Ogni giorno un bimbo ha perso la vita nel Mediterraneo negli ultimi 10 anni: 3500 i minori morti
- LE MALETESTE
- 2 giorni fa
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di Annalisa Cangemi
16 aprile 2025, 07:41
L’Unicef calcola che negli ultimi dieci anni più di 3500 minori hanno perso la vita nel viaggio in mare lungo la rotta del Mediterraneo: circa sette bambini su dieci affrontano questo viaggio senza un genitore o un tutore legale.
Una strage di bambini migranti morti nel Mediterraneo: sono 3500 i minori che hanno perso la vita nella traversata in mare verso l'Italia negli ultimi dieci anni, secondo le stime più recenti dell'Unicef.
"È come se, per un decennio, ogni giorno un bambino avesse perso la vita", ha sottolineato l'agenzia Onu in una nota diffusa a pochi giorni dal decimo anniversario del naufragio avvenuto il 18 aprile al largo delle coste italiane, in cui persero la vita oltre 1.000 persone, tra cui bambini.
"Circa sette bambini su dieci affrontano questo viaggio senza un genitore o un tutore legale, il che significa che la maggior parte delle persone minorenni morte o scomparse lungo questa rotta stava viaggiando da da sola", ha ricordato l'Unicef, sottolineando che "molti dei bambini che cercano di attraversare il Mediterraneo centrale fuggono da guerre, conflitti, violenze e povertà, cause che continuano ad alimentare la migrazione forzata e a spingerli a cercare sicurezza e opportunità altrove".
"Dieci anni fa, un naufragio al largo delle coste italiane causò la morte di oltre 1.000 persone e sconvolse l'intera regione – ha ricordato Regina De Dominicis, Direttrice regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia centrale e Coordinatrice speciale per la risposta a rifugiati e Migranti in Europa – i governi devono proteggere i diritti e il superiore interesse di bambine e bambini, in linea con i loro obblighi previsti dalle leggi nazionali e internazionali. I diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia non si fermano ai confini o alle coste, ma accompagnano le persone di minore età durante tutto il loro viaggio".
Negli ultimi 10 anni almeno 20.803 migranti scomparsi in mare
"Negli ultimi 10 anni, almeno 20.803 persone sono morte o scomparse nel Mediterraneo centrale", ha precisato l'Unicef, ricordando che "molti naufragi lungo questa pericolosa rotta migratoria dal Nord Africa non lasciano sopravvissuti o non vengono registrati, rendendo il numero reale di morti o dispersi praticamente impossibile da verificare, e probabilmente molto più alto".
"Sebbene l'adozione del Patto europeo su migrazione e asilo possa portare a un sistema più organizzato per la gestione dei flussi migratori, la sua attuazione deve avvenire nel pieno rispetto degli obblighi legali per tutelare l'interesse superiore dei minorenni", ha aggiunto l'Unicef, chiedendo "operazioni di ricerca e salvataggio più efficaci e attente ai bisogni delle persone di minore età, per prevenire le morti in mare".
"All'arrivo, ogni bambina, bambino e adolescente deve ricevere assistenza legale immediata e protezioni solide – ha aggiunto – le restrizioni alla libertà di movimento non devono mai tradursi nella detenzione di minorenni in strutture, sia essa per lo screening, il controllo di frontiera, la richiesta di asilo o il rimpatrio.
L'Unicef sostiene i Paesi nel rafforzare i sistemi di protezione dell'infanzia, di protezione sociale e quelli dedicati alla migrazione e all'asilo, affinché bambine, bambini e adolescenti siano al sicuro durante i loro spostamenti. Inoltre, collabora con i governi per garantire servizi inclusivi e supporto a tutte le persone di minore età, indipendentemente dallo status legale loro o dei loro genitori.
In Italia, l'Unicef lavora con il governo e altri partner per garantire a bambini, bambine, adolescenti e donne l'accesso al supporto psicosociale, alla salute e a servizi specializzati per chi è a rischio di violenza, sfruttamento e abuso".
Fonte: fanpage.it - 16 apr. 2025