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ITALIA IN GUERRA. Dieci esercitazioni in un mese, coinvolti migliaia di soldati

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    LE MALETESTE
  • 3 giorni fa
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Difesa, l'Italia si prepara: dieci esercitazioni militari in un mese

Coinvolti migliaia di soldati, testate nuove tecnologie e capacità operative contro i droni, dall'Italia alla Spagna (ITALIA OGGI)

 


di Emilio Gioventù (redattore di ITALIA OGGI)

1 dicembre 2025, 11:01


La guerra tuona ai confini dell’Europa. L’Europa si riarma. L’esercito italiano – mentre si discute sul ripristino della leva militare – intanto si prepara.

Soltanto nel mese di novembre appena trascorso si sono concluse dieci, sì ben dieci, importanti esercitazioni militari in Italia e all’estero, con il coinvolgimento di migliaia di uomini e donne dell’Esercito Italiano, delle altre forze armate e di diversi Paesi alleati.


Dalle Alpi alla Sardegna, dalla Toscana alla Spagna, questi gli scenari sui quali sono stati testati capacità operative, interoperabilità internazionale, uso delle nuove tecnologie e prontezza dei reparti in scenari complessi e realistici.

 

“Mangusta 2025”: 1.800 paracadutisti della Folgore con 7 nazioni

Tra le province di Pisa, Livorno, Siena, Pistoia e Grosseto si è conclusa “Mangusta 2025”, la più importante esercitazione annuale della Brigata Paracadutisti “Folgore”.

Oltre all’Italia hanno partecipato unità provenienti da Giappone, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Polonia. L’obiettivo principale: verificare la capacità di condurre una JFEO – Joint Forcible Entry Operation, ovvero un’operazione di ingresso forzato tramite lanci da aerei ed elicotteri per conquistare e mantenere un obiettivo strategico in territorio ostile. Le attività sono state rese realistiche dalla presenza di combattimenti simulati, sia di giorno che di notte, in ambiente boschivo e perfino sotterraneo. Protagoniste dell’esercitazione le nuove tecnologie come droni per ricognizione e acquisizione di obiettivi, sistemi di comunicazione satellitare e di cifratura.

 

“Gamma 2025”: cooperazione italo-spagnola in combattimento meccanizzato ad alta intensità

Presso il poligono di San Gregorio, a Saragozza, Italia e Spagna hanno operato insieme nell’esercitazione “Gamma 2025”. Il complesso minore dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” ha addestrato le proprie compagnie fianco a fianco con il reggimento meccanizzato “Arapiles 62” della Brigata Aragon I dell’Esercito Spagnolo. L’ obiettivo principale era testare il livello di interoperabilità, in vista di eventuali operazioni multinazionali. I VBM Freccia italiani hanno manovrato con i veicoli da combattimento Pizarro spagnoli, affrontando uno scenario ad alta intensità con minacce combinate, fuoco amico da coordinare, logistica condivisa e una difesa mobile. In uno scenario realistico che includeva assetti CBRN, guerra elettronica, logistica e supporto sono stati schierati circa 2.500 militari spagnoli e oltre 180 italiani.

 

“Nova Aetas”: a Capo Teulada simulazioni di manovra moderna

Al poligono di Capo Teulada, in Sardegna, si è conclusa l’esercitazione “Nova Aetas”, che ha impegnato la Brigata Bersaglieri “Garibaldi”. L’esercitazione ha unito simulazioni e prove a fuoco, coinvolgendo artiglieria, carri, genio, trasmissioni, cavalleria, logistica e persino paracadutisti della Folgore e elicotteri. Lo scopo principale era testare la capacità di condurre operazioni ad alta intensità - in uno scenario caratterizzato da minaccia multidominio e presenza di droni -, necessità di coordinare fuoco diretto e indiretto, movimento dei mezzi corazzati e attività di fanteria in ambienti complessi, incluse nuove procedure nel combattimento in trincea. Il momento più significativo è stato un complesso “gruppo tattico a fuoco”, dove bersaglieri, carri armati e velivoli hanno operato in sinergia per conquistare e mantenere il controllo dell’area. Anche questa esercitazione ha riservato particolare attenzione ai droni: per osservazione, regolazione del fuoco e acquisizione obiettivi.

 

“Alabarda d’Argento”: gli Alpini nella Nato Reaction Force

L’esercitazione “Alabarda d’Argento” si è svolta tra il Monte Bivera e le Alpi del Bellunese. Organizzata dal 7° Reggimento Alpini, l’attività è servita a consolidare le capacità offensive e difensive in ambiente di cosiddetta media montagna, con operazioni condotte anche di notte. Sono stati utilizzati sistemi di simulazione laser e aeromobili a pilotaggio remoto. L’esercitazione ha avuto anche un obiettivo di livello strategico: preparare i reparti della Brigata “Julia” al nuovo ruolo nella Allied Reaction Force (ARF) della Nato, di cui l’Italia è parte dal luglio 2025. Presente anche una squadra dell’esercito albanese.

