aggiunto Tena Simonovic Einwalter parlando durante la presentazione del rapporto dell’Ecri. “Si sono osservati invece margini di miglioramento nelle forze di polizia britanniche sul fenomeno della profilazione razziale. Uno dei mezzi che ha aiutato molto a migliorare l’operato delle forze dell’ordine, e aiutato la raccolta dati per effettuare studi a riguardo, è l’utilizzo di bodycam da parte degli agenti di polizia”, ha spiegato Els Katsman, esperta dell’Ecri.
Non è la prima volta che l’organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa, critica l’Italia. Nel suo ultimo rapporto diffuso il 22 ottobre scorso, otto anni dopo l’ultima valutazione, ci sono anche lunghi passaggi sul “discorso pubblico e politico” che, in Italia, è “sempre più xenofobo”. E vengono stigmatizzate “le critiche indebite che mirano a minare l’autorità dei singoli giudici che decidono sui casi di migrazione”. Un’analisi che ha provocato le proteste del governo, Giorgia Meloni in primis. Ma anche l’irritazione del capo dello Stato Sergio Mattarella.
E le ultime dichiarazioni dei vertici di Ecri provocano le critiche degli esponenti politici della destra italiana. “Una tesi diffamatoria e poco lucida, offensiva e scorretta”, per Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Dichiarazioni fuorvianti e consigli inutili“, li definisce il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Protestano anche i sindacati di polizia. “L’ennesimo intervento del Consiglio d’Europa rappresenta un attacco ingiustificato nei confronti di chi indossa una divisa e che ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini”, dichiara Domenico Pianese, segretario generale di Coisp. “È inaccettabile – sostiene Pianese – che si continui a costruire una narrazione distorta basata su pregiudizi ideologici e senza alcun dato concreto, mettendo perfino in discussione il lavoro di chi opera in prima linea contro criminalità e illegalità. Le Forze dell’ordine italiane – aggiunge – non ‘fermano’ le persone in base al colore della pelle, alla religione o all’apparenza, ma agiscono sulla base di comportamenti sospetti e dinamiche operative che nulla hanno a che vedere con il razzismo. Chi insinua il contrario – conclude Pianese – dimostra di non conoscere la realtà italiana e neppure il contesto di crescente complessità e rischio in cui oggi si muovono i nostri operatori”.
Fonte: ilfattoquotidiano.it - 28 maggio 2025