Ieri pomeriggio, i parlamentari FdI Paolo Trancassini, Marco Perissa e Francesco Filini sono andati alla Sapienza per «consentire l’agibilità fisica e politica» di Alleanza studentesca.
di Luciana Cimino
22 novembre 2024
Anche le banali dinamiche delle campagne elettorali universitarie, diventano per la destra l’occasione per aizzare lo scontro politico. Ieri pomeriggio, dopo aver letto sulle cronache locali di tafferugli alla Sapienza tra studenti dei collettivi e studenti di destra per le elezioni degli organi rappresentativi universitari, tre parlamentari di Fratelli di Italia hanno pensato bene di recarsi a piazzale Aldo Moro per “consentire l’agibilità fisica e politica all’università” di Alleanza Studentesca.
Paolo Trancassini, Marco Perissa e Francesco Filini hanno annunciato l’arrivo alle agenzie e si sono portati dietro un piccolo gruppo di militanti alle organizzazioni giovanili di destra. Non solo gli universitari di Alleanza Studentesca ma militanti di Blocco studentesco, Gioventù nazionale e altri camerati di aspetto ben più adulto.
Sono volati insulti con gli studenti antifascisti: per lo più ironici da parte dei collettivi, sessisti dall’altra parte. Fino a quando, dileguatisi i tre parlamentari la cui breve passerella aveva l’unico scopo di accendere la miccia per eventuali scontri, i militanti dell’estrema destra non hanno preteso di uscire dalla città universitaria scortati dalla Digos.
C’è stato qualche lancio di bottiglie e sassi (un vigilante è stato ferito alla fronte) fino all’uscita del gruppetto da via De Lollis. Singolare la gestione dell’ordine pubblico che ha tenuto i collettivi e i militanti di destra fermi a pochi metri l’uno dall’altro per oltre un’ora.
L’incidente tanto cercato in ogni caso non c’è stato, anche se lo stato maggiore del partito di Meloni si è affrettato a ricostruire il pomeriggio parlando di “nazisti rossi”, di “pericolo democratico”, e “ritorno degli anni di piombo”. “Basta impunità per chi ha commesso e commette violenza privata – ha dichiarato Fabio Rampelli – Ci sarà una magistratura disposta a perseguire reati gravissimi perché lesivi dei diritti primari della persona o è troppo impegnata a riportare gli immigrati irregolari dall’Albania all’Italia? Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto e far sprofondare i nostri ragazzi in un’altra stagione di guerra tribale?”.
“I parlamentari meloniani sono venuti qui perché speravano succedesse qualche incidente per farci fare la parte dei cattivi e per legittimare i gruppi di destra dentro la Sapienza, che però rimane un’università antifascista”, dice Mario di Giurisprudenza.
Fonte: ilmanifesto.it - 22 nov. 2024
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