 

“Bragadin 1-25”: i lagunari sotto un attacco massiccio di droni

Il reggimento lagunari “Serenissima” ha concluso nel comprensorio di Malcontenta l’esercitazione “Bragadin 1-25”, dedicata a uno dei temi più attuali: la sopravvivenza sul campo di battaglia moderno saturato da droni, alle prese con segnali disturbati e con un comando decentralizzato. Con la partecipazione del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto”, della Protezione Civile (Rescue Drones Network) e di assetti di artiglieria, guerra elettronica ed elicotteri del 5° “Rigel”, l’esercitazione ha permesso ai lagunari di sperimentare procedure innovative per mantenere la propria posizione, occupare aree conquistate e proteggersi dalla sorveglianza nemica (ISTAR).

 

Bersaglieri alla prova in un ambiente urbano contaminato

L’11° Reggimento Bersaglieri ha svolto presso il MOUT “Dandolo” una prova dedicata alla minaccia chimica, biologica, radiologica e nucleare. Lo scenario urbano, reso realistico da elementi come veicoli senza pilota (UGV) e sensori, ha messo alla prova il personale su rilevazione, contenimento e decontaminazione.

 

“Dragoni 1/2025”: il Genova Cavalleria sperimenta contromisure anti-drone

Nel poligono del Cellina Meduna si è svolta l’esercitazione “Dragoni 1/2025” del Reggimento “Genova Cavalleria”. La prima settimana è stata dedicata al contrasto della minaccia dei droni: gli equipaggi hanno montato gabbie antidrone sulle blindo Centauro.

Durante le attività a partiti contrapposti, droni ostili hanno effettuato ricognizioni ravvicinate e simulato sganci di ordigni. La seconda settimana ha visto prove a fuoco reali e un intenso lavoro dei giovani comandanti (Junior Leaders), impegnati nel processo di pianificazione tattica e nella gestione delle unità minori.

 

“Hot Winter Display Determination 2025”: dedicata alla gestione dei feriti

A Bellinzago Novarese, presso la Caserma “V. Babini”, si è conclusa un’esercitazione dedicata alla gestione di feriti in scenari ostili e contaminati da agenti CBRN: “Hot Winter Display Determination 2025”. A partecipare, accanto al Reggimento RSOM, sono stati il 3° Reparto Sanità “Milano” e l’Unità Territoriale “Primo” del Corpo Militare del Sovrano Ordine di Malta, oltre al Reggimento “Nizza Cavalleria”. L’addestramento ha previsto evacuazioni mediche con mezzi specializzati dotati anche di capacità di biocontenimento. Sono stati inoltre allestiti due complessi sanitari. Le attività in ambiente contaminato, con personale equipaggiato con sistemi anti-CBRN, hanno simulato scenari di crisi complessi.

 

“Salamandra Carnica 2025”: test per la logistica

Lungo il corridoio Mestre–Udine–Gorizia si è svolta “Salamandra Carnica 2025”, un’esercitazione che ha messo al centro la logistica come fattore di sopravvivenza delle unità operative. Il reggimento logistico della Brigata “Pozzuolo del Friuli” ha lavorato su un’ipotetica manovra in territorio ostile, con rifornimenti, movimenti, sgomberi e gestione dei materiali devono da garantire nonostante minacce mutevoli, spazi di manovra contesi e comunicazioni intermittenti. I mezzi impiegati hanno permesso di simulare una catena logistica realistica su oltre 200 chilometri di itinerari principali e secondari. L’obiettivo generale è stato quello di consolidare la capacità RSOM (Reception, Staging and Onward Movement), cruciale in operazioni NATO, già sperimentata dal reggimento durante la missione UNIFIL “Leonte XXXVII”.

 

Allievi marescialli, test di tenuta emotiva sotto pressione

Infine, il Polo Addestrativo della Brigata “Garibaldi” ha ospitato il campo autunnale degli Allievi Marescialli del XXVIII Corso “Impeto” che per una settimana si sono esercitati tra tiro, topografia, combattimento, uso dei sistemi radio, moduli CBRN e procedure di prevenzione C-IED. L’obiettivo non era solo tecnico, ma formativo: valutare motivazione, capacità di resistere alla fatica, spirito di iniziativa e tenuta emotiva sotto pressione.

 





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